(AGI) - Roma, 3 mar. - "Un'altra strage di operai. La vergogna deve finire". Lo dice Franco Turigliatto, capolista di Sinistra Critica al Senato. "Sta ricominciando il balletto di dichiarazioni ipocrite, fatte magari da chi, come il Pd e l'Arcobaleno, in due anni non hanno stanziato neppure un euro sulla sicurezza del lavoro. Gli operai continuano a morire, i politici continuano a parlare. Chiediamo fatti. Pensiamo che servirebbe, subito, uno sciopero generale sulla sicurezza del lavoro, senza aspettare un minuto. E facciamo una proposta, semplice da realizzare, se davvero si vuole lottare per la sicurezza: l'assunzione di diecimila ispettori del lavoro, finanziata con la tassazione di rendite e profitti, e un deciso inasprimento delle pene. Cosa rispondono Bertinotti e Veltroni?".
Creato da: sinistracritica_2008 il 19/02/2008
L'unico voto utile è a sinistra, non votate Berlusconi,Veltroni e Casini! Distruggeranno il paese!
Post n°55 pubblicato il 05 Marzo 2008 da sinistracritica_2008
Tag: politica
«Caro Walter, la campagna elettorale, si sa, è fatta anche di tormentoni e uno dei tuoi preferiti è accusare la Sinistra Arcobaleno di essere ibernata. Il detrito di un passato estinto. Degli anni Cinquanta, che sono archeologia a differenza dei Sessanta che, chissà perché, sono invece di stringente attualità. Dell'epoca della lotta di classe e della manifestazioni contro la Nato». È questo il punto del segretario del Prc, Franco Giordano, che verrà pubblicato mercoledì in un editoriale su "Liberazione". Il segretario del Prc risponde alle critiche del leader del partito Democratico, Walter Veltroni, e domanda: «Il tuo Pd, da che parte sta?». In merito alle questioni del lavoro così difficili, secondo la Sinistra, oggi in Italia «non siamo nel '53 ma nel 2008: l'anno in cui si contano in Italia due milioni 700mila "lavoratori saltuari" e tre milioni di lavoratori al nero. Il tuo candidato Colaninno - sottolinea Giordano - offre un po' meno di 600 euro al mese, e di fissare a 36 mesi il tetto del lavoro precario non vuole neppure sentirne parlare. Tu cosa ne pensi? E se non sei d'accordo con l'industriale d'alto lignaggio, perché lo hai candidato?». E ancora, è polemica sulla candidatura del presidente di Federmeccanica, Massimo Calearo: «Calearo è il capolista del tuo partito nel Veneto. Perché?», è il ragionamento di Giordano. «Immagino, correggimi se sbaglio, perché il Pd vuol sfondare nella roccaforte leghista del nord-est. È un obiettivo sacrosanto, ma se per raggiungerlo bisogna interiorizzare proprio la cultura che si vorrebbe contrastare, quella dello sciopero fiscale del Carroccio e di Calearo, il gioco non vale la candela». Aggiunge Giordano sul "patto tra produttori" di cui parla Veltroni: «Ma sei proprio sicuro che eliminare i conflitti renderebbe questo paese e questo mondo migliori? Forse la differenza tra noi è proprio nello scarto tra chi mira ad amministrare la dolente realtà esistente e chi non si rassegna. È il caso nostro. In effetti, però, noi -conclude - siamo la Sinistra».
Post n°54 pubblicato il 05 Marzo 2008 da sinistracritica_2008
Tag: FERMIAMO LE STRAGI
Post n°53 pubblicato il 05 Marzo 2008 da sinistracritica_2008
Tag: Unione e lotta
SU INIZIATIVA DI ENZO MARZO E MARIA GIGLIOLA TONIOLLO PRESENTIAMO QUESTA PROPOSTA ALLA PUBBLICA OPINIONE E ALLE FORZE POLITICHE, E CHIEDIAMO SIA SOTTOSCRITTA DA SINGOLI E ASSOCIAZIONI 7 FATTI LAICI
Post n°52 pubblicato il 03 Marzo 2008 da sinistracritica_2008
Tag: politica
"Il Partito Democratico ha candidato prima uno dei sopravvissuti alla strage della Thyssen e ora uno degli industriali (Massimo Calearo, presidente di Federmeccanica - ndr) che hanno rifiutato di concedere nel contratto nazionale dei meccanici il diritto ai lavoratori a un'ora di assemblea proprio sul tema della sicurezza. Quella di oggi mi sembra una scelta grottesca: inequivocabile nel senso che indica come il PD scelga di schierarsi con i padroni e moralmente davvero molto discutibile".Lo afferma il ministro della Solidarieta' Sociale Paolo Ferrero. "Mi vengono i brividi a sentire della candidatura di Calearo, il capo di Federmeccanica. Nel Pd sono tantissimi quelli che vengono dal Pci. Quel partito ha sempre avuto nei lavoratori la sua base sociale e nessuno può dimenticare che Berlinguer è morto per difenderli". Lo afferma la senatrice della Sinistra l'Arcobaleno Manuela Palermi, Capogruppo dei Verdi - Pdci.
