SICILIA ANTICA - Tradizioni siciliane
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MALATTIA FLAGELLO DEL PASSATO LA TUBERCOLOSI

MALATTIA FLAGELLO DEL PASSATO: LA TUBERCOLOSINel lontano passato e fino agli anni '50 del secolo scorso, la denutrizione provocata dalla povertà e il focolaio d’infezione per mancanza d’igiene procurava il diffondersi di malattie molto gravi, di spaventose pandemie, che a volte dimezzavano addirittura la popolazione colpita. Le epidemie, che a volte diventavano pandemie si verificavano…
 

CIURI, LE CANZONI D'AMORE SICILIANE

  “CIURI”, LE CANZONI D’AMORE SICILIANENella Sicilia d'altri tempi il canto sembrava innato in ogni persona; infatti, cantavano un po' tutti: l'artigiano nella sua bottega, i ragazzi per strada, la casalinga mentre tesseva o accudiva alla casa. Si cantava per allegria giovanile, ma anche per dimenticare i guai della vita o per “allianarisi” (per divertimento), poiché…
 

BALLI E POESIA POPOLARE SICILIANA

                                            BALLI E POESIAFra la ricca cultura siciliana, spesso frutto di analfabeti, c'è da ricordare i racconti “li cuntura”, i proverbi, le metafore, le frasi idiomatiche, la gestualità, i balli popolari, la poesia. Nella storia…
 

AMORI CLANDESTINI DEL SIGNURINU

 GLI AMORI CLANDESTINI DEL “SIGNURINU”Dal “Risveglio”, giornale del Circolo della Gioventù, n.9 pag. 4 del 14/8/1904, si legge: << Le cronache dei giornali sono sempre piene dei dolorosi e tristi drammi della seduzione, dove le povere ragazze restano vittime di emeriti mascalzoni, che vanno a caccia di vergini, come si va a caccia di pettirossi…
 

A FACCI 'N CULU DI NOTTI

 A FACCI ‘N CULU DI NOTTIDurante la civiltà contadina, spesso da me citata, regnava il maschilismo. La donna non aveva diritti, ma solo doveri da compiere.L’accentramento delle abitazioni nei grossi centri e nelle città, escludono la donna dai lavori nei campi; esse restano in casa dove filano il lino, la lana, il cotone, spesso possiedono…
 

MAMUTONES

          CARNEVALE IN SARDEGNA:  MAMUTONES E  ISSOCADORESVisto che il Carnevale è alle porte e su questo argomento  ho già scritto e pubblicato più volte tutto quello che è di mia conoscenza , mi sono cimentato alla ricerca del Carnevale sardo. Questo lavoro mi ha appassionato, perché considero la Sardegna una mia seconda terra, per tutti…
 

LUCCHETTU BATTENTI TUCCHETTU CAMPANEDDA

LUCCHETTU – BATTENTI – TUCCHETTU E CAMPANEDDA                                                             LUCCHETTU“Lu lucchettu” (dal francese loquet) era una  serratura che si usava generalmente nei portoni d’ingresso, funzionante tramite  una maniglia a forma di occhiello, che si gira dall’esterno, che corrisponde  all’interno con una lamina di ferro, che si inserisce su un apposito alloggiamento  dell’altra imposta.  Questa lamina di ferro,…
 

IL BASTONCINO DA PASSEGGIO

                      IL BASTONCINO DA PASSEGGIO E “LA PASSIATA”  A CASTELVETRANOMio padre mi raccontava che intorno agli anni ’20 del 1900, il centro della vita mondana di Castelvetrano era la Via Garibaldi (già “Strata Granni” e Via S.Francesco d’Assisi), Piazza C. D’Aragona (già Piazza Garibaldi ed ex Piazza Botteghelle e San Pietro o Duomo) e la…
 

LA CIOCCA CU LI PUDDICINA

                      LA CIOCCA E  LI PUDDICINASeguendo la legge della natura, la gallina diventa “ciocca” (chioccia) in media una volta l'anno, con una temperatura corporea che si alza sensibilmente; nel lontano passato, il padrone ne approfittava per farle covare le uova. A tale scopo metteva in una "cartedda" (gerla) della paglia con sopra una ventina di…
 

LU FIRRARU

       LU FIRRARU“Lu firraru” era il maniscalco; chiamato così perché poneva i ferri sotto gli zoccoli degli equini. Quando i buoi si utilizzavano per lavorare nei campi, generalmente aggiogati all’aratro, era necessario anche per loro mettere i ferri agli zoccoli, per non farli consumare e per proteggerli dalle malformazioni del terreno. Siccome lo zoccolo del…
 

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