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MONUMENTO AI CADUTI NELLA GRANDE GUERRA : UNA MICROSTORIA DEGLI ANNI VENTI - Parte 3

Post n°17 pubblicato il 07 Marzo 2014 da SusettaMT

21

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Nel dicembre 1922 fu diffusa una Circolare del Sottosegretario per l'Istruzione nella quale si comunicava che in ogni città, paese o borgata si dovevano creare una strada o un parco della rimembranza, in ricordo dei militari caduti nella Grande Guerra: per ogni caduto doveva essere piantato un albero del quale si sarebbero occupati studenti del luogo.

La Circolare, inviata ai Capi degli Istituti Scolastici, prevedeva la creazione di Comitati Esecutivi (in cui includere anche membri delle locali Amministrazioni Comunali) per la realizzazione del progetto.

Il Comitato Esecutivo sorianese, designato dal Direttore Didattico, comprendeva i seguenti insegnanti: Pacifico Valeri, Raimondo Calcagna, Igino Rampichini, Palma Mancini, Rosa Staffieri.

Il 15 febbraio 1923, il Comitato e l'ing. Angelo Santocchi, capo dell'Ufficio Tecnico del Comune, effettuarono un sopralluogo nella località detta “ Giardino”. Nel Verbale, firmato dal Presidente Leon Gualberto Floridi e dalla Segretaria Rosina Staffieri, si legge:

Prese le necessarie misure, l'ing Santocchi ha dichiarato che in detta località si sarebbero potuti piantare tutti gli alberi, partendo dai pressi del lato nord-ovest dell'edificio scolastico con una doppia fila d'alberi fino al muro che dà sulla via del Camposanto; poi, seguendo la strada, con una sola fila si potrebbe giungere fino all'inizio della via del Bottile e, seguendo poi la direzione di questa, con un'altra doppia fila, si potrebbe formare così un gran viale a forma di TTT.

La Giunta esecutiva e gli altri membri del Comitato hanno approvato il progetto dell'ing. Santocchi, fissando così in pieno accordo, per la creazione del viale (o parco) della rimembranza la suddetta località di “Giardino”

S'è anche convenuto di risparmiare, per quanto è possibile, gli olivi che rivestono la località e ad ogni modo fino a quando i nuovi alberi non avranno maggior bisogno di terreno e di spazio.

La Commissione ha anche espresso il desiderio che il Monumento ai Caduti venga eretto in mezzo alla suddetta località del “Giardino” inquantoché monumento e viale (o parco) formerebbero una sola cosa ed un sol ricordo; l'uno completerebbe l'altro e tutti e due insieme renderebbero più sacra, più artistica e più sentimentale la località, la quale verrebbe adattata in seguito a questo alto fine patriottico.(30)

La proposta era una brillante alternativa e portava a soluzione la lunga diatriba sulla localizzazione del monumento.

Dimessosi il Comitato (come scritto poco sopra) e consegnati dalla Presidenza atti e rendiconto finanziario (la consegna del Monumento subiva un ritardo viste anche le modifiche da farsi per il cambio di area), l'Amministrazione Comunale provvide nell'agosto 1923 alla nomina della Commissione Esecutiva (che sostituì il Comitato) così composta:

Domenico Mancini (Sindaco), gen. Pietro Troili (Presidente), gen. Giovan Battista De Angelis (Vice-Presidente), rag. Giacchino Ferruzzi, ing. Umberto Trasarti-Battistoni (Segretario, coadiuvato dall'impiegato comunale Alessandro Bassanelli), ag. Nicola Ranucci, comm. Cosma Pennazzi Catalani (Tesoriere).

I nominativi non sono così diversi rispetto a quelli del Comitato, ma probabilmente è venuta meno la spontaneità del gruppo (questa volta nominato dall’Ente pubblico).