Post n°51 pubblicato il 02 Marzo 2008 da sinistracritica_2008
Tag: politica
Post n°50 pubblicato il 01 Marzo 2008 da sinistracritica_2008
Tag: Eventi
1 E 2 MARZO LA SINISTRA L’ARCOBALENO È IL TUO PRIMO WEEKEND DI PARTE. SABATO 1 MARZO DOMENICA 2 MARZO
Post n°49 pubblicato il 01 Marzo 2008 da sinistracritica_2008
300 EURO DI AUMENTI NETTI E RITORNO DELLA SCALA MOBILE. I SALARI HANNO BISOGNO DI UNA TERAPIA SHOCK Depositato il programma di Sinistra Critica Aumento dei salari di 300 euri netti, salario minimo per legge a 1300 euro, ritorno alla scala mobile, salario sociale per disoccupati e precari, Patrimoniale per le fortune accumulate, soppressione dei benefici del cuneo fiscale. Sono i punti salienti del programma elettorale di Sinistra Critica, presentato oggi dalla candidata premier Flavia D’Angeli e da Franco Turigliatto capolista al Senato. “Paghi chi non ha mai pagato e si intervenga davvero sulla vita dei lavoratori e lavoratrici”. “La campagna elettorale si appresta a divenire il “Paese dei Balocchi”, dove tutti fanno promesse meravigliose – dice D’Angeli – noi proponiamo quello che abbiamo sempre difeso”. Tra le altre proposte, l’assunzione di 10mila ispettori contro i morti sul lavoro –“ da prendere anche dai militari in esubero” – la trasformazione della Cassa Depositi e Prestiti in una grande Banca nazionale per mutui popolari e riqualificazione ambientale e un piano che colpisca le grandi fortune accumulate negli ultimi venti anni: tassazione rendite finanziarie, Patrimoniale, soppressione cuneo fiscale. Chi paga?: tassazione rendite finanziarie, revisione del cuneo fiscale per le imprese e soprattutto introduzione in Italia di una Patrimoniale sui beni compresi quelli del Vaticano. Emergenza lavoro: assunzione di 10mila ispettori del lavoro, colpire penalmente e fiscalmente le imprese responsabili di incidenti. Gli ispettori si possono prendere anche da personale dell’esercito in esubero. Precarietà: abolizione della legge 30 e del pacchetto Treu oltre al protocollo sul Welfare. Garanzia delle norme contrattuali. Istituzione del Salario sociale (1000 euro netti) Pensioni: dopo venti anni di massacri si ritorni al retributivo con sistema a ripartizione; separazione assistenza da previdenza, colpire il potere delle assicurazioni e dei fondi pensione, revisione delle norme sul Tfr Casa: un piano di alloggi sociali, requisizione case sfitte, una grande banca nazionale anche per garantire mutui a tassi non usurai. Una Banca nazionale contro la crisi: recupero della funzione pubblica della banca con la Cassa Depositi e Prestiti finalizzata a interventi sociali: case, opere di riqualificazione ambientale, riconversione apparati bellici. Spese militari: Drastica riduzione e contestuale riconversione industria bellica da tenere sotto controllo pubblico. Riconversione civile dell’esercito finalizzato alla difesa del territorio. Guerra e pace: ritiro incondizionato delle truppe all’estero, uscita dalla Nato, chiusura delle basi straniere e riconversione di quelle italiani finalizzate a proiezione internazionale Beni comuni e servizi pubblici: Basta con le privatizzazioni, ri-pubblicizzazione dei servizi pubblici essenziali – Acqua, energia, comunicazioni, utilities, Banche. Riqualificazione di sanità e istruzione e un nuovo welfare che preveda la copertura dei nuovi bisogni (disabilità, disagio psichico, etc). Scuola pubblica al 100%: basta finanziamenti alle scuole private, soppressione delle riforme Moratti e Berlinguer, riqualificazione, anche salariale, dell’insegnamento pubblico, esercizio del diritto allo studio con riduzione dei costi per gli studenti e le famiglie. Ecologismo al 100%: per una politica del No ai profitti (inceneritori, rigassificatori, centrali a carbone, Alta Velocità, nucleare) Sì all’ambiente e alla salute: energia pulita, raccolta differenziata, un sistema che faccia pagare alle imprese il costo sociale degli imballaggi eccessivi e che incentivi la riduzione dei consumi energetici Politica pulita: basta con i privilegi: indennità parlamentare a circa 3000 euro e conseguente riduzione delle altre; non più di due mandati, elezione dei dirigenti nei servizi pubblici (dalle Asl alla Rai), soppressione del vitalizio ai parlamentari. Migranti e razzismo: basta con la logica securitaria, via la Bossi-Fini, regolarizzazione immediata, apertura delle frontiere, diritto di voto ai migranti. Antiproibizionismo legalizzazione delle droghe leggere e liberalizzazione delle altre No alle ingerenze vaticane, le donne non hanno padroni: difesa della 194, sì alla Ru486, diritto alla libera scelta sessuale, unioni civili, diritto al dissenso contro il dogma imposto (solidarietà a studenti e professori Sapienza contro Ratzinger) Una rivoluzione democratica: basta con la democrazia dall’alto imposta da Maastricht, dagli Usa o dal Vaticano. Vogliamo una democrazia diretta, non delegata, con la partecipazione dal basso, con il proporzionale senza sbarramenti. Siamo per la rotazione degli eletti, per la parità assoluta dei generi nelle istituzioni, per il limite di mandato a due legislature, per il divieto di cumulo degli incarichi, per la democrazia diretta e partecipata, per il potere dal basso a partire da chi lavora.
