Creato da principessa_cali il 26/04/2005
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I miei occhi cambiano colore al variare del tempo…
spesso riflettono il colore del cielo…
verde… azzurro… grigio… con strane venature gialle, quasi dorate.

Le mie mani sono lunghe con le dita affusolate…
la pelle dei polpastrelli della stessa consistenza delle labbra
possono sentire e parlare con un lieve tocco…

Non sento con le orecchie come tutte le creature…
ma ho un qualcosa di nascosto al centro del mio petto
che ad ogni suono udibile o non udibile sussulta e vibra…

Non ho pelle ne protezione alcuna…
ogni emozione mi investe e mi attraversa
in un vortice che sconquassa e devasta… come un fiume in piena.

Le note del mio spartito si staccano dal foglio
mi entrano dentro passando da ogni poro… dalle orecchie, dai buchi del naso…
per poi uscire sottoforma di un filo di fiato dalle labbra socchiuse.

Il resto non ha nome…

…è tutto ciò che ho…

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Post N° 388

Post n°388 pubblicato il 06 Agosto 2008 da principessa_cali

C’era una volta una Principessa che, vista la crisi, l’inflazione e quant’altro, non viveva in un castello, ma in un buco di casa in riva ad un lago argentato.
Per sbarcare il lunario la fanciulla lavorava al centralino di una ditta che produceva aggeggi per aggiustare le ossa; se ne stava tutto il giorno al telefono e le onde elettromagnetiche avevano ormai compromesso il suo povero cervello, rendendola ancora più balena di quello che già non fosse dalla nascita.
Quando non lavorava suonava il suo magico flauto e si travestiva da giullare per far ridere la gente che incontrava, ma soprattutto chi era costretto all’ospedale… rischiando irrimediabilmente di far peggiorare le già precarie condizioni di salute dei poveri pazienti.
Insoddisfatta della grigia vita da impiegata e sentendo in cuor suo che poteva fare di meglio, all’alba dei trentanni si iscrisse all’università… o meglio una specie di università, dove si insegnava a guarire con la musica… mah!
Fatto sta che dopo sette anni di segretariato lasciò il suo sicuro ma spento lavoro e si dedico allo studio e si trasformò in una tata.
Non contenta, decise di trasferirsi nella terra delle pesche... là vicino al suo amore Pasticcere.
La famiglia a cui prestò i suoi servigi era diciamo… un po’… altolocata. La Principessa, non arrivando dal mondo aristocratica si sentiva un po’ Cenerentola nei suoi momenti peggiori!
Dopo un anno di tentativi per recuperare i poveri pargoli di cui si occupava, per tentare di farli diventare un po’ più umani, si accorse di essere diventata un ospite incomodo, tant’è vero che le venne dato il ben servito dall’oggi al domani e si ritrovò senza lavoro.
”Poco male” pensava la Principessa, “che ci vorrà mai a trovare un altro lavoro?”… in realtà l’aspettavano cinque lunghi mesi di ristrettezze economiche, durante i quali mangiava solo patate per risparmiare, visto che era tormentata dalla strega dell’affitto e dal mostro delle tasse, che non la lasciavano neppure uscire di casa!!... fortuna che il suo bel Pasticcere le rimase sempre a fianco... non facendole mai mancare la fornitura di brioches e dolcetti!!
Suo malgrado si dovette “accontentare” di tornare a lavorare in un ufficio. Questa volta un dispensario di lavoro temporaneo. Dopo mesi di ricerche si ritrovò dall’altro lato della scrivania, alla ricerca disperata di lavoro per gli altri.
La sua unica compagna di disavventura era… la Barbie!
Sì, si ritrovò a lavorare con una splendida fanciulla… fin troppo splendida aimè!!!
La Princi si sentiva… come dire… inadeguata… non reggeva il confronto… sì insomma… si sentiva rassomigliare un po’ a Topo Gigio!!

Così eccola di nuovo qui, dietro allo schermo di un pc a sperare che i suoi sogni si avverino con la fine degli studi, in balia del caldo torrido, del pinguino che non funziona, dell’esame di psicologia da preparare, dalla tesi che ancora non c’è … ma con sempre il sorriso sulle labbra, perché la vita è strana, i percorsi sono impervi e sorprendenti e il più delle volte ti portano dove non ti aspettavi di arrivare…

Ed ora resta qui qualche giorno… per trascorrere le “vacanze” in questo mare (anche se è chiusa in ufficio, visto che la Barbie è in ferie!)… e per sgranchirsi un po’ le dita con qualche ricamino!!

 
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