Il 18 settembre fu nuovamente chiamata ad esprimersi la Commissione tecnico-artistica. Questo il parere:

La Commissione artistica composta dal Comm. Prof. Eugenio Maccagnani e Comm. Prof. Giuseppe Tonnini (delegato di fiducia dell'architetto Conte Manfredo Manfredi), assistiti dallo scultore prof. Francesco Nagni autore del Monumento e dal cav. Gioacchino Ferruzzi membro della Commissione Esecutiva, chiamati nuovamente ad esprimere il loro parere sulla località ove dovrà sorgere il Monumento, e ciò in seguito a due fatti nuovi, sopraggiunti dopo il giudizio emesso il 7 marzo 1922, e precisamente l'obbligo di costituire il Parco della Rimembranza che integra il Monumento, e le aumentate dimensioni di circa 2 metri di altezza del monumento stesso, esprime il seguente giudizio:

Data la limitata estensione della Piazza del Comune non più in rapporto con le aumentate dimensioni del monumento, questo se ivi collocato verrebbe a costituire un ingombro che impedirebbe non solo la circolazione nella Piazza, ma impedirebbe di abbracciarne l'insieme dallo sguardo dell'osservatore.

Dato ciò visitata la località innanzi all'Edificio Scolastico (primo collo d'oca), i sottoscritti artisti ritengono che per l'ubicazione, per lo sfondo, e per il sentimento morale costituito dalla vicinanza dell'Edificio Scolastico, quella località risponde in modo perfetto allo scopo.

I sottoscritti artisti suggeriscono però che nel Parco della Rimembranza che è a tergo del Monumento, siano piantati degli elci, alberi secolari, belli di effetto e sempre verdi in tutte le stagioni, i quali incorniceranno l'opera in modo perfetto formando un bellissimo sfondo.(31)

Riassumendo il tutto: in un primo momento la scelta era caduta su Largo Vittorio Emanuele III, poi sulla Piazza del Comune, successivamente era nata l'ipotesi Piazza Vittorio Emanuele II. Infine si decise per l’area innanzi l’edificio scolastico in loc. “Giardino”. La quadratura del cerchio era compiuta. Parere tecnico-artistico favorevole, parere amministrativo favorevole (Amministrazione Comunale), parere operativo favorevole (Commissione Esecutiva e Comitato per il Parco della Rimembranza), nessuna contestazione da parte della popolazione.

Nel settembre 1923 entrarono a far parte della Commissione esecutiva per il monumento i rappresentanti della scuola sig. Pacifico Valeri e Rosina Staffieri. Ciò in quanto il Comitato del Parco della Rimembranza aveva delegato alla Commissione esecutiva la facoltà di adattare gli spazi adiacenti il Monumento per la sistemazione del Parco.

Nell'autunno 1923 venne organizzata una cerimonia per l'apposizione della prima pietra del Monumento, cerimonia a cui furono invitate autorità, associazioni, cittadinanza intera.

Il testo della pergamena murato con la prima pietra è il seguente:

Regnando S.M. Vittorio Emanuele III per grazia di Dio e per volontà della nazione Re d'Italia, oggi 23 settembre 1923 la Commissione esecutiva per la erezione del Monumento ai Valorosi Sorianesi morti nella immane guerra di redenzione 1915-1918 che fruttò all'Italia la conquista delle due Venezie Giulia e Tridentina portandola così ai suoi naturali confini geografici, ha proceduto – presenti le autorità e le associazioni locali – alla posa della prima pietra del Monumento che si innalzerà a ricordo dei Gloriosi Figli di Soriano che immolarono la loro balda e promettente giovinezza per un'Italia più grande più forte e più temuta.(32)

La cerimonia fu anche una nuova occasione per raccogliere oblazioni e sottoscrizioni.

Nella riunione del 28 ottobre 1923 il Presidente Troili comunicò che il Monumento era in fase di ultimazione e le somme anticipate al Comune per la costruzione del Parco della Rimembranza (L. 6.000), una volta rientrate, sarebbero state destinate alla festa di inaugurazione. La Commissione quindi, con questi ultimi atti, ritenne di aver adempiuto ai propri compiti. Sarebbe rimasta in carica solo per prendere parte ufficiale alla cerimonia e festa inaugurale.