Post n°48 pubblicato il 29 Febbraio 2008 da sinistracritica_2008
Tag: Unione e lotta
Post n°47 pubblicato il 29 Febbraio 2008 da sinistracritica_2008
FLAVIA D'ANGELI CANDIDATA PREMIER, TURIGLIATTO CAPOLISTA AL SENATO. LA SINISTRA CHE FA QUELLO CHE DICE Turigliatto: “Bertinotti si lamenta ma è in tv tutti i giorni. Noi siamo pari alla Rosa Bianca ma in tv non ci siamo mai” Il tandem annunciato da Sinistra Critica per le elezioni politiche si tradurrà nella designazione di Flavia D’Angeli a candidata premier mentre Franco Turigliatto sarà capolista al Senato in tutte le circoscrizioni. Chi è Flavia D’Angeli
Post n°46 pubblicato il 29 Febbraio 2008 da sinistracritica_2008
Tag: politica
COMUNICATO STAMPA DI MARCO FERRANDO (20 febbraio 2008) In una campagna elettorale che avrà al centro il bilancio del governo Prodi e le responsabilità delle sinistre nei suoi confronti, il Partito Comunista dei Lavoratori si presenterà per quello che è stato e che è: il partito della sinistra italiana che non si è compromesso, né in tutto né in parte, con un governo confindustriale e bellicista.
Post n°45 pubblicato il 29 Febbraio 2008 da sinistracritica_2008
Tag: politica
Raffaele K. Salinari Vorrei cercare di rispondere alla domanda «radicale» di Gabriele Polo (il manifesto 23 febbraio): a cosa servirebbe la sinistra? Certamente a ricreare uno spazio politico anche a partire dalla rinnovata centralità delle tematiche internazionali. Nell'accelerazione della campagna elettorale il grande respiro della costruzione collettiva di un nuovo modello di civilizzazione globale rischia invece di scomparire di fronte alla sussunzione dell'agire politico nell'immagine del leader proposta dalla logica dei due partiti maggiori. In realtà la solidarietà internazionale, il sostegno ai movimenti sociali del sud del mondo, il dialogo con le realtà antagoniste che si oppongono al liberismo rapinoso del Wto e alla privatizzazione della vita a opera delle multinazionali farmaceutiche, sono tra le risposte che l'elettorato «sospeso» che guarda a sinistra si attende, perché la sensibilità diffusa di un'opinione pubblica che travalica gli schemi ideologico tradizionali è molto più attenta e sensibile a queste dinamiche che a quelle nazionali o, meglio, pretende che una forza di sinistra muova la sua analisi della realtà locale da queste più ampie convergenze «glocali». Se è dunque nostra necessità rilanciare la convergenza strategica tra partiti e movimenti antagonisti, o catalizzare un «campo di forze» maggiore della somma dei singoli movimenti e partiti che compongono la Sinistra l'Arcobaleno, questo sarà possibile solo creando un orizzonte che guarda a queste nuove narrazioni collettive di lungo periodo e allo stesso tempo le rafforzi inserendole come punti programmatici per la conta elettorale. Va definito dunque nei territori uno spazio pubblico-politico che articoli i temi globali, declinandoli in modo da innovare anche l'orizzonte degli eventi da cui muove l'analisi della situazione italiana. Se è vero che lo spazio a sinistra contiene genericamente queste tematiche, è altrettanto vero che la loro declinazione come temi fondanti del programma della Sinistra l'Arcobaleno va affrontato esplicitamente anche in termini di dialogo politico con le alleanze internazionali che ci interessa rafforzare. La fine della guerra fredda e l'inizio della fase legata alla «guerra al terrorismo» non hanno solo condizionato negativamente lo scenario internazionale, ma hanno anche contribuito a creare una mutazione dei «tradizionali» rapporti tra il nord ricco e sud impoverito, rimescolando le carte tra inclusione e esclusione sociale che oggi si declinano come assolutamente trasversali e intranazionali. A fronte di un ruolo delle Nazioni unite e dell'Europa costantemente indebolito, e dunque da ripensare, sono nate realtà di movimento sempre più convinte della necessità che le componenti sensibili delle società civili e politiche del nord debbano riconfigurarsi per un agire politico che sostenga la «presa di parola» nello spazio pubblico, proponga soluzioni concrete per sostenere e trasformare a casa propria lo stile di vita e le sue implicazioni nelle dinamiche del sottosviluppo e dell'esclusione sociale. Sono vere e proprie battaglie per una «politica civile», a partire da un «no» deciso alle false guerre umanitarie, passando per un nuovo disarmo, sino a arrivare alla difesa su scala locale dei beni pubblici e dei diritti delle persone. Nel programma e nelle priorità della Sinistra l'Arcobaleno dobbiamo rilanciare questo cambiamento di priorità come portanti della nostra azione civile e politica, assumendo la pace, il disarmo, lo sviluppo equo e sostenibile come parole chiave per un nuovo modello di civilizzazione che chiuda con le ambiguità di chi pensa solo alla governabilità del modello attuale. Forum Sinistra europea Socialismo XXI
