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Post N° 18Anafilassi L'anafilassi è una reazione allergica causata da ipersensibilità e allergia verso una sostanza antigenica (detta allergene). L'esposizione alla sostanza può avvenire per inalazione, ingestione, contatto, o iniezione dell'allergene. La parola anafilassi deriva dal latino, e a sua volta dal greco: da ἀνα-/ana + φύλαξις/phylaxis che significa iperprotezione. La gravità della reazione è definita dalla scala di Mueller nei seguenti gradi (0: reazioni locali estese, 1-4: reazioni sistemiche):
I sintomi dovuti allo shock anafilattico sono dovuti all'immunoglobulina E (IgE) e ad altre anafilatossine che producono istamina e altre sostanze. Tra gli effetti dell'istamina, ai fini dello shock anafilattico, importanti sono l'effetto vasodilatatore e i broncospasmi che ostruiscono le vie respiratorie. I sintomi anafilattici sono:
Il tempo dal contatto con l'allergene e la manifestazione dei primi sintomi varia dalla quantità dell'allergene stesso e dalla sensibilità individuale. I sintomi possono comparire immediatamente o fino a poche ore dopo l'ingestione o contatto, anche se quest'ultimo caso è piuttosto raro. Trattamento di emergenza Lo shock anafilattico è un'emergenza che mette in pericolo di vita chi lo subisce in quanto provoca una rapida occlusione delle vie respiratorie che si verifica spesso già subito dopo i primi sintomi. Di vitale importanza è chiamare i soccorsi immediatamente, in quanto la mancata ossigenazione del cervello potrebbe arrecare seri danni. Lo shock richiede avanzata assistenza medica immediata; ma può essere d'aiuto un primo soccorso attraverso rianimazione cardiopolmonare e l'iniezione di epinefrina; invece un soccorso respiratorio può essere impedito dalla ostruzione delle vie respiratorie, ma è di aiuto se la vittima ha smesso di respirare da sola. Se questa già in precedenza aveva accusato sintomi da anafilassi, dovrebbe avere con sé una EpiPen (piccola siringa ad autoiniezione contenente epinefrina). L'epinefrina infatti previene la costrizione delle vie respiratorie e spesso salva la vita. L'organismo umano ha però una sua tecnica di autodifesa, che garantisce per alcuni minuti la sopravvivenza dell'intera persona. All'ostruzione delle viee respiratorie infatti, il cervello da l'ordine di rilasciare massicce dosi di adrenalina che una volta nel sangue vasodilatano vene capillari ed arterie, dando per alcuni istanti una senzazione di sollievo. L'effetto non è duraturo e aiuta solo chi sta cercando di intervenire a guadagnare più tempo per salvare la persona colpita da shock anafilattico. La vittima durante la situazione di shock soprattutto nei primi istanti, accuserà sudorazione fredda e mani gelate. Questi sintomi sono per cosi' dire l'effetto collaterale dell'adrenalina rilasciata dall'organismo. Non si deve stare dietro a questi segnali come un qualcosa da contrastare, ma si deve prendere questi sintomi come un grande campanello di allarme che ci spinga a intuire subito la gravità della situazione e far tempestivamente chiamare i soccorsi. |
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