Altre polemiche non si fecero attendere. Questa volta il motivo scatenante fu la qualità del peperino usato per la base e le rifiniture del monumento. Il peperino proveniva dalla cava del sig. Ivo Pandimiglio.

Nel corso della riunione dell'8 novembre 1923, il Presidente Troili, mostrandosi molto preoccupato del fatto che la pietra utilizzata potesse non resistere all'attrito e al gelo, decise di informare del problema lo scultore Nagni. Diede poi la parola ai membri esperti della Commissione, ing. Trasarti-Battistoni e Ranucci, i quali rassicurarono i presenti, in quanto la stessa pietra era da tempo già utilizzata per altre opere, con ottimi risultati nel tempo. Ciononostante, il giorno successivo, lo stesso Presidente Troili, insieme allo scultore Nagni e all'ing. Trasarti Battistoni, effettuò un sopralluogo. L'ing. Trasarti-Battistoni rilasciò la seguente dichiarazione, che non lascia dubbi sulla qualità del materiale:

Il sottoscritto Ingegnere, incaricato dalla Presidenza della Commissione Esecutiva per l'erigendo Monumento ai Caduti in guerra a verificare la qualità del materiale peperino con cui viene costruito il Monumento, dopo avere esaminato attentamente e scrupolosamente il materiale, e avendo dato alcuni colpi con scalpello e mazzuolo ad alcuni pezzi di peperino già messi in opera, è in grado di riferire quanto segue:

  1. Il materiale peperino con cui viene costruito il monumento è di ottima qualità, ed è una delle migliori fra le cave ora esistenti in paese;

  2. Quanto alla durezza presenta una notevole resistenza allo scalpello, e quindi alla lavorazione, e che non è formato di pezzi di pozzolana, così detti di cappellaccio, come qualcuno può aver detto per gelosia di mestiere;

  3. Il materiale presenta una seria garanzia esposto alle intemperie, inquantoché con lo stesso materiale sono state costruite ville e villini, sono state lavorate cornici di coronamento per edifici pubblici (vedi edificio scolastico) e tombe al cimitero che da anni sono esposte alle intemperie ed alla rigidità dei nostri climi;

  4. Il materiale peperino della nostra regione, come tanti altri materiali, presenta al momento dell'escavazione una relativa durezza che va man mano aumentando allorché è messo in opera.(33)

La ricerca dei fondi fu uno degli aspetti più complessi dell'intera vicenda. Se lotteria e rappresentazioni di beneficienza avevano dato risultati limitati, le sottoscrizioni, pur vedendo il coinvolgimento di tante persone abbienti e non, richiesero un grande lavoro da parte dei membri del Comitato designati, ma portarono a risultati meno brillanti rispetto alle attese.

Se ne lamenta in più occasioni lo stesso Gen. Troili: la cittadinanza ha risposto con nobile e patriottico slancio. Ancora la somma raccolta è molto inferiore al fabbisogno. (34) E in altra occasione: Il Comitato si è trovato nella impossibilità di procedere alla totale raccolta delle oblazioni sottoscritte pel Monumento ai Caduti in guerra, … Si invitano pertanto i sottoscrittori e coloro che non sono stati officiati … a versare personalmente al Cassiere sig. Pennazzi Giordano (Banca Cimina) le somme rispettivamente sottoscritte o quelle che intendono offrire. Il Comitato si lusinga nel massimo concorso onde il Monumento sorga per la volontà della grande maggioranza del paese e non rappresenti – diversamente - il risultato della cooperazione dei soli benestanti. E pertanto anche le offerte, sia pure modeste, avranno il loro valore ed il loro alto significato.(35)

Si lamenta Attilio Capaccini che, in quanto membro attivo e designato alla organizzazione della raccolta fondi, constata, nella sua lettera di dimissioni molto polemica, che … il monumento diventi l’espressione della riconoscenza di tutti i cittadini e non di soli pochi abbienti e del Municipio. (36)

Alla data del 18 agosto 1923, il dettagliato rendiconto dell'ormai disciolto Comitato dimostrò pubblicamente la limpidezza delle operazioni economico-finanziarie, dando inoltre alla Commissione esecutiva l'opportunità di anticipare al Comune una parte della somma necessaria alla sistemazione dell'area destinata ad ospitare Monumento e Parco della Rimembranza. Va comunque sottolineato il grande impegno profuso dalla successiva Commissione nel reperimento di nuovi fondi.