Post n°44 pubblicato il 29 Febbraio 2008 da sinistracritica_2008
Tag: Partito
1. Dignità e diritti nel lavoro: la sicurezza Ogni giorno in Italia muoiono in media 4 persone mentre lavorano. Grazie a una legge voluta dal Governo Berlusconi si può lavorare anche 13 o 14 ore al giorno e spesso per lavorare occorre rinunciare ai propri diritti. Siamo arrivati al paradosso che il lavoro è pagato a prezzi orientali e le merci così prodotte vengono vendute a prezzi occidentali. I lavoratori e le lavoratrici precarie nel nostro Paese sono oltre 4 milioni. È precarietà di vita, non solo di lavoro. La Sinistra l’Arcobaleno propone di superare la legge 30 e di affermare il contratto a tempo pieno e indeterminato come forma ordinaria del rapporto di lavoro; di rafforzare la tutela dell’articolo 18 contro i licenziamenti ingiustificati; di cancellare dall’ordinamento le forme di lavoro co.co.co, co.co.pro e le false partite IVA. Nel 2003 ai lavoratori toccava il 48,9% del reddito prodotto nel Paese, nel 1972 era il 59,2%. Oggi la quota dei redditi da lavoro dipendente è ulteriormente diminuita. Secondo i dati della Banca d’Italia, dal 2000 al 2006 prezzi e tariffe sono notevolmente aumentati e i salari sono rimasti invariati. La Sinistra l’Arcobaleno vuole fissare per legge il salario orario minimo per garantire una retribuzione mensile netta di almeno 1000 euro; propone un meccanismo di recupero automatico annuale dell’inflazione reale; propone di elevare le detrazioni fiscali per i lavoratori dipendenti. La Sinistra l’Arcobaleno vuole introdurre, come avviene in tutta Europa, un reddito sociale per i giovani in cerca di occupazione e per i disoccupati di lungo periodo, costituito da erogazioni monetarie e da un pacchetto di beni e servizi. La Sinistra l’Arcobaleno propone di diminuire il prelievo fiscale per i redditi più bassi portandoli dal 23 al 20%, contemporaneamente di aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie al 20%, di redistribuire il reddito ai lavoratori e alle lavoratrici attuando immediatamente quanto previsto dalla Finanziaria di quest’anno, che destina loro tutto l’extragettito maturato. Nei Paesi europei più avanzati, e non solo in Europa, i fondamentali diritti della persona sono tutelati e garantiti da una legislazione che ne salvaguarda la sfera personale, nel rispetto della libertà di scelta di ciascuna e di ciascuno. Da noi non è così. La Sinistra l’Arcobaleno afferma l’uguaglianza sostanziale dei diritti delle persone omosessuali e propone il riconoscimento pubblico delle unioni civili. La Sinistra l’Arcobaleno ritiene che ognuna e ognuno abbia il diritto di decidere del proprio corpo e della propria vita e propone una legge sul testamento biologico. Nemmeno negli anni ’70 l’attacco alla libertà delle donne è stato tanto feroce; addirittura c’è chi propone una moratoria contro l’aborto chiamando “assassine” le donne. La Sinistra l’Arcobaleno propone interventi affinché la legge 194 sia applicata estendendo in tutto il Paese la rete dei consultori e introducendo in via definitiva la pillola RU 486 come tecnica non chirurgica di intervento che può essere scelta dalle donne; una nuova legge sulla fecondazione assistita per eliminare gli ingiusti divieti della legge 40, lesivi della libertà di scelta delle donne e del diritto costituzionale alla tutela della salute; una norma che persegua tutte le forme di discriminazione basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere. L’Italia è al 32° posto per la ricerca scientifica e al 7° posto nella classifica mondiale delle spese in armamenti. Con i soldi spesi per comprare un solo caccia Euro Fighter si potrebbero costruire 100 asili. La Sinistra l’Arcobaleno ritiene che vada pienamente attuato l’art. 11 della Costituzione. L’Italia non deve più partecipare a missioni al di fuori del comando politico e militare delle Nazioni Unite. Vanno tagliate le spese per gli armamenti ed avviata la riconversione dell’industria bellica applicando la legge 185. Vogliamo una legge per la messa al bando delle armi nucleari dal nostro Paese. Siamo contrari alla costruzione della nuova base militare a Vicenza ed è necessaria una Conferenza nazionale sulle servitù militari per rimettere in discussione tutte le basi della guerra preventiva presenti sul nostro territorio. Serve una nuova legge sulla cooperazione allo sviluppo. Contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici è fondamentale per garantire una speranza di futuro all’umanità: senza adeguate misure ci saranno rischi certi per la salute e l’ambiente. La Sinistra l’Arcobaleno rifiuta il nucleare e propone che entro il 2020 si superi il 20% dell’energia prodotta da fonti rinnovabili e