cogito....ergo sum

vivi la vita

 

AREA PERSONALE

 

 
 

FATE


 
 

FACEBOOK

 
 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

MAGARI...

 
 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

 

« campaniamolise »

puglia

Post n°265 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da rorina77

PUGLIA

Popolazione: 4.090.068
Superficie (Kmq): 19362
Densità (Ab/Kmq.): 211
Capoluogo: Bari (BA)
Altre Province: Brindisi (BR); Foggia (FG); Lecce (LE); Taranto (TA).


 


Fantasma autostoppista


Una sera d’inverno del 1989, Cosimo Calabrese di Veglie, partì in macchina da solo per andare a trovare sua sorella di Muro Leccese, a una settantina di chilometri di distanza. così dopo aver trascorso una tranquilla giornata con la sorella, all’imbrunire decise di far ritorno a casa. Durante il tragitto, mentre percorreva la strada Leverano-Veglie, incontrò un giovane autostoppista. Preoccupato dall’idea che una persona così giovane stesse sola quella notte così fredda, l’uomo fermò la macchina e gli offrì un passaggio. Dopo essersi presentati, i due cominciarono a parlare del più e del meno e da questo dialogo venne fuori che il giovane autostoppista, che aveva detto di chiamarsi Francesco Massa, frequentava il III anno all’Istituto Tecnico Commerciale di Lecce e che era figlio di una modesta famiglia di contadini. Giunti a Veglie Cosimo gli chiese in quale parte del paese abitasse e il ragazzo gli rispose che la sua casa si trovava in prossimità del cimitero. Cosimo si avviò nel posto indicatogli e giunto a destinazione arrestò la macchina per chiedergli se volesse essere accompagnato proprio sotto casa o se volesse scendere. Francesco rispose di non preoccuparsi poiché la sua casa era proprio a due passi da lì. Al saluto dell’amico, Cosimo si voltò per ricambiarglielo, ma vide che era scomparso improvvisamente. Cosimo scese subito dalla macchina per guardarsi attorno e con grande stupore si accorse che nessuno era nelle vicinanze. Quasi spaventato entrò in macchina e notò che accanto al suo sedile c’era lo zaino che il ragazzo portava con se senza capire come tutto ciò potesse essere successo, ma cercò di rassicurarsi pensando che potesse essere stata colpa della sua stanchezza. Il giorno successivo, Cosimo si recò al lavoro presso la fabbrica di suo zio a Veglie, ancora frastornato per quello che era successo il giorno precedente lasciando lo zaino di Francesco in macchina con lo scopo di riportaglielo dopo il suo turno di lavoro. Chiese informazioni ai suoi colleghi su un certo Francesco Massa e sulla sua abitazione ma ciò che gli dissero gli fecero capire che questo suo amico abitava ben lontano da dove lui lo aveva lasciato la sera prima. Comunque sia, terminato di lavorare si recò nel posto indicatogli. Si ritrovò dinanzi ad una casa molto piccola e apparentemente poca curata. Prese lo zaino di Francesco e suonò il campanello; una signora bassa e robusta di corporatura uscì fuori, Cosimo intuì che potesse essere la madre e chiese di Francesco. La donna titubante guardò l’uomo e stette per qualche istante in silenzio, poi gli rispose che suo figlio era morto da quasi sette anni in un incidente stradale. di fronte a tale rivelazione, Cosimo lasciò cadere lo zaino dalle mani sentendosi quasi raggelare per lo spavento. A questo punto la donna gli chiese il motivo per il quale era lì, e a fatica Cosimo raccontò quello che gli era accaduto la sera precedente e che quindi era venuto per portare lo zaino a suo figlio. La donna un po’ scettica per quanto le stava raccontando, si voltò verso lo zaino che era caduto a terra e lo riconobbe. Con gli occhi pieni di lacrime, lo sollevò e lo strinse a sé.


 



Folklore pugliese


La Puglia dispone di un patrimonio folcloristico particolarmente interessante che, pur attingendo a usi e costumi delle regioni limitrofe vanta tuttavia canti, leggende, novelle, tradizioni di origine propria, sempre considerando che ogni epoca ha lasciato una particolare impronta nella storia del folclore pugliese. Le fiabe, le novelle, le leggende hanno come caratteristica comune l'amore per l'avventura, lo spirito burlesco e una spigliata fantasia. Alcune trattano di miracoli operati dalla Madonna e dai Santi, altre hanno per protagonisti maghi o diavoli, o sono racconti di gesta e di avventure, di viaggi fantastici e di imprese cavalleresche. Non dimentichiamo infatti che la Puglia rappresentava il passaggio obbligato dei crociati verso la Terra Santa. In moltissime delle manifestazioni è presente, vivo e pregnante, il motivo della profonda religiosità dell'animo pugliese. A processioni, feste di patroni, sagre paesane si accompagnano luminarie e concerti bandistici: la Puglia vanta un'antichissima tradizione nel campo delle bande musicali, come quelle celebri di Acquaviva delle Fonti e Francavilla Fontana. Non mancano pellegrinaggi, processioni a mare e riti che affondano le loro radici nel paganesimo e nella magia, tipici del resto della cultura contadina. Nell'ambito di queste manifestazioni religiose merita di essere segnalata la celebrazione della "settimana santa" a Taranto, che si snoda con il ritmo lento ed esasperato delle processioni dell'Addolorata e dei Misteri. Molto nota è anche "la festa di San Nicola": dal 7 al 10 Maggio di ogni anno Bari è teatro di cortei, fiaccole, sbandierate, processioni a mare, per ricordare l'impresa dei marinai che, nel 1087, trafugarono le ossa del Santo a Mira assediata dagli infedeli e le portarono in salvo nella loro città, dove tuttora sono custodite nella Basilica. Altrettanto interessante è la festa del "cavallo parato" a Brindisi: si tiene in occasione delle celebrazioni in onore di San Teodoro patrono della città e dura quattro giorni. Il vescovo a cavallo, seguito da un corteo di cavalieri raggiunge la riva del mare, lo benedice e poi torna nel centro della città, dove si svolgono riti solenni con luminarie e fuochi di artificio. Sempre a sfondo religioso è la "processione dei penitenti" il giovedì santo a Noicattaro (Bari): un gruppo di penitenti in preghiera, coperti da tuniche e cappucci con una corona di spina sul capo e a piedi nudi, attraversa le strade della città portando in spalla una croce del peso di circa 60 kg. La croce può essere appoggiata solo per mezz'ora ogni quattro ore. A Putignano (Bari) si celebra il carnevale più lungo d'Italia: è una manifestazione di origine antichissima fatta di cortei di popolani che declamano versi in dialetto, danze di fanciulle mascherate, sfilate di carri allegorici e di "maschere di carattere" i personaggi prodotti dai cartapestai. Non possiamo dimenticare tra le manifestazioni più ricche ed entusiasmanti, la" Fiera del Levante" che si svolge a Settembre a Bari.


