Dopo quasi due anni torno al mio blog. Chiedo scusa ai miei coraggiosi lettori per questa lunga e prolungata assenza ma problemi di lavoro, mancanza di tempo e soprattutto pigrizia e svogliatezza mi hanno tenuto lontano dalla mia creatura.
Torno per parlarvi di un'abitudine ormai invalsa nell’uso corrente e, più o meno, impiegata da tutti: l’uso dei puntini sospensivi.
In italiano i puntini (tre non di più) si usano:
quando non si vuol dire tutto il proprio pensiero o si vuol lasciare sottinteso qualcosa che si può facilmente intuire, o per staccare una parola dal resto della frase, specialmente quando essa ha valore ironico o scherzoso.
Es.: Se continuerà a non studiare… (i puntini sottintendono “sarà bocciato”); le reti per la pesca di cui si servono i Papuani sono del tutto speciali perché tessute da… ragni (i puntini hanno qui tono scherzoso). (grammatica italiana di C. A. Sambugar).
Ciò premesso se abbiamo necessità di interrompere la frase non è necessario utilizzare i puntini ma bastano gli altri segni di punteggiatura: il punto, la virgola, il punto e virgola, ecc.. ognuno da utilizzare secondo regole precise.
Un cordiale saluto ai miei lettori ed un augurio di buona navigazione.
Inviato da: De_Li_zio_sa
il 18/09/2014 alle 13:59
Inviato da: ANGELOANONIMO
il 08/09/2014 alle 11:08
Inviato da: roseilmare
il 26/05/2014 alle 22:15
Inviato da: la_moretta_2
il 12/05/2014 alle 14:10
Inviato da: kammamury57
il 20/01/2014 alle 13:20