che le emissioni siano ridotte del 20%; un grande investimento pubblico in pannelli solari su tutti i tetti delle case e degli edifici pubblici. L’acqua è un bene comune e come tale deve essere pubblico. La Sinistra l’Arcobaleno propone la ripubblicizzazione dei servizi idrici, una legge quadro sul governo del suolo e l’inasprimento delle pene contro i reati ambientali e le ecomafie. Sono necessari grandi investimenti per una diversa qualità dello sviluppo e una buona occupazione. Queste sono le nostre “Grandi Opere”: messa in sicurezza del territorio dal rischio sismico e da quello idrogeologico; investimenti per migliorare i servizi di trasporto per i pendolari e la mobilità nelle città con nuove metropolitane, linee tramviarie e mezzi a energia pulita. Nei prossimi 5 anni 1000 treni per i pendolari. Vanno abbandonati progetti inutili e dannosi come il Ponte sullo Stretto, il Mose a Venezia, la TAV in Val di Susa, a favore di interventi su nodi ferroviari urbani, infrastrutture ferroviarie nel Mezzogiorno e potenziamento dei valichi alpini. Investimenti sul trasporto merci su rotaia e sulle autostrade del mare. Riduzione della produzione dei rifiuti, forti investimenti nella raccolta differenziata, misure concrete per il riciclaggio, impiego delle tecnologie più moderne ed avanzate. L’Italia destina alla spesa sociale solo il 2,7% del PIL. In Germania, ad esempio, alla spesa sociale viene destinato l’8,3%. Il fallimento e la crisi dei sistemi che hanno introdotto il mercato nella sanità sono la dimostrazione ulteriore che solo il sistema sanitario pubblico e universalistico può dare risposte al bisogno di salute. La Sinistra l’Arcobaleno propone di adeguare il fondo sanitario nazionale al livello europeo, superare definitivamente i Ticket e le liste di attesa, inserire le cure odontoiatriche nei livelli essenziali del sistema sanitario. La Sinistra l’Arcobaleno propone una legge sulla non autosufficienza finanziando un fondo nazionale per almeno 1,5 miliardi di euro, l’aumento del fondo nazionale per le politiche sociali e l’indicazione di livelli essenziali delle prestazioni per eliminare la divaricazione fra regioni ricche e povere. La Sinistra l’Arcobaleno lancia un piano di asili come cardine della rete dei servizi per le bambine e i bambini. Dopo un ventennio di politiche di privatizzazione e deregolamentazione del mercato delle locazioni, il costo degli affitti raggiunge oggi il 50% del reddito e anche più e gli sfratti di chi non ce la fa a pagare i canoni sono diventati il 70% del totale. L’Italia spende per la politica sociale della casa un decimo dell’Europa. La Sinistra l’Arcobaleno afferma che non ci possano essere sfratti se non da casa a casa, propone un piano nazionale per l’edilizia sociale a cui destinare 1,5 miliardi di euro, che porti l’Italia al livello europeo, modificare la legge 431/98, abolendo il canale libero. Vogliamo costituire un fondo a sostegno della ricontrattazione dei mutui di chi ha acquistato la prima casa e rischia di perdere l’alloggio ed eliminare l’ICI sulla prima casa non di lusso per i redditi medio-bassi. Gli immigrati in Italia sono quasi 4 milioni, incidono per il 6,1% sul PIL, pagano quasi 1,87 miliardi di euro di tasse. Sono lavoratrici e lavoratori indispensabili per la nostra società, ma sono esclusi dall’accesso a molti diritti. La normativa attuale impedisce l’ingresso legale nel nostro Paese, creando clandestinità e sottoponendo donne e uomini migranti ad una condizione di sfruttamento e precarietà estrema. La Sinistra l’Arcobaleno ritiene indispensabile l’abolizione della legge Bossi-Fini, e l’approvazione di una nuova normativa che introduca l’ingresso per ricerca di lavoro, meccanismi di regolarizzazione permanente, il diritto di voto alle elezioni amministrative, la chiusura dei CPT, una legge sulla cittadinanza sulla base del principio dello jus soli. Gli iscritti e le iscritte alla scuola italiana di ogni ordine e grado sono 7.742.294, le risorse destinate all’istruzione e la formazione sono pari al 3,5% del PIL e non aumentano da molti anni. Nel nostro Paese gli investimenti in università e ricerca rappresentano l’1,1% del PIL contro l’1,87% dell’Europa a 25, il 2,7% degli USA, il 3,15% del Giappone. La Sinistra l’Arcobaleno ritiene la laicità della scuola pubblica fondamentale a partire dal rispetto rigoroso del principio che le scuole private sono libere, ma senza oneri a carico dello Stato. La Sinistra l’Arcobaleno propone la generalizzazione della scuola dell’infanzia, l’estensione del tempo pieno e prolungato, l’innalzamento dell’obbligo scolastico da fare nella scuola e da portare progressivamente a 18 anni; la valorizzazione del ruolo dell’insegnante come intellettuale educatore. La Sinistra l’Arcobaleno propone di aumentare