Creato da principessa_cali il 26/04/2005
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I miei occhi cambiano colore al variare del tempo…
spesso riflettono il colore del cielo…
verde… azzurro… grigio… con strane venature gialle, quasi dorate.

Le mie mani sono lunghe con le dita affusolate…
la pelle dei polpastrelli della stessa consistenza delle labbra
possono sentire e parlare con un lieve tocco…

Non sento con le orecchie come tutte le creature…
ma ho un qualcosa di nascosto al centro del mio petto
che ad ogni suono udibile o non udibile sussulta e vibra…

Non ho pelle ne protezione alcuna…
ogni emozione mi investe e mi attraversa
in un vortice che sconquassa e devasta… come un fiume in piena.

Le note del mio spartito si staccano dal foglio
mi entrano dentro passando da ogni poro… dalle orecchie, dai buchi del naso…
per poi uscire sottoforma di un filo di fiato dalle labbra socchiuse.

Il resto non ha nome…

…è tutto ciò che ho…

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Post N° 419

Post n°419 pubblicato il 10 Novembre 2008 da principessa_cali

E’ così che va la vita…

Ci sono cose che puoi cambiare…

Cose che devi accettare…

E tutta una serie di eventi che accadono, si accavallano e travolgono,
come una slavina bianca in montagna, improvvisamente ti ritrovi
sommersa, immersa e a fatica non puoi far altro che cominciare a
scavare verso l’alto per poter riprendere fiato, per trovare un pezzo
di cielo che ti ricordi che, qualsiasi cosa sia accaduta sei ancora viva.

Mi piace leggere, soprattutto romanzi, e quando arrivo all’ultima
pagina, quando chiudo la copertina e vi poso sopra la mano una sorta
di strana malinconia mi stringe il petto e per una frazione di secondo
mi pare quasi che non riuscirò mai più a leggere nessuna altra storia.
Ma non è così… quel libro dal dorso vissuto e stropicciato viene
riposto fra tutte le altre storie, lasciandomi solo il suo indelebile
ricordo… ci saranno altri libri, altre storie, pagine nuove da leggere
ed in cui perdersi, dorsi di libro da stropicciare.

E sono così anche i miei diari… ad un certo punto le pagine
finiscono… ma i pensieri e le parole mai. Così, anche se spesso è
doloroso non resta che prendere un nuovo quaderno immacolato,
rimanere a fissare per qualche istante la prima pagina bianca e
pulita ed attendere che il cuore mandi linfa alla mia mano e la
convinca che c’è ancora tanto spazio per tutte quelle parole che
sono rimaste incastrate fra vecchie pagine che si chiudono e
nuove che aspettano di essere ricamate.

 
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