Alla rabbia dei puri

nessuno si salva da solo

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

FACEBOOK

 
 

I MIEI BLOG AMICI

Citazioni nei Blog Amici: 4
 

 

« Gli innamorati...Punto interrogativo... »

Bastardi amorevoli...

Post n°109 pubblicato il 07 Febbraio 2016 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

Fin da piccina ho sempre avuto una grazia particolare nell'accogliere gli animali cosidetti "bastardi" quelli che non hanno una vera casa, un reale padrone, una vita conformata da regole e pasti caldi. Abitavo nel quartiere di Centocelle, a Roma, quando ancora Roma era un "piccolo" centro storico accentratore, contornato da centinaia di km di periferia.

In quella periferia abitavo io. La casa in cui sono nata era color lilla, costruita da mio nonno a suon di sacrifici indicibili e aveva un grande giardino, che all'epoca, era come possedere un castello con tanto di servitù e ponte levatoio. In quel giardino, insieme ai miei fratelli, giocavo e sognavo. Le scope erano cavalli, le veccie reti dei letti erano trampolini di un circo, i cartoni divenivano magicamente case e macchine, una raccolta di vecchi bottoni si trasformava nel tesoro di Long John Silver; ma in realtà tutto era magico, la mia stessa età lo era.

A quell'epoca, l'amore per gli animali non era una priorità di tutti, non era un diktat socialmente presente; la gente aveva altro a cui pensare e il boom economico era in piena espansione; i gatti e i cani randagi tali restavano, bistrattati, affamati e secchi come rami di un albero d'inverno e, solitamente presi a sassate dai ragazzini della borgata.

Io, al contrario di quei ragazzini, guardavo in quegli occhi fiduciosi e mai corrotti e ci vedevo l'emozione che sentivo, rimandata a me attraverso onde di compassione, e di tenerezza. E li portavo con me quegli occhi, nel mio giardino magico.

Mio padre non mi permetteva di tenerli in casa, uomo di indole piuttosto severa ma al tempo stesso clemente; e allora approntavo rifugi e cucce in quel giardino magico, con scatoloni e cassette, vecchie coperte infeltrite e bambagia; ripulivo quei corpicini martoriati dalle pulci rubando le spugne a mia madre e poi li sfamavo, con quello che c'era.

Capita la stessa cosa ora, che sono adulta e che ho una casa tutta mia; i gatti del paese, quelli meno fortunati, abbandonati, o solo poco inclini alle ristrette mura domestiche, vengono qui, nel mio piccolo giardino, ogni mattina e ogni sera, a cibarsi e riposarsi.

C'è una specie di comunicazione tra noi, un chiacchiericcio silente, fatto di sguardi e carezze; io mi prendo cura di loro e loro di me.

C'è poco altro di importante in questa vita. 


 

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: silkwood.61
Data di creazione: 23/02/2014
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

effecimedicaprefazione09miss.loisgriffinje_est_un_autreFlaneur69IcarusTorinonexgenerationfreetam_ludmonellaccio19amorino11cantante650marabertowClide71m12ps12karen_71
 

ULTIMI COMMENTI

bella la vita &#128521;
Inviato da: selfie55
il 22/12/2023 alle 20:09
 
Tachipirina e vigile attesa
Inviato da: Rosa_Arcana
il 09/08/2022 alle 22:09
 
Molto bella questa. Bisognere impararla memoria, magari...
Inviato da: stufissimoassai
il 10/04/2022 alle 17:18
 
E tutti i morti sono morti per sfiga È ora di dirlo
Inviato da: stufissimoassai
il 10/04/2022 alle 15:49
 
La verità dona libertà di mente, di parola e di se stessi.
Inviato da: OsservatoreSaggio
il 18/10/2021 alle 15:47
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963