l’investimento pubblico in alta formazione e ricerca, nel corso della prossima legislatura, per raggiungere la media dei paesi OCSE; di rinnovare il sistema università e ricerca, anche con il reclutamento di 3000 giovani ricercatori l’anno per i prossimi 5 anni; di estendere il diritto allo studio elevando a 20.000 euro il limite di reddito per aver diritto alla borsa di studio. La questione dei costi della politica non può essere separata dalla condizione generale del Paese: crescono le diseguaglianze e crescono i privilegi. E crescono anche gli intrecci tra affari e politica a partire dalle regioni meridionali ma non solo. La Sinistra l’Arcobaleno propone la riduzione del numero di parlamentari e di consiglieri regionali. La retribuzione dei parlamentari italiani non deve essere superiore alla retribuzione media dei parlamentari degli altri Paesi europei. È necessaria una legge che sottragga ai partiti le nomine, nella Sanità come negli altri settori pubblici, che stabilisca criteri che le Amministrazioni devono rispettare per garantire l’interesse pubblico e i principi del merito. L’Italia in questi anni è stata messa più volte sotto accusa dall’Unione Europea per carenza di pluralismo nell’informazione. Secondo l’ultimo rapporto USA sulla libertà di stampa, il nostro Paese occupa il 61° posto. La Sinistra l’Arcobaleno propone l’abrogazione della “Legge Gasparri” e l’approvazione di una vera legge di sistema che imponga tetti antitrust e impedisca posizioni dominanti nelle comunicazioni e nell’industria culturale. È assolutamente indispensabile approvare una vera legge sul conflitto di interessi.
Post n°43 pubblicato il 28 Febbraio 2008 da sinistracritica_2008
Tag: politica
Post n°42 pubblicato il 28 Febbraio 2008 da sinistracritica_2008
Tag: politica
Fai una scelta di parte. Bertinotti presenta la campagna elettorale della Sinistra-l'Arcobaleno dal sito www.larinascita.org Roma 28 febbraio 2008 Oggi al Salone del Gusto a Roma, luogo che rappresenta la voglia di incontrarsi e socializzare e che vuole essere un invito a ridare gusto alla politica, Fausto Bertinotti ha presentato la campagna elettorale della Sinistra-l'Arcobaleno. Pdci, Prc, Verdi e Sd lanciano una campagna elettorale che parte dal basso, che si farà in mezzo al popolo della sinistra, con dirigenti e militanti che andranno nelle piazze di tutta Italia. Le prime iniziative sono previste per il fine settimana dell'1 e 2 marzo, con stand, incontri, dibattiti in tutte le città e con la grande iniziativa pubblica prevista domenica mattina all'Ambra Jovinelli di Roma. Una campagna che si distinguerà anche per il suo carattere “ecologico”, infatti si avvarrà di palchi fotovoltaici, carta riciclata, eco-pulmino. Ad illustrare le scelte comunicative e di propaganda della Sinistra-l'Arcobaleno è stato Carlo Borriello di Art Attack che ha curato in prima persona questa campagna «colorata, perché la politica non ha nessuna ragione per essere condannata al grigio e può essere divertente, colorata come questa sinistra». Borriello spiega come la Sinistra-l'Arcobaleno dica chiaramente da che parte sta e lo fa tramite quattro messaggi, quattro manifesti (destinati poi ad aumentare) che propongono su uno sfondo colorato gli intenti della sinistra. In contrapposizione su uno sfondo nero, che rappresenta il lato buio della politica, c'è l'alternativa, che è quella che si vive attualmente e a cui la destra inneggia. Dopo una presentazione più tecnica la parola è passata al candidato premier, Fausto Bertinotti, che ha sottolineato come questa campagna elettorale sia «un'alternativa alla destra e significativamente diversa da quella del Pd, perché la politica non può far finta che nel mondo c'è tutto e il contrario di tutto». E così i tre manifesti elettorali su ambiente, salari e diritti sono tre domande che inevitabilmente obbligano ad una scelta. «Di ogni messaggio – invita Bertinotti – provate a vedere se l'alternativa è inventata o vera. E se sono vere stanno insieme? No, non si possono aumentare i salari e aumentare i precari». La scelta dell'alternativa piuttosto che del compromesso distingue la sinistra, per questo nei manifesti non ci può essere la congiunzione “e” ma per forza un “o”. «Le “e” rappresentano il piano della convivenza umana fra diversi – afferma il leader della Sinistra-l'Arcobaleno - immigrati e nativi, uomini e donne, gay e lesbiche, anziani e giovani...ma quando attraverso il dialogo civile si passa alla dimensione politica allora qui bisogna scegliere da che parte stare». Bertinotti prosegue affermando che bisogna risanare la politica, il suo lato nero derivante da un sistema economico-sociale che genera ingiustizia, illibertà, distruzione ambientale: «Noi questo modello lo vogliamo mettere in discussione, lo vogliamo cambiare».