Vista l’importanza del documento lo si riporta integralmente:

 

COMITATO PRO MONUMENTO AI CADUTI IN GUERRA

Rendiconto alla data del 18 aprile 1923

ENTRATA

Sottoscrizioni in tutto o in parte versate (vedi elenco)       36.433,15

Ricavato da una festa da ballo Nazionalista-Fascista

 (somma consegnata da Ranucci Giuseppe di D.co)               728,00

Ricavato dalla Lotteria 17.9.1922 (vedi allegati)                6.203,00

Interessi di Banca d'Italia                                                   260,50

Interessi di Banca Cimina                                                   773,20

Altri proventi (vedi allegati)                                                237,30

Vendita di 90 cartoline                                                         21,50

----------------------------

44.656,65


USCITA

Svincolo e trasporto bombarde                                                     52,50

Provvista stampati                                                                     200,00

Spesa della Commis. per scelta bozzetto                                     198,00

Prezzo rottami bronzo (1° acconto a Nagni)                               2.785,00

2° acconto monumento                                                           3.000,00

3° acconto monumento                                                           5.000,00

4° acconto monumento                                                          10.000,00

Tassa Governativa proventi Lotteria                                            620,30

Stampati lotteria                                                                       400,00

Deposito cauzionale Lotteria e spese accessorie                        1.124,20

Spese postali, carta da bollo, ecc                                                 66,55

Tassa bollo biglietti lotteria e spese intervento Ric: Registro          990,25

Importo cartoline ed altre spese                                                  86,75

5° acconto monumento                                                          5.000,00

Stampa avviso 4 agosto                                                             25,00

Compenso riscossione quote sottoscrizione (a Zolla Aron)           100,00

Quietanza contributo com.                                                          24,00

Spese postali e marche                                                                 9,40

Fondo di Cassa presso la Banca Cimina (succ. Soriano)          15.404,70

----------------------------------

44.656,65

 

RESIDUI ATTIVI

Sottoscrizione in tutto od in parte non versata (vedi elenco) 7.668,50

Rimborso tassa Lotteria dalla R. Prefettura di Roma 1.130,00

N. 910 cartoline presso il sig. Luigi Fanti incaricato della vendita

 

RESIDUI PASSIVI

Allo scultore Nagni a saldo delle L. 39.000 fissate pel monumento9.215,00

 

A causa del cambiamento dell'area destinata ad ospitare il Monumento, lo scultore Nagni propose alcune modifiche allo stesso, modifiche che, avendo il parere favorevole dei professori Maccagnani, Manfredi e Tonnini, furono accolte dalla Commissione Esecutiva in data 31 gennaio 1924.

Nel maggio 1924, con lettera inviata alla Commissione Esecutiva e per essa al Sindaco Mancini, il Gen. Troili e il Gen. De Angelis

per ovvie ragioni che … ritengono tuttavia superfluo esporre in iscritto, sono venuti nella inderogabile determinazione di rassegnare l'onorifico incarico di Presidente e Vice-Presidente loro affidato da codesta Commissione … (37)

Quali i motivi di tale decisione? Le solite illazioni di piazza? Il ritardo dell'inaugurazione dovuto ai non ancora ultimati lavori di sistemazione del parco (per mancanza di fondi del Comune)? Non condivisione dello spirito con cui l'opera, nata con finalità di omaggio ai caduti, stava mutando? Nonostante la Commissione respingesse in data 21 giugno 1924 le dimissioni, i Generali Troili e De Angelis non tornarono sulla decisione presa (o almeno non ho trovato documenti che inducano a pensare a un possibile ripensamento). Una prova indiretta del loro persistere nella decisione è che il manifesto per l'inaugurazione porterà la firma, in qualità di Presidente, dell'ing. Umberto Trasarti Battistoni.

 
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