Creato da signoraggio.ladri il 20/03/2007
Euroschiavi e i segreti del signoraggio

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Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 20 Marzo 2007 da signoraggio.ladri

DAL SITO: http://www.signoraggio.info


Domande
Frequenti




"Economia,
Finanza e Politica, ossia

Quello che non ci dicono, mai!"




tratto
da www.signoraggio.com

(con alcune variazioni)




 




  1. Cos’è
    la moneta?

    La
    moneta è una convenzione esistente tra persone che l’accettano di
    comune accordo.



     

  2. A
    cosa serve la moneta?


    La moneta serve come sostituta del baratto, per effettuare lo scambio
    diretto o indiretto di merci o servizi.



     

  3. Cos’è
    il valore nominale di una moneta?

    Il
    valore nominale di una moneta è il valore numerico impresso o
    stampato su di essa. E’ detto anche valore di facciata.



     

     







  4. Cos’è
    il valore intrinseco di una moneta?


    E’ il costo supportato da chi l'ha emessa, comprensivo del materiale
    (ad esempio oro, argento o carta e inchiostro) e spese di lavorazione.



     

  5. Chi
    crea la moneta?


    Attualmente la moneta-banconota è emessa dalla Banca Centrale
    Nazionale. Il Ministero del Tesoro conia le monete metalliche.



     

  6. Cos’è
    la Banca d’Italia?


    La Banca d’Italia è la Banca Centrale Nazionale presente in Italia.
    Essa è un istituto di diritto pubblico ma strutturato come una
    società per azioni. E' un "unicum" giuridico.



     

  7. A
    che cosa serve la Banca d’Italia?

    A
    regolare le operazioni tra le banche locali presenti sul territorio
    nazionale italiano.



     

  8. La
    Banca d’Italia è dello Stato?


    No.



     

  9. I
    Governatori della Banca d’Italia sono rappresentati governativi?

    No.
    Il Governatore di Bankitalia è consigliato al Governo da Bankitalia
    stessa. Il Governo può rifiutare il nominativo sottopostogli ma spetta
    comunque a Bankitalia proporre un nuovo Governatore.



     

  10. Di
    chi è la Banca d’Italia?
     



Questi
sono i soci della Banca d'Italia (con le relative partecipazioni in quote),
dedotti da ricerche effettuate da testate giornalistiche, di cui
sotto. 




  




· Gruppo
Intesa (27,2%)
 




· Gruppo
San Paolo (17,23%)
 




· Gruppo
Capitalia (11,15%)
 




· Gruppo
Unicredito (10,97%)
 




· Assicurazioni
Generali (6,33%)
 




· INPS
(5%)
 




· Banca
Carige (3,96%)
 




· BNL
(2,83%)
 




· Monte
dei Paschi di Siena (2,50%)
 




· Gruppo
La Fondiaria (2%)
 




· Gruppo
Premafin (2%)
 




· Cassa
di Risparmio di Firenze (1,85%)
 




· RAS
(1,33%)

e
siamo arrivati al 94,35%. E l'altro 5,65% di chi è? Sono ignoti!
Infatti non è dato sapere (per Legge) i nomi dei padroni di
Bankitalia!


Queste percentuali sono state ricavate da Famiglia
Cristiana
(04/01/2004 pag. 22) e ILSOLE24ORE
con un operazione di "ricerca al contrario"

(ossia verificando, per ogni Banca "normale", gli investimenti e
le relative quote azionarie di partecipazione)




     
ATTENZIONE!
IL 20 SETTEMBRE 2005 LA BANCA D'ITALIA PUBBLICA FINALMENTE SUL PROPRIO
SITO INTERNET I VERI PARTECIPANTI AL PROPRIO CAPITALE! ECCO IL LINK.




 




  1. E’
    vero che la Banca d’Italia stampa le banconote e le presta al
    Governo al valore nominale?

    Sì.

    Tecnicamente lo Stato Italiano emette delle Obbligazioni e Bankitalia
    effettua un prestito allo Stato (indirettamente attraverso l'acquisto
    di titoli di stato sul mercato dei titoli di stato) per il corrispettivo valore
    dell’obbligazione, dietro pagamento di un interesse. Tale acquisto
    di titoli di stato da parte di Bankitalia può essere fatto sia
    attraverso l'emissione di banconote, sia attraverso l'emissione di
    denaro scritturale.



     

  2. La
    moneta, così emessa dalla Banca d’Italia, è coperta da un
    corrispettivo valore in oro?

    No.



     

  3. La
    moneta, così emessa dalla Banca d’Italia, è convertibile in una
    valuta che ha un controvalore in oro?

    No.

    Anche se l’euro è perfettamente convertibile, ad esempio, in
    Dollaro USA (la c.d. valuta pregiata), a sua volta il Dollaro statunitense non è convertibile in oro
    né in altro materiale prezioso.



     

  4. E’
    dunque vero che non esiste più la convertibilità tra le banconote e
    l'oro?

    Sì,
    è vero. Dal 15 agosto 1971 non esiste la convertibilità delle valute
    nazionali in oro.

    Il presidente USA Nixon, infatti, pose fine agli Accordi di Bretton
    Woods, chiudendo la c.d. Gold Window, che prevedeva l’aggancio dollaro-oro dal 1944 (un oncia di oro =
    circa 35-37 dollari USA)



     

  5. Da
    chi viene emesso l’euro?

    L’euro
    è emesso dalla Banca Centrale Europea, la BCE.