Post n°41 pubblicato il 28 Febbraio 2008 da sinistracritica_2008
Tag: Politica estera
Cuba riafferma l’impegno della Rivoluzione con la firma dei Patti Internazionali dei Diritti Umani Il compagno Felipe Pérez Roque, ministro degli Esteri di Cuba, è andato a New York per firmare il Patto dei Diritti Economici, Sociali e Culturali, e il Patto dei Diritti Civili e Polítici, come Cuba aveva annunciato lo scorso 10 dicembre del 2007. Queste firme sono un atto sovrano che formalizzano e riaffermano l’impegno di Cuba con i dettami di questi strumenti rispettati dall’ordinamento giuridico nazionale cubano e soprattutto dall’opera e dalla traiettoria della Rivoluzione cubana in materia di diritti umani. A New York il ministro cubano incontrerà i membri del Burò di coordinamento del Movimento dei Paesi non Allineati- MNOAL - che Cuba presiede, in previsione della prossima XV Conferenza Ministeriale del Movimento, che si svolgerà a Teheran prossimamente. Inoltre incontrerà il Segretario Generale delle Nazioni Unite e il presidente dell’Assemblea Generale della ONU. Quindi Felipe Pérez Roque andrà a Ginevra per intervenire nel Segmento d’alto livello della Settima Sessione ordinaria del Consiglio dei Diritti Umani, dove Cuba partecipa come paese fondatore e presiederà una riunione con i rappresentanti dei paesi membri del MNOAL in questa sede. Incontrerà il direttore dell’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra e l’alta Commissaria della ONU per i Diritti Umani, il Segretario Generale dell’Unione Internazionale delle Comunicazioni - UIT - e altri ministri e capi di stato. (Traduzione Granma Int.)
Post n°40 pubblicato il 28 Febbraio 2008 da sinistracritica_2008
Tag: Politica estera
Trascorsi appena tre giorni dallo storico annuncio di dimissioni, dopo 48 anni al timone di Cuba, Fidel Castro riaccende i riflettori su di se' e risponde alle aspettative di cambiamento manifestate daBush verso L'Avana dicendo che gli unici cambiamenti auspicabili devono avere luogo negli Stati Uniti. In un editoriale dal titolo 'Riflessioni del comandante Fidel" pubblicato su 'Granma', il giornale del partito, Castro spara ad 'alzo zero' sui nemici di Cuba, soprattutto sull'"avversario" americano. Passato il bastone del comando 'pro tempore' al fratello Raul dopo l'operazione all'intestino cui fu sottoposto diciannove mesi fa, 'il comandante' dice di seguire in tv "l'imbarazzante situazione degli aspiranti candidati alla presidenza degli Usa", tutti "costretti ad avanzare le loro richieste verso Cuba, per non rischiare di perdere un solo voto". E ancora: "Mezzo secolo di embargo economico non sembra sufficiente a questi favoriti. 'Cambiamento, cambiamento, cambiamento', gridano in coro. Sono d'accordo. Ma negli Stati Uniti. Cuba, qualche tempo fa, e' cambiata e continuera' a seguire il sentiero della dialettica". E domenica l'Assemblea scegliera' il successore del 'Comandante'.
Post n°39 pubblicato il 28 Febbraio 2008 da sinistracritica_2008
Morgia, 32 anni, il sindaco precario di Sinistra Critica Si è tenuta stamattina alla Casa della cultura la conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco di Roma di Sinistra Critica, con la presenza del sen. Franco Turigliatto, di Nando Simeone e della candidata premier Flavia D'Angeli.
