Creato da sinistracologno il 18/02/2007
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«Studiato in tutto il mondo, tu sei stato quasi dimenticato in Italia. Forse oggi anche la sinistra italiana non ama più il pensiero, forse anch'essa è salita sul carro della cultura intesa come esibizione e spettacolo»  - [GIULIANO GRAMSCI - lettera al padre Antonio Gramsci]

 

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IL CASO MORO

16 marzo: alle ore 9,15 un commando di brigatisti rossi (composto secondo le risultanze dei processi, da nove persone più una vedetta) tendono un agguato in via Mario Fani ad Aldo Moro, Presidente del Consiglio nazionale della DC, mentre va a Montecitorio per il dibattito sulla fiducia al 4° governo Andreotti, il primo governo con il sostegno del Pci. In pochi secondi i brigatisti uccidono i due carabinieri che accompagnano Moro e i tre poliziotti dell'auto di scorta. L'on. Moro viene caricato a forza su una fiat 132 blu. Poco dopo, le Brigate Rosse rivendicano l'azione con una telefonata all'Ansa...

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Post N° 69

Post n°69 pubblicato il 02 Febbraio 2008 da sinistracologno

COLOGNO HA BISOGNO DI CRESCERE ANCORA? di Adamo Mastrangelo

Cologno Monzese ha bisogno ancora di crescere e di svilupparsi? I dati alla mano disegnano un quadro a dir poco terrificante, se consideriamo che l’uomo è in stretto rapporto con il territorio che abita e la sua qualità della vita è direttamente proporzionale alla qualità dell’ambiente circostante. La media provinciale del consumo di suolo a Milano è del 35%, a Cologno Monzese (pensate) supera l’80%! Vogliamo discutere della densità abitativa? A Cologno toccano i 5 mila abitanti per chilometro quadrato. Un’enormità.

 

Ma come siamo arrivati a questo? C’è da dire che ‘destra’ e ‘sinistra’ nono si sono distinti, negli ultimi anni, sulla questione urbanistica. La legge regionale Lupi, approvata da Formigoni e poi votata in Parlamento nel 2005 (sotto il Governo Berlusconi), toglie di fatto ogni freno ad ogni ‘volontà edificatoria’. Nel 2002, dopo il ‘ribaltone’ dell’ex-sindaco Giuseppe Milan e dunque sotto il suo governo, il Consiglio Comunale cancella i contenuti più importanti del PRG (Piano Regolatore Generale) che era stato approvato nel 1998. Accanto a queste rimozioni si è introdotto il cosiddetto ‘ documento di inquadramento’ che di fatto introduce a Cologno Monzese un sistema che consente (ancora oggi) di variare continuamente aspetto della nostra città. Ma nel 2004, quando sale al ‘trono’ Mario Soldano, non si cancella nulla dei provvedimenti presi da Milan, nemmeno il famoso ‘documento di inquadramento’. I privati, che avevano ottenuto enormi vantaggi, continuano ad averne, poiché la regola diventa una e fissa: il privato propone al Comune un suo progetto, il Comune regala al privato nuove volumetrie edificabili e, in cambio, il privato ‘regala’ al comune delle opere pubbliche. Questo circuito genera quella semplicissima questione che si chiama ‘rendita di posizione’, con l’aumentare delle aree edificabili proprio grazie alla concessione di nuove volumetrie. Di seguito riportiamo due lemmi estrapolati da wikipedia.it

 

 

Il Piano Regolatore Generale Comunale (P.R.G.C.) è definito come uno strumento che regola l'attività edificatoria in un territorio comunale. È uno strumento redatto dal singolo comune o da più comuni limitrofi (Piano Regolatore Generale Intercomunale) e contiene indicazioni sul possibile utilizzo o tutela delle porzioni del territorio cui si riferisce.

 

Il Piano di Governo del Territorio (abbreviato in PGT) è un nuovo strumento urbanistico introdotto in Lombardia dalla Legge Regionale Lombarda n.12 dell'11 marzo 2005. Il PGT ha sostituito il Piano Regolatore Generale come strumento di pianificazione urbanistica a livello comunale e ha lo scopo di definire l'assetto dell'intero territorio comunale. Salvo deroghe, la legge prevede che tutti i comuni lombardi si dotino di un PGT entro la fine del 2009.

 
 
 
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