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Workaholics Quando il lavoro diventa una droga

Post n°8 pubblicato il 09 Maggio 2006 da dylandog

Definizione
La dipendenza dal lavoro appartiene alla categoria delle dipendenze non legate a sostanze e per questo motivo spesso le viene data meno importanza. Facendo un esame piú attento si capisce peró che non si distingue molto dalle forme "classiche" di dipendenza, note da tanto tempo, specialmente per quanto riguarda la autodistruzione fisica, psichica e sociale nello stadio terminale di una grave dipendenza.

La definizione dipendenza dal lavoro negli Stati Uniti venne usata appena dagli anni 70 in poi. Prendendo spunto dalla definizione di Alcoholism la dipendenza dal lavoro viene anche chiamata Workaholism, rispettivamente il dipendente dal lavoro viene chiamato Workaholic.

Marilyn Machlowitz nel 1976 ha presentato la prima documentazione su questa, allora nuova dipendenza. In Germania i primi articoli specializzati vennero pubblicati nel 1979 dal Dott. Gerhard Menzel, il quale si è accorto che il comportamento del workaholic era molto simile a quello dell´alcolista. Naturalmente l´effetto della dipendenza dal lavoro è diverso da quello dall´alcol o dal eroina, visto che mancano i disturbi della salute. Indirettamente le consequenze non sono molto differenti.


Fasi della dipendenza dal lavoro
Naturalmente non sempre il "tanto lavoro" e il "piacere nel lavoro" possono giá essere definiti come dipendenza. Se questo peró diventa uno stato continuo è consigliabile approfondire i retroscena di questi sintomi. Il passaggio da un comportamento normale ad uno compulsivo in regola è corrente. Dal comportamento normale ad un comportamento di dipendenza si possono distinguere tre fasi, nelle quali alcuni elementi possono mancare oppure aggiungersi:


Fase iniziale
- uso
- piacere
- abuso

Fase critica
-
abuso
- comportamento evasivo
- assuefazione


Fase cronica
- assuefazione
- dipendenza


Fase iniziale
Il pericolo inizia in modo innocuo, nel quale lo stile di vita viene mimetizzato riguardo al lavoro. La persona a rischio inizia a lavorare di nascosto, passa il suo tempo libero leggendo cose che riguardano il suo lavoro, lavora anche nel tempo libero e lo stile di vita diventa frettoloso. I suoi pensieri girano sempre intorno al lavoro. I rapporti interpersonali peggiorano a causa della fissazione sul lavoro.

Trascurando la famiglia o altri interessi, nascono sensi di colpa i quali vengono vissuti ma non ammessi. Allusioni riguardanti il rifacimento vengono evitate. Se una persona si dedica esclusivamente al lavoro, spesso questo viene paragonato ad un certo tipo di vergogna. Spesso le persone a rischio sentono un forte disprezzo per chi per es. frequenta concerti e teatri.

In questo stadio della dipendenza non è possibile individuare evidenti disturbi fisici o psichici. Sintomi psichici possono essere stati di esaurimento, depressioni leggere, paure infondate e disturbi della concentrazione. I disturbi fisici si manifestano tramite mal di testa, mal di stomaco e disturbi cardiaci o disturbi circolatori. I dipendenti si dedicano sempre di piú al lavoro, ignorando questi problemi. Le loro forze lavorative sembrano inesauribili.


Fase critica
In questa fase diventa possibile individuare se si tratta di una dipendenza vera e propria oppure se la persona a rischio sta solamente abusando della "droga lavoro".
Se la dipendenza dal lavoro si espande, il dipendente non smette piú di lavorare. Viene sviluppato un fenomeno simile a quello di un alcolista, quando non riesce piú a trattenersi dopo aver bevuto un bicchiere. La persona in questo stadio cerca delle scuse, per giustificare la sua mania di lavorare troppo. Tentativi di regolare la sua dipendenza creando degli orari falliscono e mettono in evidenza le sue debolezze.

Le nuove proposte di lavoro sono l´unico modo per uscire dall´autocommiserazione. I workaholics accumulano sempre abbastanza lavoro e si sentono inutili, se non sono sotto pressione. L´essere commiserati dagli altri a causa del tanto lavoro da svolgere riesce a diminuire i sensi di colpa ed a rafforzare la loro autostima.

Oltre a questo aumenta un comportamento aggressivo e impaziente verso i colleghi di lavoro. In questo stadio pressione alta, ulcera e depressioni sono talmente gravi, da rendere necessario un intensivo trattamento medico. L´interruzione del lavoro diventa una conseguenza logica. Le vere cause della sofferenza peró non vengono trattate.


Fase cronica
Oltre ai punti nominati questa fase è caratterizzata da ulteriore lavoro notturno, feriale e festivo. Il dipendente si dispera. Tratta con molta durezza ed ingiustizia i colleghi che non condividono il suo stile lavorativo, mancano di rispetto alla concorrenza in vista e rinunciano completamente alla loro vita privata. Il dipendente resta attivo solo grazie alla sua attivitá professionale e per questo se la gestisce in moda tale da non dover smettere mai di lavorare.

Per questo motivo i workaholics dormono troppo poco. Ad alcuni bastano dalle tre alle cinque ore, altri invece resistono dei giorni interi senza chiudere un occhio. Il rendimento del dipendente in questa fase diminuisce molto.