Post n°38 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da sinistracritica_2008
Tag: Unione e lotta
dichiarazione di Flavia D'Angeli, candidata premier di Sinistra Critica
Post n°37 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da sinistracritica_2008
Tag: Unione e lotta
Il ginecologo Carlo Flamigni, membro del Comitato nazionale di bioetica: «Cambiare la legge 194» Eleonora Martini «Una moratoria contro l'obiezione di coscienza dei medici alla legge 194». La normativa vigente sull'aborto non è intoccabile, per il ginecologo bolognese Carlo Flamigni, esponente del Comitato nazionale di bioetica. Anzi, andrebbe senz'altro modificata. Ma solo riguardo l'articolo 9, l'unico ormai obsoleto, attacca Flamigni: «Quando è stata varata la 194 l'obiezione di coscienza aveva un senso, ora non più». È d'accordo con il documento dell'Ordine dei medici? Certamente, finalmente un ragionamento basato sul buon senso. La legge 194 ha funzionato discretamente, malgrado gli obiettori di coscienza che hanno creato un problema serio: ha diminuito gli aborti e praticamente eliminato quelli clandestini. Quindi la 194 non si tocca. No, invece andrebbe modificata. Eliminando l'obiezione di coscienza. Si spieghi meglio. Quando venne scritta la legge 194, l'obiezione di coscienza era necessaria perché nei reparti di ginecologia lavoravano da tempo molti medici cattolici che non erano pronti ad accettare, secondo la loro morale, la pratica degli aborti. Ma oggi quando un medico sceglie, negli ospedali pubblici, i reparti di ginecologia sa che entra in un luogo dove si difende la salute della donna. E lo si fa anche interrompendo le gravidanze quando queste rappresentano un rischio per la salute, nel senso ampio imposto dall'Organizzazione mondiale della sanità. Il problema è che oggi c'è un enorme numero di medici obiettori e in gran parte dei casi la scelta non è dettata dalla convinzione personale ma dalla convenienza o dal pragmatismo. Questo grande numero ha fatto sì che le gravidanze vengano interrotte con un ritardo sempre maggiore e mettendo sempre più in pericolo la salute della donna. Non si può andare avanti così: vanno presi subito dei provvedimenti. Come? Non si può mica costringere un medico a praticare aborti. No, ma si può costringerli ad andare a fare un altro mestiere. Io non metterei mai un medico Testimone di Geova a fare trasfusioni, e lui non lo chiederebbe mai. Quindi non vedo perché non si possa pretendere da chi lavora nei reparti di ginecologia di occuparsi della salute della donna a 360 gradi e non solo fino ad un determinato punto. Se poi il medico dovesse cambiare idea solo successivamente, sarà lui stesso a dover chiedere di lasciare l'ospedale per occuparsi di altro, o di essere trasferito in altri reparti. Mi sembra che sia davvero arrivato il momento di chiederlo. Fino ad ora non avevo mai sollevato il problema perché mi sembrava ci fosse una pacificazione apparente che meritava di essere, per il momento, rispettata. Davanti a un'aggressione che è diventata una crociata, non vedo perché ci si debba trattenere ancora. In tempi di crociate ci si difende come si può, e questo mi sembra un modo giusto: mettere in evidenza quello che veramente non funziona della 194. Tutto il resto funziona benissimo e va lasciato com'è. E per l'obiezione di coscienza usata a sproposito contro la pillola del giorno dopo? In Italia è riconosciuta l'obiezione solo per il servizio militare, per la vivisezione, per la legge 40 e per la 194. Non certo per gli anticoncezionali. Oltretutto è appena stato pubblicato un bellissimo lavoro degli scienziati del Karolinska Institutet di Stoccolma che dimostra che la "pillola del giorno dopo" non inibisce l'impianto. E ora ci si aspetterebbero le scuse dei cattolici. Quando fu varata la legge 194 chiesi che i medici obiettori di coscienza usassero il tempo non dedicato alle interruzioni di gravidanza, alla prevenzione degli aborti, a andare nelle scuole per fare educazione sessuale e ragionare sui concetti filosofici e sociali della prevenzione. Mi sembra che siano moralmente impegnati a farlo. Per questo io propongo una moratoria sull'obiezione di coscienza. Un'altra moratoria? Ma che vuol dire? Non lo so, perché non so cosa vuol dire fare una moratoria. Ma tant'è: si faccia una moratoria.
Post n°36 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da sinistracritica_2008
Tag: VERGOGNA
Sveglia e amica dei potenti Segni particolari: sponsorizzata tre volte. Per sua stessa ammissione la neocapolista nel Lazio per Veltroni, Marianna Madia, classe 1980, romana, deve dire grazie a chi l’ha portata fino a qui, a iniziare dal «maestro di vita», come lo definisce lei stessa, Giovanni Minoli, per continuare con Enrico Letta («che ad una ragazzina non ancora laureata ha dato la possibilità di entrare all’Arel», il Centro studi economici promosso dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio). E ovviamente a Walter Veltroni a cui è bastato un colloquio dopo la segnalazione degli altri due padrini per decidere che quella sarebbe stata la sua Marianna.
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