uno nessuno centomil

IL VIAGGIO

in vita si affrontano tanti viaggi:di lavoro,per piacere,per dovere ma sono pochi quelli che restano impressi nella memoria e che ogni tanto,non so perchè non so per come riaffiorano come le gemme a primavera.

Nel 1999(come  la serie tv spazio1999) ,agosto 99,io e il fratello avevamo deciso che oramai,la nostra citroen dyane6(chiamata la bionda) aveva fatto il suo tempo sulle strade lombarde e che fosse giunta anche per lei l'ora di vagare per i campi elisi(della puglia=destinazione rottamazione).

Il problema che si poneva era il...rimpatrio dato che,l'auto aveva una certa età,quando pioveva tentava a spegnersi e la cappotte in tela era diventata un'ammasso di nastro adesivo e silicone nero(una grandinata colossale mi aveva bucato la coppotte,capita).

Si decise che io sarei partito per le 18 e lui alle 22 e siccome non avevo una ferrari ,sicuramente mi rincontrava sulla strada;senonchè qualche giorno prima  mi chiama un mio amico(brava  persona,piccoli precedenti,per spaccio e detenzione,a cui non si può dire di no,diciamo cosi) ,un certo ciccillo ò pisciaiolo,(francesco,negoziante ittico),che mi chiedeva uno strappo verso casa.

Gli risposi che era possibile solo che scendevo con la dyane e lui doveva essere..diciamo ben lavato..pulito insomma.

Alle 19 si partì dal casello di bergamo e ciccillo tanto per festeggiare la dipartita apri una peroni e arrotolò una canna(iniziamo bene),velocità di crociera,impressionante,85km/h,rumore pazzesco in auto e per parlarci si gridava,ma soprattutto si rideva e a chi ci superava(tutti) pernacchio libero,qualcuno ci salutava con la manina(presumo per compassione).

Alle 21 ci fermammo da FINI(forse nei pressi di modena),una specie di autogrill,giusto per uno spuntino veloce(1 ora) ma soprattutto per far raffreddare il potente motore dell'auto e alle 22 in marcia;non feci in tempo ad imboccare la strada che ciccillo ne arrotolava un'altra;lo guardai senza proferir parola e lui candidamente:"il digestivo ci vuole eppoi il viaggio è lungo,capisci a me".

A mezzanotte circa,forse,eravamo a bologna in mezzo a diecimila auto tutti in colonna,tutti che avevamo fatti la partenza intelligente e con il motor della dyane,causa calura,che iniziava a perder colpi(tentava a spegnersi).

Si decise per un'ulteriore sosta,causa forza maggiore,eppoi  c'era la birra che chiedeva il passo tra le vie urinarie(ci scappava la pipì,in pratica),non facemmo in tempo ad entrare nell'area di sosta che il motore si spense...da solo(altro che super tecnologia informatica&network)lasciammo l'auto li, sulla piazzola di sosta,sportelli chiusi e cofano motore aperto(per dar aria).

Intanto il fratello ci raggiunge e dopo i convenevoli di rito(saluti,baci e arrotolamento)si riparte;la dyane dopo aver riposato,parte al primo colpo e ciccillo si lascia ad una sua frase ricca di alta scuola tecnica- geografica:"e dai da bologna in giù non ci sono problemi è tutta discesa,possiamo spegnere anche il motore".

da Bologna ad Ancona fummo come un fiume in piena,si parlò di tutto:donne,calcio,amici,amici suoi,dio(?)ogni tanto si apriva una peroni(avevamo la bocca un pò asciutta e impastata)e ogni tanto ciccillo mi faceva vedere il suo tatuaggio sul braccio(l'asso di bastoni) e ne vantava le virtù benefiche di questo tatoo(soprattutto attraeva le donne) non potevo fare null'altro che annuire come l'asino fa con il padrone(parla ,parla pure che non ti sento)