Creato da: tommy812007 il 11/06/2007
Ideato e curato da Gianfranco Ponte (non è un giornalista ma un grande fan del principe De Curtis). Il blog nasce per rendere omaggio al piu' grande attore di tutti i tempi: Totò. Gruppo ufficiale su facebook "I seguaci del principe Totò Official Group Fan Club"

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PREMI E RICONOSCIMENTI RICEVUTI

 

"Carissimi...

Colgo l'occasione di queste poche righe per esternare il mio compiacimento nei confronti di:

  • Gianfranco Ponte
  • Leda Scuderi

Dalla lettura (...)  ho potuto apprezzare l'impegno profuso nella preparazione e valenza artistica raggiunta.
Sono rimasta particolarmente commossa nel leggere la biografia che il giovane Gianfranco ha scritto su mio padre il Principe Antonio de Curtis, in arte "Toto'".E' anche attraverso lo studio che giovani come Gianfranco, fanno su mio padre, che si contribuisce a mantenere vivo il ricordo anche nelle nuove generazioni".

Un abbraccio

Liliana de Curtis.

 

 

 

 "Nonno sarebbe felice di sapere che ha un sostenitore come te! Continua così. La passione è l'unica cosa che ci tiene in vita. Un abbraccio". 

Simone Buffardi De Curtis, nipote di Totò.


 

 

 

La corrida

 


Gianfranco Ponte e Leda Scuderi vincitori dell'ultima puntata del "La Corrida" edizione 2008 per il 40° anniversario esibendosi ne "La cammesella - Siamo uomini o caporali?"

 

 

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La controfigura di Toto'

QUANTI DI VOI NON SAPEVANO CHE TOTO' AVEVA UNA CONTROFIGURA,DINO VALDI.

Si dice che alcune persone sono colte da malore, per lo spavento provato nel vedere li' ai funerali, Totò vivo.

Iniziò col film I DUE ORFANELLI e da allora girò per Totò moltissime scene, in special modo negli ultimi anni quando purtroppo il Principe ebbe dei seri disturbi alla vista che gli impedirono di poter girare soprattutto a causa della luce dei riflettori. 
CARLO CROCCOLO e DINO VALDI , voce e figura, ma mentre il primo era un attore teatrale che ha poi continuato, ed ancora svolge, la sua brillante attività, a DINO VALDI  le sue prestazioni  gli hanno dato si da vivere ma non certamente la notorietà
.

Toto' si affezziono' a Valdi al punto di confidargli anche i suoi pensieri meno lieti.

"La vita in fondo non mi ha dato niente" gli diceva "sono un uomo deluso negli affetti e posso contare soltanto sulla notorieta'e pure "malamente" visto che i critici giudicano i miei film una schifezza. Stai sicuro che tu sei piu' felice di me."

Poi passando dalla tristezza alla felicita' prendeva in giro Valdi, osservando che aveva fatto la sua fortuna sostituendosi a lui " appresso a me stai rompendo 'o zito int'o piatto!",alludendo al piacere per chi mangia i gustosissimi ziti.
Valdi fu testimone anche delle molte umiliazioni che Toto' subì.
"Quando giravano con qualche "grande" artista come E. de Filippo, il Principe veniva messo in sottordine e persino svillaneggiato, tutte le lodi della troupe, regista compreso erano per l'altro, mentre dietro le spalle di Toto' sfioravano le frasi cattive.
"E' un guitto fetente" sentii dire " non e' nemmeno bravo perche' fa sempre le stesse cose".
"Un giorno non ci vidi piu' e replicai furente:-" invece di criticare il principe provate a fare quello che fa lui!"
In qul momento sopraggiunse Toto', in tempo per sentire la mia frase. Sorrise con un ombra di amarezza e disse:" Guaglio', lassa sta' , pigliammoce na ' tazzulella e cafe'".
"Era un gran signore, superiore alla meschinita' nel sentirsi poco apprezzato".  

 

LE POESIE DI TOTO'

 Napule, tu e io

Io voglio bene a Napule
pecchè 'o paese mio
è cchiù bello 'e na femmena,
carnale e simpatia.
E voglio bene a te
ca si napulitana
pecchè si comm'a me
cu tanto 'e core 'mmano.
Saje scrivere, saje leggere
parole 'e passione;
saje ridere, saje chiagnere
sentenno na canzona.
Napule, tu e io...
simme tre 'nnammurate:
simmo na cosa sola,
gentile e appassiunata.
Nuie simmo 'e figlie 'e Napule,
Vommero, Margellina :
quanno se dice "Napule"
s'annomena 'a riggina!

 

 

 
« Totò nel ricordo di AndreottiPippo Baudo,Totò quando ... »

Andrea Roncato :"Totò e' un vento tiepido che ti porti dietro, che ti scalda nei momenti di freddo".

Post n°252 pubblicato il 11 Giugno 2013 da tommy812007

Andrea Roncato , attore, comico e personaggio televisivo italiano, intervistato telefonicamente, in esclusiva da Gianfranco Ponte, racconta la sua carriera e la sua passione per il principe della risata Totò. Ringrazio Max Finotti per la disponibiltà

 

1) Nella sua recitazione si sente molto la provenienza del suo dialetto di origine, il bolognese, tipico delle grandi maschere. Che affinità pensa di avere con Totò?

Affinità con un grande...Si puo' cercare di avere in comune la voglia di fare ridere, la voglia di divertire, certi tempi comici, certe soluzioni le piu' semplici che secondo me sono anche le piu' intelligenti e le piu' comiche. Lui è troppo grande, chiunque di noi credo possa avere delle affinità con lui. Totò e Totò è irripetibile è inimitabile. Non ci sono possibilità di uguaglianza. Chi fa il comico cerca di far divertire la gente divertendosi e credo che la cosa principale sia la spontaneità e la verità. Penso che per far divertire il pubblico penso che ti debba divertire anche tu se no sarebbe falso il pubblico e saresti falso tu. Questo sia nella comicità che nella recitazione. Attualmente sto facendo film totalmente diversi. Sto cercando di ampliare la mia gamma di recitazione dal comico sono passato anche ai film di Pupi Avati...

