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Creato da: Passavo_per_caso il 25/04/2007
Prendo appunti, si sa mai decida di partire

 

 
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Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 01 Giugno 2008 da Passavo_per_caso
 




Nettuno, ultimo ed ottavo pianeta ad essere scoperto nel 1846 da Le Verrier dista dal Sole 30 UA ossia 4,5 miliardi di km, anche Galileo col suo monocolo fai da te l'aveva visto nei cieli seicenteschi ma la scarsità del mezzo, probabilmente made in china, l'aveva indotto a classificarlo come stella.
Il nostro, ha l'aspetto di una piscina convessa solcata da filiformi nubi bianche pronte ad attirare frotte di turisti in cerca di un rinfrescante bagno in un oceano incontaminato, purtroppo la temperatura superficiale di -230° funge da deterrente alla fidelizzazione della clientela (non è che non tornano, non ripartono proprio), uno dei pochi crucci della pro loco Nettuniana.

Sebbene nella mitologia sia il fratello di Giove, assomiglia per aspetto, composizione e massa all'altro gigante gassoso Urano ed è proprio dalla influenza che Nettuno aveva (ed ha) sulla sua orbita che ha preso il via la sua sistematica ricerca.

L'orbita, che percorre in 165 anni, (da quando è stato scoperto non è ancora passato un suo anno) funge anche da confine nel sistema solare tra quello che è dentro (io) e tutto quello che è fuori, ma non cosi tanto da potercene fregare.(oggetti trans-nettuniani)
Qui è obbligo ricordare la triste e curiosa sorte di Plutone, il famoso ex pianeta la cui orbita (la rossa a fianco) interseca quella di Nettuno nella sua forte ellitticità senza peraltro correre seri rischi, vista anche l'accentuata inclinazione rispetto all'eclittica. Era infatti la sua orbita a segnare questo confine, ma perso lo scettro, perduti pure i privilegi.


L'invitante colorito di Nettuno è dovuto alla presenza di metano (2%) nella miscela di idrogeno ed elio di cui è per la quasi totalità composto, che ghiacciando nelle parti alte dell'atmosfera forma pure le gradevoli nubi che ne solcano la superficie. Nei giganti gassosi per superficie del pianeta si intende dove la pressione raggiunge i 100.000 Pa (Pascal) corrispondenti ai 1000 millibar, la pressione a livello del mare sulla Terra (+ -), ma in realtà non ha un gran senso parlare di superficie in una palla di gas.
Interessanti invece sono le tempeste, le più intense del sistema solare, dove i venti raggiungono i 2000 km/ora spazzando l'intero pianeta e sollevando un quesito: dove trae l'energia necessaria visto che l'irradiazione solare è 600 volte inferiore alla Terra? La risposta, per usare una colorita metafora è boh. Di sicuro però, a Nettuno qualcosa gli rode dentro, ma si sta calmando. Nel 1989 quando ricevette l'unica nostra visita da parte della voyager2, c'era in atto una gigantesca tempesta che con un enorme sforzo immaginifico e fantasioso venne denominata “La grande macchia scura” orbene dalle osservazioni effettuate tramite Hubble sembrerebbe scomparsa dando origine alle due principali ipotesi che serpeggiano tra gli astrofili più esperti; la prima è quella enunciata poc'anzi (boh) la seconda ipotizza un moscerino spiaccicato sul parabrezza della voyager2. (Senza peraltro nessun auto lavaggio per un bel pezzo, la prossima uscita infatti sarà nei pressi di Sirio distante 8,6 anni luce e che verrà raggiunta nell'anno 358.000)(minuto più, minuto meno)
Curiosa è invece Scooter, (la nuvoletta di Fantozzi) una formazione nuvolosa molto densa e dalla forma irregolare tuttora presente dopo 20 anni e che sfreccia all'altezza dei tropici effettuando un giro completo ogni sedici ore. (se si considera che il diametro di Nettuno è 50.000 km, 16 ore è un discreto risultato)

Dei 13 satelliti di Nettuno l'unico degno di nota, con un diametro di 2700 km è Tritone (gli altri in pratica sono solo dei sassi); immigrato irregolarmente dalla fascia di Kuiper, ha un'orbita retrogada che unita alla composizione che non ti aspetti ne fa desumere l'origine esterna, fu poi catturato dall'attrazione gravitazionale del pianeta anche se non in maniera stabile; fra appena tre miliardi e mezzo di anni o precipiterà nell'atmosfera o andrà a rimpolpare gli anelli del pianeta ormai in fin di vita, disintegrandosi.
Se gli anelli di Urano sono ridicoli quelli di Nettuno fanno proprio schifo. Sono talmente esili da non poter essere definiti anelli, ma semplici archi. Per chi crede ai presagi uno degli archi più interni dell'anello principale Adams, chiamato Libertà (gli altri sono Coraggio Uguaglianza Fraternità)(che ci sia un nesso col fatto che lo scopritore è francese? Boh, l'eterna risposta), alla fine di questo secolo scomparirà come le nebbie del passato.

Se si eccettua il fatto che fa un po freschino in ogni periodo dell'anno, per chi agogna le mete balneari incontaminate Nettuno (non) teme rivali, in più è possibile osservare da vicino le comete della nube di Oort mentre aspettano di precipitare e le altre stelle appena al di là dell'abisso.




 
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