Un blog creato da felipelcid il 16/10/2006

Sin Miedo

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bel post, grazie
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ciao.... sto ricominciando a ballare un po' piu'...
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« salon cunninguomini con ventaglio »

A camminare nel latte

Post n°44 pubblicato il 18 Maggio 2012 da felipelcid

Gianfausto, guida alpina! Ogni volta

che me lo dice mi viene da ridere, non ci posso fare niente. Mi sembra

una contraddizione in termini una guida alpina in Sicilia, poi pensi che

 l'etna è alto 3300 metri e allora ti rendi conto che è giusto. E lo

capisco ora ancora di più, ora che siamo in cordata. Pessima visibilità,

 dove non c'è manco un barlume di sentiero, sulle lave giovani, solo le

piante pioniere che eravamo venuti a fotografare. Per queste piantine

che sfidano la roccia ed il freddo, il caldo e il vento. E noi che un

momento fa vedevamo il mare, ora siamo a camminare nel latte! Un attimo e

 sono arrivate le nuvole. Le previsioni dicevano che la perturbazione

sarebbe arrivata dopo, in serata. Gianfausto appena ha visto che stava

cambiando il tempo ha cominciato a dirsi di sbrigare, ma chi lo staccava

 Johan dalle foto a raffica, dalla misure, e poi c'era il sole. Appena è

 arrivata la nebbia,  ha ordinato, sì quando succede qualcosa, diventa

diretto: Vestitevi con quello che avete, felpe, giacca a vento, mettete

questi Moschettoni alla cintura, collegate la corda. Dobbiamo arrivare

al rifugio!

Johan con suo inglese molto ducth, dice che ha la bussola e l'altimetro.

fausto gli risponde seccamente che non

 serviranno a niente, con la perturbazione l'altimetro sbaglia di

parecchio e non abbiamo punti di riferimento sui quali orientare la

carta! Dobbiamo solo stare tranquilli, mantenere la calma e camminare

stando attenti a dove si mettono i piedi.  Procediamo, gianfausto

davanti e io dietro a chiudere la fila dei ducth.

Comincia a piovere, nevischio e acqua.

 Gelido. Camminiamo pianissimo, Gianfausto ci fa scendere di quota

approssimativamente in direzione est. Dopo un'ora siamo zuppi e

infreddoliti, Francisca batte i denti dal freddo, Jap ogni tanto la

abbraccia. Camminiamo piano, un passo alla volta. Anche io sento freddo,

 e del rifugio nessuna traccia.

- deve essere qui vicino, ma conviene continuare a muoversi- mi dice fausto

Johan immediatamente chiede cosa ci

stiamo dicendo. Allora riprediamo a parlare in inglese. Poi una debole

schiarita e Francisca urla: There, there!

-Minchia! Il rifugio! - fausto esplode- lo dicevo che eravamo vicini!

Francisca subito parte ed incespica, cade trascinando con se Johan e il suo zaino pieno di tecnologia.

gianfausto è furioso: Quiet! What are

you doing- urla. Aspetta che si rialzino, solo qualche escoriazione e

riprendiamo a camminare verso il rifugio.

Il rifugio è aperto, entriamo tutti è

in ordine nell'unica stanza, dei letti a castello, un vecchio armadio di

 legno da una parte, il camino e un armadio di lamiera dall'altra.

Un tavolo e due panche al centro.

Entriamo alla svelta intirizziti,

ma molto più sereni, i volti di tutti si distendono. Fausto è già alle

prese col camino mi fa:- digli di spogliarsi, di levarsi le cose

bagnate, nell'armadio ci sono le coperte!

Gli olandesi non si fanno problemi, ed

 in poco tempo siamo tutti avvolti dalla coperte, recuperate da chissà

quale esercito a scaldarci intorno al camino. Abbiamo trasferito le

nostre vivande nell'armadio di ferro: qualche panino, frutta,

cioccolata, acqua.

Gianfausto ci comunica che non è il

caso di avventurarsi fuori con questo tempo, che resteremo nel rifugio e

 poi domani mattina si vedrà. Intanto avverto l'agriturismo che non

andremo questa sera, il cellulare ci permette di raccontare che siamo al

 rifugio e non ci sono problemi, di non preoccuparsi, si tratta solo di

aspettare che passi la perturbazione.

Con la pasta e una latta di pelati

organizziamo una cena estemporanea, i nostri olandesi sembrano divertiti

 dall'esperienza. Poi Johan estrae dallo zaino il notebook, dice che

deve scaricare le foto. Certo che questo tipo segaligno, si porta dietro

 uno zaino imbottito di macchine fotografiche e obiettivi, macro e zoom,

 ma anche il portatile!

-May I play some music?

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