(Sta facendo la strada dei piu' grandi attori....)

(Ride) Ho iniziato una serie di sei film per la Rai1 a ottobre, da recitazione con attori molto bravi, tipo Micaela Ramazzotti, secondo me una delle attrici piu' brave, ricorda Monica Vitti, sto facendo anche un percorso che sia diverso anche perchè la varie età della vita ti danno molte sfaccettature per intrapendere nuovi lavori.Non credo al fatto o uno e' comico o è drammatico, io penso che per saper ridere devi sapere cosa significa piangere. Una cosa è dentro l'altra. E poi spontaneita' e verita'.Se si vede che io sto recitando non sto recitando bene. La recitazione è quando tu sei vero sei te stesso. Non stai recitando stai facendo quello che sei portato ad un personaggio senza mai essere falso. Non bisogna far finta di piangere per commuovere la gente,bisogna riuscire a commuoversi dentro e anche se ridi, la gente vedrà che sei triste e viceversa. E' un lavoro il nostro dove bisogna portare la verità, la verità che hai dentro bisogna portare dietro di te tutte le tue cose che hai passato nella vita, e piu sei grande piu' esperienze hai e puoi cimentarti anche in prove piu' impegnative.

 

2) Lei, come altri suoi colleghi che ho intervistato, è un evergreen...


(Ride) Il nostro lavoro, come insegna Totò, ci fa uscire fuori dall'età anagrafica. Molte persone invecchiano prima perchè non hanno piu' interessi , non hanno piu' passioni, non hanno piu' gioie nel muoversi nel lavorare nello stare a passo coi tempi, nel faticare, non hanno piu' gioie vere.Chi ha la fortuna di fare il nostro lavoro, ci riempie così tanto, ci da cosi' tanto, che tu non fai in tempo a morire dentro è il tuo lavoro che ti mantiene vivo dentro. Se tu sei vivo dentro anche gli anni sembra che passino di meno. Ho conosciuto degli artisti straordinari com Albertazzi, ha quasi 90 anni, tu parli con lui ti sembra di parlare con un ragazzino. Lui sa tutto di tutto puo' parlare di qualsiasi argomento.Conosce i giovani sa benissimo le loro mentalità, conosce i grandi conosce il mondo.Noi che facciamo glia attori, dobbiamo conoscere bene il mondo per poterlo raffigurare.


3) A quale dei suoi personaggi e' maggiormente legato e perchè?

 

Io sono legato piu' a quelli che mi somigliano. I primi personaggi che facevo in spiaggia erano me quando andavo a mare a Riccione e cercavo di fare la corte a tutte le ragazze.La bellezza femminile e' come i fiori una cosa bella da vedere da adorare da guardare. Il personaggio che mi era piaciuto era Don Tonino. Quando facevo il prete. C'è un risvolto mio papa' era sacrestano io ho vissuto tutta la mia infanzia in parrocchia in chiesa a giocare nei cortili della canonica o in sacrestia o a suonare l'organo in chiesa. Rivivere quelle sensazione e' stato bellissimo anche perchè le conoscevo bene anche perchè noi attori abbiamo una graffia dentro:rivivere sempre la nostra vita. Continuandola a rivivere tutti i giorni che sei in scena. Non muore mai il tuo passato.


4) Gigi e Andrea a quale coppia fra Totò e Peppino, Totò e Aldo Fabrizi, Totò e Nino Taranto, Totò e Macario, si sente piu' vicina? 


Totò e Peppino sono il massimo. Queste coppie sono tutte eccezionali, poi è questione di gusto, Totò e Peppino numeri uno e Totò e Fabrizi. Ritengo che Fabrizi sia un comico eccezionale, aveva un grandissimo senso dell'ironia dell'umorismo, ma anche un grandissimo cuore, grandissima sensibilità.Era un attore che ti faceva ridere e commuovere allo stesso tempo.

 

5) Qual'è il film di Totò che non si stanca mai di vedere?


Miseria e nobiltà. I film di Totò li puoi vedere mille volte ed è sempre come se li vedessi per la prima volta. Trovi sempre una risata in piu' da fare. Un ammiccamento in piu'. Anche in altri film tipo il "Marchese del Grillo " di Sordi un film che avro' visto cinquanta volte ma è come se lo vedessi per la prima volta. Tutti i film di Totò vedo sempre volentieri. La famosa lettera fa parte della storia del cinema, dello spettacolo.Tutti noi vuoi o non vuoi ci siamo rifatti a quei pezzi. Tutti noi abbiamo scritto la nostra lettera ma lo spirito era quello o meglio cercavamo fosse quello.

 

6) Nel 2008 vinse il Premio Totò. Ci racconta le sue emozoni.


Il fatto di avere vinto il premio Totò, avere a casa una statuetta di Totò e come per un prete avere a casa la statua della Madonna. Per il mio lavoro Totò non è soltanto un esempio, non è soltanto un attore grandissimo è proprio uno spirito che ti guida, a cui ti rifai ed uno spirito, dall'altra parte io sono cristiano quando ho bisogno mi rifaccio a Dio, alla Madonna, ai miei cari, Totò e' uno spirito che ti guida nei momenti difficili del nostro lavoro, di gioia.E' un vento tiepido che ti porti dietro che ti scalda nei momenti di freddo.

 

Gianfranco Ponte


 

 

 
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