Creato da AmmiraglioLanglais il 22/08/2009

SORSI DI LUCE

Il reticolato dell'Ammiraglio Langlais .................................................................... pensieri, riflessioni, letture, immagini, suoni e colori dell'anima ...e anche no............."Sorsi di luce" pertanto vuole essere un semplice momento di incontro, come si farebbe assaporando un buon caffè, o passeggiando a braccetto per le strade di una città sconosciuta, o seduti in riva al mare ascoltando la risacca...

 

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Fotografia: Mimmo Jodice

Post n°178 pubblicato il 11 Aprile 2010 da AmmiraglioLanglais

 

 

Palazzo delle Esposizioni  -  Roma 

a cura di Ida Gianelli e Daniela Lancioni
9 aprile – 11 luglio 2010


Il Palazzo delle Esposizioni dedica un’importante mostra antologica a Mimmo Jodice, curata da Ida Gianelli e Daniela Lancioni, per celebrare i cinquanta anni di attività del celebre fotografo italiano nato a Napoli settantacinque anni fa.
In mostra, circa 180 fotografie, scattate tra il 1964 e il 2009, tutte in bianco e nero e stampate per la maggior parte a mano dall’autore. Per prime si incontrano le Sperimentazioni, immagini risalenti agli anni Sessanta, esemplari unici con i quali l’autore sperimenta le possibilità espressive della fotografia. Arriva poi il momento dell’indagine sociale. Sono immagini “ben costruite” (all’opposto della poetica di Cartier-Bresson), tra cui quelle toccanti scattate a Napoli durante l’epidemia di colera. Dal 1978 sparisce, nell’opera di Mimmo Jodice, la figura umana. In Vedute di Napoli, il lavoro dell’artista partenopeo mostra un segno più radicale: alcuni particolari noti, quasi banali, oleografici, del paesaggio napoletano assumono il significato metafisico di vere e proprie icone. In queste fotografie, come nelle successive raccolte sotto il titolo di Rivisitazioni, Jodice non racconta più la scena reale, ma la utilizza per un lavoro di autoanalisi, svelando il dato surreale della vita di tutti i giorni. Con il successivo ciclo Mediterraneo, si arriva alle soglie degli anni Novanta. Sono le immagini tra le più note dell’autore, nelle quali protagonisti sono frammenti o particolari di antiche vestigia esaltati da uno sguardo capace di rivelare presenze magiche e vitali. Così come sorprendentemente vitali sono le fotografie della sezione seguente, intitolata Eden: alimenti, manichini, utensili, oggetti apparentemente familiari e innocui, secondo l’interpretazione dello stesso autore, che si trasformano, ai suoi e ai nostri occhi, in materia viva ed estraniante, dotata di forte aggressività. E' la volta, poi, di Natura, sezione nella quale è la vegetazione, coltivata o selvaggia, a essere colta nella sua dimensione estraniante e visionaria. La mostra termina con l’ampia e più recente sezione dedicata al Mare: spiagge, isole, scogli, immagini distillate da ogni presenza urbanistica o umana, “paesaggi interiori” che conferiscono al nostro mondo una definitiva dimensione atemporale. La mostra è accompagna da un catalogo, a cura di Ida Gianelli, pubblicato da Federico Motta Editore.

Saranno esposte circa 180 immagini raccolte nei seguenti cicli:

- Sperimentazioni (1964–1978)
- Figure del sociale (1969–1977)
- Riconsiderazioni (1978–2003)
- Mediterraneo (1986–1995)
- Eden (1994–1997)
- Mare (1998–2002)

 

Mimmo Jodice è uno dei maggiori fotografi italiani contemporanei.

Nato a Napoli nel 1934, Jodice ha iniziato a lavorare con la fotografia negli  anni Sessanta. Dopo le prime sperimentazioni che indagavano le numerose possibilità espressive della fotografia, la sua attenzione si rivolse soprattutto alla realtà di Napoli nei suoi aspetti sociali, storici e paesaggistici.

Con le "Vedute di Napoli" del 1980 ha inizio un profondo rinnovamento del suo linguaggio espressivo. Alla fine degli anni Ottanta  Jodice inizia  una serie di lavori sul mito del Mediterraneo, che saranno poi raccolti nel libro Mediterraneo, edito da Aperture ( New York) nel 1995.

Tra le ultime opere ci sono quelle delle serie: "Eden" del 1998, "Il Reale Albergo dei Poveri" (1999-2000) e "Isolario Mediterraneo" (1999-2000)."Eden" offre una visione di Napoli come paradiso terrestre "che - come scrive Germano Celant - continua a sopravvivere tra positivo e negativo, tra dolcezza e violenza, tra bene e male. Tale metafora del mondo è un giardino lussureggiante, punto di comunicazione tra cielo e terra, abitato da ogni specie di cose e di prodotti, che alimentano la vita ".  Nel 1999 con "Isolario Mediterraneo Jodice affronta un viaggio verso le isole del Mediterraneo che, come egli stesso ha scritto: "parte dalla distesa infinita del mare per condurci alla dimensione infinita dell'isolamento".

 
 
 
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AREA PERSONALE

 

Cara amica, Caro amico,

non ho ancora approfondito per quale motivo ho deciso di aprire questo Blog "Sorsi di luce"... probabilmente si tratta del bisogno, oggi così diffuso, di sentirsi in contatto .... di avere compagnia... di ascoltare e sentirsi ascoltati.

Non credo di avere delle cose importanti o stupefacenti da offrire...

ma..... probabilmente, solo la quieta serena confidenza di un'amica che di tanto in tanto ti segnala qualcosa che l'ha interessata.... che ha fatto vibrare per quache istante la sua anima.... qualche riflessione ad alta voce... senza alcuna pretesa.... semplicemente perchè sgorga naturalmente... come l'acqua del ruscello che ho scelto come l'immagine del blog.

Spero possa stare bene in mia compagnia ...  buon divertimento

 

TRAMONTO SUL MARE

 C'è un'ora del giorno in cui tutto cambia, è il tramonto, momento in cui il colore del cielo si tinge di rosa e il mare diventa lo specchio perfetto per tanta bellezza. A noi non resta che fermarci ed ammirarlo. sentendoci per un attimo parte di quella bellezza. 

 

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BENVENUTO

....così desidero immaginare questo blog come una bella festa da passare con tutti gli amici e parenti, vicini e lontani geograficamente e spiritualmente. Creare per rendere accogliente e gradevole la mia "casa", per poter condividere dei momenti sereni con gli invitati o semplicemente, come avviene nelle feste di paese, con i curiosi.

Ecco che allora il mio lavoro assume un significato più completo e gratificante: diventa come una bella pesca matura che si lascia cogliere, grata di aver avuto la fortuna di aver potuto vivere il suo scopo e poter liberare i suoi semi.

Perciò ti ringrazio amico mio. Il realizzare questo blog in tua compagnia, pensando alla nostra  possibile comunione, sera dopo sera,  è per me fonte di gioia. Spero che anche tu, leggendo, possa divertirti e conoscermi un pochino, almeno da sapere che, al di là della vita banale di tutti i giorni, dietro allo sguardo talvolta soprappensiero, c’è una persona che vive. 

 

 

ESSERE COME SE....

Lavora come se non avessi bisogno dei soldi, ama come se nessuno ti abbia mai fatto soffrire, balla come se nessuno ti stesse guardando, canta come se nessuno ti stesse sentendo, vivi come se il Paradiso fosse sulla Terra

 
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