Il soffio sul mulinoIl reale, l'irreale.Il mondo visto dall'alto.Come il soffio sul mulino. |
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"Se riesci a passare un pomeriggio assolutamente inutile in modo assolutamente inutile, hai imparato a vivere." Lin Yu-t'ang (1895-1976), scrittore cinese.
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Post n°14 pubblicato il 23 Febbraio 2007 da namur48
Ecco , ci risiamo. Nemmeno il tempo per accontentare Silvio, che ancora si arrovella a conteggiare le schede delle politiche scorse che già il Governo va col culo in aria. I soliti scherzi di qualche buontempone? Nooooooooooooooo. C'è di mezzo il bene di un paese intero. Ma le anime della sinistra sono troppo divise. Penso che se fosse ancora in vita DANTE , le anime della sinistra le sbatterebbe tutte giù all'Inferno e neanche tutte insieme, perchè nemmeno li andrebbero d'accordo. Sarebbe più saggio metterle in gironi distinti. Ognuno corre per i fatti suoi. Gli altri si arrangino. Bella idea di comunismo però!!!! Ma il comunismo del 2000 si è trasformato in pacifismo e questo è il vero guaio della nostra sinistra. Il pacifismo, o meglio il falso pacifismo, l'ostentarlo a tutti i costi, anche quando non richiesto e non necessario, che ci porterà tutti quanti a soccombere. Grazie SENATORI pacifisti. |
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Info su " ADRIANA CALCANHOTTO ":
ADRIANA CALCANHOTTO Intrigante sperimentatrice della parola, Adriana Calcanhotto (Porto Alegre 1965) debutta discograficamente nel 1990 con “Enguiço” guadagnandosi il Premio Sharp come miglior eesordio femminile. Figlia dell'ideologia post-punk utilizza fin dagli inizi un linguaggio da contestatrice acustica innamorata della poesia. Seguendo le orme di Maria Bethania, la Calcanhotto, con voce degna di una Suzanne Vega tropicale, ha saputo riportare nel pop da classifica la densità del lessico poetico brasiliano, della sperimentazione verbale tropicalista di Waly Salomao e Caetano Veloso (“A Fabrica Do Poema”, “Maritmo”). Con la sua arguzia e l'elegante gioco di citazioni colte, la sua canzone ha saputo trasformarsi nella pappa reale della canzone brasiliana d'autore degli anni Novanta, giustamente molto frequentata dalle grandi interpreti femminili, a cominciare dalla grande Bethania (“Ambar”, “A Força que nunca seca”, “Maricotinha”). Il suo penultimo lavoro, “Cantada” (2002), miscela sapientemente elementi di elettronica e violoncello, accordeon, chitarra portoghese, percussioni, la poesia di antonio Cicero e Drummond de Andrade, la complicità di Moreno Veloso, Daniel Jobim, los Hermanos…un piccolo miracolo.