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Un blog creato da salutesicurezzacisl il 27/01/2009

Salute e sicurezza

Lavorare in un ambiente sano e sicuro è un diritto imprescindibile. salutesicurezzacisl@libero.it

 
 

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RLS: NOVITà

 

L'INAIL ha messo a disposizione on line un opuscolo per i Rapresentanti dei lavoratori per la sicurezza, atto a comprendere quali novità sono state introdotte dal cosiddetto "Testo unico in materia di sicurezza sul lavoro".

http://digidownload.libero.it/salutesicurezzacisl/RLS_Opuscolo_D.Lgs._81_2008_(INAIL).pdf

fonte:Sicurezza e salute sul lavoro 626 Foggia

 

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« Incidenti sul lavoro,......Modifiche al T. U. »

SICUREZZA SUL LAVORO: IL GOVERNO RIVEDE IN MANIERA ERRATA IL Dlgs 81/2008.

Post n°9 pubblicato il 26 Marzo 2009 da salutesicurezzacisl

Mettiamo le Mani AVANTI.....

Le indiscrezioni sulle intenzioni del Governo di rivedere il Dlgs 81/08 sulla sicurezza del lavoro alleggerendo alcuni obblighi per le imprese, diminuendo il sistema dei controlli ed indebolendo il sistema sanzionatorio, se confermate ci preoccupano moltissimo.

Ne emergerebbe infatti un segnale di affievolimento dell’attenzione e dell’impegno dello Stato contro le violazioni alle norme su salute e sicurezza nel lavoro.
Ciò sarebbe un fatto grave e sbagliato per le prevedibili conseguenze che avrebbe sui comportamenti concreti delle imprese in particolare per quelle situazioni maggiormente a rischio o lontane dagli standard accettabili di sicurezza.
In questi casi un atteggiamento considerato meno intransigente da parte del Governo su regole e controlli in materia di sicurezza sul lavoro comporterebbe il rischio di una minore attenzione al rispetto delle regole e maggiori rischi per la salute e sicurezza di chi lavora.
Auspichiamo pertanto che le modifiche annunciate dal Governo al Dlgs 81/2008 si limitino alle correzioni necessarie per una maggior efficacia del provvedimento, e alla semplificazione di procedure per agevolarne e non per eluderne l’applicazione.

 

fonte: Bologna 2000.com

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 01/04/09 alle 15:06 via WEB
ricordatevi che la sicurezza non e' fatta di documenti duvri durc ecc. tutta questa carta non serve per salvare le vite umane , via la carta che va solo negli archivi , il lavoro nero c'e' sempre e anche gli infortuni , si a corsi e aggiornamenti dove gli operai si recano a scuola per imparare regole che servono a salvare la loro vita , e naturalmente piu' controlli nei cantieri , perche' il furbo c'e' sempre ! il durc originale su carta filigranata e' una bagianata e non e' vero che aiuta a non avere dipendenti in nero , un'impresario ha il durc regolare lui e suo figlio poi in cantiere altri 5 e' questa la sicurezza in Italia ? chi vuole evadere la via la trova sempre . l'Italia e' dei furbi .
 
salutesicurezzacisl
salutesicurezzacisl il 02/04/09 alle 19:15 via WEB
Condivido pienamente che l'Italia, (non tutta per fortuna) è un paese di furbi. Tutta quella carta che per te è uno spreco, serve,.. serve a ricordarci che la vita è un bene prezioso ed è un autentico peccato perderla nella maniera meno dignitosa possibile.... sul lavoro !!! Ma l'Italia siamo noi, che parliamo tanto, gridiamo allo scandalo, piangiamo i tanti morti... ma poi nel concreto facciamo ben poco. La cultura della sicurezza e della legalità deve avere le sue radici nella famiglia e poi nella scuola, nella vita sociale e lavorativa. Girare la faccia altrove di fronte a questa insufficienza culturale, di fronte a situazioni di possibile pericolo o di illegalità non porta da nessuna parte e…. a volte solo parlare…. Si … è uno spreco.
 
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L'ANGOLO DELL'OSPITE

Rischio di reati di serie B in Italia? Ovvero, i morti sul lavoro sono meno importanti di altri? Il magistrato torinese Raffaele Guariniello, autore di indagini note come le farmacie negli spogliatoi del calcio italiano o i decessi alla multinazionale Eternit, alza la mano e accusa certi pm: sarebbero troppo pigri con le morti sul lavoro. E non vi sarebbe la necessaria comunicazione fra le procure europee dove, mentre le aziende si parlano alla velocità supersonica di email e social network, i tribunali fanno ancora i conti con la carta e le lunghe attese. continua

di Francesco De Palo

8 dicembre 2009

 

LA PRIORITÀ E’ LA SICUREZZA

Proprio a questa esigenza vorrei dedicare l’apertura di questo Congresso. Un’apertura non proprio gioiosa se penso ai 1.200 morti sul lavoro ed ai 523.000 infortunati censiti dalle statistiche ufficiali nello scorso anno ed a tutti coloro che, dall’inizio di questo, sono stati vittime di incidenti. E poi anche a tutti quelli che, per le condizioni di ricatto in cui la precarietà li costringe a lavorare o perché ombre dell’economia sommersa, non possono nemmeno denunciare incidenti e malattie professionali. Un esercito di persone che ogni giorno si sacrifica sull’altare di quel lavoro che pure è il primo tra i diritti della Costituzione italiana. A loro vorrei che “sempre” rivolgessimo il nostro pensiero, consapevoli che innanzitutto il nostro impegno per la cultura della prevenzione, quello di tutto il Sindacato, rappresenterà il vero argine agli infortuni.
Dobbiamo prestare un’attenzione straordinaria al diritto alla sicurezza per chi produce e lavora, a quello alla salute per tutti i cittadini, dobbiamo impegnarci e pretendere maggiore impegno sui temi della legalità perché è da questi diritti di civiltà che prende vita e crescerà quel nuovo e più diffuso umanesimo del lavoro di cui tanto sentiamo il bisogno.
Nelle centinaia di assemblee che hanno preceduto i congressi è emersa forte la condivisione sulla necessità che il Sindacato in Italia, ma ancora di più qui in Puglia, si confermi nel ruolo di “attore sociale”, soggetto autonomo che svolge un proprio ruolo politico, diverso e non contrapposto a quello dei partiti e delle istituzioni e, per questo, con loro non confondibile né assimilabile, ma dialetticamente e contrattualmente distinto. Un sindacato, insomma, che deve proporsi d’interpretare e rappresentare soltanto gli interessi sociali che dalla società emergono.
In una fase così convulsa e densa di interrogativi questo ruolo è messo a dura prova. Prima che dagli atteggiamenti strumentali e faziosi di chi vorrebbe ridurre al silenzio o condizionare questa meravigliosa e fortemente positiva esperienza di sindacalismo confederale, unica in Europa e nel mondo, ancor prima di costoro l’attacco è mosso dall’aggravarsi delle condizioni economiche causate dalla crisi dei mercati finanziari.

Giulio Colecchia Segretario Generale Regionale

tratto da: Relazione X Congresso CISL Puglia 15 e 16 aprile 2009

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PILLOLE DI CULTURA....

 

Narrativa e morti bianche. Quando il trauma personale diventa dramma collettivo.......

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Condivido pienamente che l'Italia, (non tutta per...
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