Creato da hamo64 il 02/04/2011

silenzi assordanti

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cantori

Post n°5 pubblicato il 30 Aprile 2011 da hamo64
 

Cantori della propria storia…burattinai della propria vita.Allegri giocolieri dei propri sentimenti risvegliatevi dal torpore delvostro Dolore…  non fatevi inngannare da quello che ora appare come unica possibilità
La possibilità siamo noi…. La vita siamo noi il dolore e il nostro maestro …La solitudine la nostra compagna..Ho trascorso decenni… ventenni.. ma quando pensavo che i miei sogniFossero finiti mi sono accorto che non avevo esaurito la speranza i sogni mi Hanno aiutato a resistere alla sofferenza del anima quando tutto si e colorato
Io ho cominciato a vedere con gli occhi che sino ad allora erano bendati dallaRabbia verso qualcosa verso qualcuno che non aveva ne nome ne volto
Tutti erano i nemici tutto era ostile ….nel buio profondo nella luce fioca ed apassita
Di una penombra creata per avvilire il mio animo sono diventato uomo ..
Tra i rumori di catene…di chiavi infilate in toppe aruginite dal umidità
Delle lacrime di uomini colpevoli rei ..reietti  ho compreso me stesso
Non importa di quali delitti io mi sia macchiato e solo dio sa se mi sono
Macchiato .. ho iniziato a vedere me stesso attraverso gli altri io sono
Carcerato io sono abietto io sono povero di spirito e di fede io sono
l'altro che passaggio di vedute!!! E io che sono diventato libero
con escamotage .. incomprensibili io che ho vissuto solamente facendo il prestigiatore
basta cambiare le prospettive .. al inizio ero al centro poi ho capito che ogni
volta che cambiavo posizione vedevo cose capivo ..che cambiano le visuali
non ci credevo manco io ero libero ma ero prigioniero ero prigioniero
ed ero libero beh.. mi avete confuso ..mi avete tramortito con la segregazione
con la negazione della mia identità avete usato tutta l indifferenza possibile
per rendermi un numero …ma quando credevo di essere un animale da soma
solo adatto per trainare il fardello della solitudine ho scoperto che..
si e liberi anche se prigionieri cambio le prospettive..
et voilà.. il gioco e fatto 
non so se tutto questo puo essere riassunto in parole non credo di
esserne capace ma so solo che tutto quello che pensavo mi
aveva ucciso mi ha reso l uomo che sono oggi.. sarò anche
impaurito ,qui fuori sarò anche fuori luogo e fuori tempo
ma la luce fioca di una cella e solo un vago ricordo
il freddo che sentivo.. il rumore di chiavi le urla dei miei aguzzini non
rimpiombino piu cosi violentemente …ed io sono qui… litigo
con sto cazzo di aggeggio  moderno che non mi appartiene …..
sono un po cambiato di aspetto non sono più quel giovane presuntuoso
che pensava di cambiare il mondo ..sono un uomo di mezza età ..
un pò mal concio porto i segni di una guerra impari sul viso
sul corpo ma anche questo e tutto un trucco  …. Il mio animo e risorto
sono più arzillo che mai ho piu voglia di vivere di allora ma che caspita
e successo ? niente paura hamo!!!! Non sei pazzo sei solo sopravvissuto
a tutte le cose che pensavi che esistessero nei film americani …
non sarò americano ma me la sono cavata bene…

 
 
 
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HAMO IN PIAZZA ALIMONDA (20-07-2011)

 

DALLE SBARRE

...una voce di speranza

 

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia di vestire un colore nuovo,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero al bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in sé stesso.

Muore lentamente,
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare.

Muore lentamente,
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore,
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicità.

Ode alla vita, di Martha Medeiros

 

 

 

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