     

  6. Da
    chi è composta la Banca Centrale Europea? 



·  Banque
Nationale de Belgique (2,83%)  




· Danmarks
Nationalbank (1,72%)  




· Deutsche
Bundesbank (23,40%)  




· Bank
of Greece (2,16%)  




· Banco
de Espana (8,78%)  




· Banque
de France (16,52%)  




· Central
Bank and Financial Services Authority of Ireland (1,03%)  




· Banca
d'Italia (14,57%)  




· Banque
centrale du Luxembourg (0,17%)  




· De
Nederlandsche Bank (4,43%)  




· Oesterreichische
Nationalbank (2,30%)  




· Banco
de Portugal (2,01%)  




· Suomen
Pankki (1,43%)  




· Sveriges
Riksbank (2,66%)  




· Bank
of England (15,98%)



 




  1. Quanto
    costa coniare una moneta?

    Creare
    una moneta metallica costa circa 15 centesimi di euro (metallo, spese
    di conio, ecc..).



     

  2. Quindi
    il valore intrinseco di una moneta metallica è di circa 15 centesimi di
    euro?

    Sì.



     

  3. E’
    vero che ogni banconota “costa”
    circa 3 centesimi (3 euro/cent)?

    Sì.
    E’ il medio costo vivo di fabbricazione di una banconota (spese
    tipografiche quali carta, inchiostro, tecniche di contraffazione
    ecc..)



     

  4. Il
    suo valore intrinseco quindi è di circa € 0,03?

    Sì.



     

  5. E‘ vero che viene prestata allo Stato al suo valore nominale?

    Sì.
    Ad esempio, una euro-banconota con il valore di facciata ‘100’
    viene prestata a 100 euro nominali.



     

  6. A
    quanto corrisponde l’interesse sul prestito?

    Attualmente
    la BCE ha fissato un livello del 2%, il c.d. tasso di sconto (oggi
    tasso di riferimento) sul
    denaro (tasso a cui la BC presta alle banche ordinarie), al quale si
    adeguano tendenzialmente gli altri tassi di interesse.



     

  7. Chi
    determina questo valore?


    La BCE, in modo del tutto indipendente e non negoziabile.





     

  8. Cos’è
    il Debito Pubblico?

    E' la somma di tutto il denaro che lo Stato (in generale, le
    amministrazioni pubbliche) è costretto a chiedere in
    prestito al mercato per coprire la mancanza di denaro che lo Stato stesso ha
    accumulato nel tempo per far fronte alle proprie spese, mancanza
    dovuta all'aver delegato al sistema bancario il potere di emettere moneta.




     

  9. Cos’è
    il signoraggio?

    Il
    signoraggio è la differenza tra il valore nominale e il valore
    intrinseco di una moneta.



     

  10. A
    chi va il signoraggio?

    Il
    reddito da signoraggio va a chi emette moneta.



     

  11. Chi
    ci guadagna dall’attuale sistema?

    -
    La
    Banca Centrale Nazionale per quanto riguarda le banconote.

    Stampando una banconota, ad esempio da 100 euro nominali, intasca la
    differenza tra questo valore e il valore intrinseco, che è di €
    0,03. Una singola banconota da 100 euro viene a costare allo Stato:



    €100 + 2,5% (tasso di sconto) = € 102,5



    Ricordiamo che alla BCE è costata 3 euro/cent, quindi il signoraggio
    a vantaggio della BCE è di:



    €102,5 – €0,03 = €102,47

    - tutte le banche (Banca Centrale compresa) per quanto riguarda
    la moneta virtuale (conto corrente). Il meccanismo del guadagno è lo
    stesso di quello descritto per le banconote, con la differenza che in
    questo caso il valore intrinseco è nullo.

  12. Lo
    Stato dove può guadagnare?

    Lo
    Stato ha una perdita nel coniare pezzi di monete metalliche da 1, 2, 5
    e 10 centesimi di euro.

    Il guadagno (signoraggio) inizia dalle pezzature superiori: 20, 50, 1
    euro e 2 euro.

    Però le monete di metallo (unico vantaggio dello Stato) sono una
    percentuale minima,

    infinitesima della Massa Monetaria attualmente in circolazione.


  13. E' vero che le banche prestano denaro che
    non hanno?
    Sì. Esse infatti possono creare dal nulla denaro che
    non hanno. E' la legge bancaria che lo permette.  


  14. In che modo le banche prestano denaro dal
    nulla?
    In parole semplici, i depositi che noi mettiamo in banca
    rimangono per lo più disponibili se vogliamo usarli (come ben sa chi
    ha un conto corrente: può prelevare i propri soldi quando vuole).
    Tuttavia, la banca "utilizza" quei soldi per fare prestiti
    ad altre persone. In realtà non li tocca nemmeno, come sappiamo, dato
    che i nostri conti correnti sono sempre a nostra dispozione. Ciò
    significa che i soldi prestati dalla banca sono creati dal nulla.


  15. Leggendo ho trovato diverse definizioni
    di "signoraggio" e creano solo confusione. Perché?
    Esistono
    tre definizioni di "signoraggio" comunemente usate, con
    diversi gradi di
    "verità":                                                                                                                               
    - definizione illusoria: in alcuni manuali di economia
    universitari si definisce "signoraggio" il denaro creato dal
    nulla dalla Banca Centrale per comprare titoli di Stato. Esso è in
    questo caso inteso come un ricavo del Governo, che in tal modo
    evita di chiedere tasse o soldi presso il pubblico (ma aumenta il
    debito
    pubblico!).                                                             
    - definizione realistica: guadagno del sistema bancario
    derivante dalla differenza di interessi sui prestiti e sui
    depositi.                                                                                                     
    - definizione reale: guadagno del sistema bancario
    (fatto salvo il signoraggio sulle monete metalliche che va allo Stato)
    dato dalla differenza tra valore nominale e valore intrinseco della
    moneta emessa (di carta o elettronica che sia), al quale si aggiunge
    il guadagno sugli interessi.

 
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