 



Un folletto burlone


La nonna di Tina, era solita quando andavano i suoi nipotini a farle una visita, raccontare loro delle storielle, talvolta allegre, ma nella maggior parte dei casi, raccapriccianti come quella che sto per raccontare. La nonna di Tina, natia di Gallipoli, era nota in tutto il paese per la sua bellezza, tanto è vero che nonostante la sua povertà, riuscì a sposare un uomo ricchissimo: Salvatore Tramacere di Leverano, noto per la sua ricchezza, per la sua forza, per la sua bellezza. Quasi tutti gli edifici di Leverano antico, erano di sua proprietà e siccome allora non erano molto conosciute le cambiali, quest’uomo era solito dare denaro a chi gli chiedeva un prestito . Ma non tutti i debitori avevano una buona coscienza e accadeva spesso che il denaro non gli veniva più restituito. Fu proprio in questo modo che Salvatore Tramacere si ridusse alla rovina, costretto a trasferirsi a Veglie in case in affitto. Purtroppo però, non erano solo i debitori ad assillare la sua vita, ma anche un piccolo folletto burlone di nome CARCAIULU che appariva la notte e si divertiva a fargli un sacco di dispetti. Salvatore possedeva a Leverano tantissimi cavalli che accudiva in delle stalle enormi costituite da due grandi porte ad arco, proprio per questa loro caratteristica, prendevano il nome di stalle a due occhi, ed ogni sera Maria, figlia di Salvatore e futura mamma di Tina, sotto l’ordine di suo padre era costretta a malincuore, a separarsi dal suo fidanzato per andare a strigliare i cavalli. Accadeva però, che quando la mattina il padre di Maria si recava nelle stalle, trovava con suo grande stupore, tutte le criniere e le code dei cavalli caratterizzate da tante piccole trecce e dato che in quel periodo si sentiva spesso parlare del folletto dispettoso, Salvatore non poteva che assegnare la colpa di tutto ciò a costui. Quindi Maria non solo era impegnata la sera a strigliare i cavalli, ma era costretta anche la mattina a lavorare per sciogliere tutte le treccioline alle code e alle criniere dell’animale. Questa storia durò per parecchi altri giorni e talvolta il folletto faceva dei dispetti persino alla moglie di Tramacere. Mentre dormiva, entrava infatti nella sua stanza da letto, e iniziava a tirarle le lenzuola, oppure nel momento in cui si metteva alla supina, il folletto si sedeva sul suo petto e iniziava a farla respirare a fatica. La nonna di Tina non ne poteva più di questi scherzetti anche perchè la notte non riusciva più a dormire tranquilla, così una sera armata di coraggio stesa sul suo letto, si mise ad attendere il piccolo folletto. Nel bel mezzo della notte ad un certo punto, si sentì tirare le lenzuola proprio come se un piccolo gatto volesse arrampicarsi su di lei. La nonna di Tina si fece forte, prese le lenzuola, le gettò con forza a terra, seguì un forte tonfo proprio come se qualcuno fosse caduto. Da quel giorno il folletto dispettoso non comparve più, tanto è vero che le code e le criniere dei cavalli, non venivano più intrecciate, mentre lei la notte riusciva a dormire tranquilla. Poi giunse il momento del trasferimento a Veglie. Tutta la famiglia si accinse a traslocare, trasportando le cose che erano loro più care. La sola cosa che dimenticarono fu la scopa. M a dopo pochi giorni essa fu riportata nella nuova casa dal piccolo folletto.















La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/sivigliana/trackback.php?msg=6349141

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 
 
 

INFO


Un blog di: rorina77
Data di creazione: 07/08/2008
 

SEVILLANA CATANIA 2008

 

 

FATA


 

SEVILLANAS DE ORO

e W l'ALLEGRIA

 

VIVI

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

marco.chierisinismeraldasnuvolapallidatecaldirosarioettoreasoblinpoppy911b.binoleodeustacchiogiuliofrontepdellacciorebby.rossiLUISABREMEnadminezhasignorelli1997
 
 
 
 

CATANIA FIGGHIOZZA DO PATRI ETERNU

 

NEI GIARDINI CHE NESSUNO SA...

 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963