L`uso di stimolanti e calmanti, di alcol e nicotina fanno il resto per accelerare il fallimento morale e sociale. Anche dietro all`alcolismo o alla dipendenza da farmaci si puó nascondere una dipendenza dal lavoro cronica.


Quattro tipi differenti
La diagnosi per la dipendenza dal lavoro è molto difficile, perché i sintomi spesso vengono visti come impegno lavorativo. Al contrario degli alcolisti, i quali spesso danno l´impressione di essere passivi e labili, i workaholics sembrano attivi e pieni di voglia di vita. Nel campo di questa dipendenza non è possibile trovare una psicodinamica uniforme. I tipi di motivazione degli individui sono troppo individuali. Nonostante questo sembra possibile distinguere quattro tipi di workaholics:

- Il lavoratore ossessivo
- Improvvisi attacchi di lavoro
- Il lavoratore nascosto
- Il lavoratore che non ha mai voglia di fare qualcosa


Il lavoratore ossessivo
Rappresenta il workaholic nel modo piú significativo. È colui che si presenta al lavoro per primo e va via per ultimo, che si porta il lavoro anche in vacanza - ammesso che ci va- e che copie il suo lavoro sempre in modo perfetto.

Lavora in modo ossessivo anche quando non ha degli appuntamenti da rispettare. Sono talmente ossessionati da tenere nascosto il lavoro davanti agli altri, per paura di dover passare qualcosa ai colleghi. Un'elemento tipico è quello che ad una cosa conclusa ne segue subito un'altra ancora piú importante.

Verso la famiglia usano spesso la scusa: "Fammi finire solo quest´ultima cosa , poi ho tempo per te" oppure "pensi che mi faccia piacere lavorare cosí tanto, ma lo faccio per la nostra vita, per te." Questo tipo di workaholic si distingue dagli altri, perché la sua dipendenza è ovvia, visto che sta sempre lavorando.


Attacchi improvvisi di lavoro
Workaholics con degli attacchi di lavoro si comportano normalmente fino al momento nel quale li prende un attacco di lavoro. Il segno caratteristico della loro dipendenza è l´ intensitá e non la costanza. Si immergono nel lavoro in tal modo da perdere ogni senso di tempo e di orientamento. Questa ossessione porta ad una chiusura verso gli altri ambiti della vita, non si bada piú a bisogni fisici e psichici. Dopo un attacco di lavoro il dipendente di solito non è piú in grado di fare niente. Si sente come un´ alcolizzato dopo una sbronza. La rigenerazione tra un´ attacco e l´ altro gli costa talmente tanta energia, da non avere piú tempo e forza per dedicarsi ad altre cose. In questo modo l´ isolamento aumenta sempre di piú.


Il lavoratore nascosto
In questo caso possiamo distinguere almeno due tipi diversi. Nel primo caso il dipendente nasconde il lavoro davanti alla sua famiglia o ai suoi amici e si dedica al lavoro nei momenti in cui la possibiltá di essere sorpreso è molto bassa. Nel secondo caso il dipendente cerca continuamente delle scuse per poter svolgere il suo lavoro.

Questo tipo cerca di occuparsi del problema, ma tentando di cambiare cerca solo di camuffare la sua provvista di lavoro.


Il lavoratore con la permanente voglia di non far niente
Anche l´evitare di lavorare puó essere un comportamento ossessivo che caratterizza la dipendenza dal lavoro. Questo tipo di workaholic riesce a lavorare bene solo sotto pressione. Tendono a rimandare tutto all´ultimo momento. Sono ossessionati dall´evitare le cose.

Questo "evitare" si riferisce a tutti gli aspetti della vita - lavoro, amicizie e persino bisogni fisici. La conseguenza sono sensi di colpa, i quali portano ad una incapacitá di agire.

Segni particolari
- Polidipendenza
- Rinnegamento
- Mancanza di valutazione delle proprie capacitá
- Orientamento esterno
- Incapacitá di rilassarsi
- Comportamento ossessivo


Polidipendenza
Possiamo distinguere dipendenze primarie e secondarie. Le dipendenze secondarie spesso riguardano soldi, relazioni, alcool e farmaci fino ad arrivare alle sostanze illegali. Cosí l´eccessivo consumo d´alcol per potersi distrarre, accompagna la dipendenza dal lavoro. Spesso le persone galleggiano tra diverse dipendenze. La dipendenza secondaria spesso viene usata per giustificare o per togliere peso a quella principale.


Repressione
La strategia prioritaria per difendersi è la repressione. Alcuni dipendenti fanno dei paragoni come: "So di essere dipendente del lavoro, peró questo è sempre meglio di tante altre cose" oppure cercano di scusare la situazione dicendo: "Certo, sono un workaholic, peró guardate quante cose positive mi ha dato tutto ció."

La dipendenza diventa pericolosa, quando i pazienti ammettono la loro dipendenza, ,a non la vedono come un pericolo grave. L´aumento della mancanza di giudicare è un sintomo tipico della malattia.


Mancanza di autostima
I dipendente dal lavoro sopra- o sottovalutano se stessi. Si vedono come persone molto abili oppure come dei buoni a nulla. La conseguenza è che spesso si fanno delle promesse, che poi non si riescono a mantenere oppure ci si allontana dal fatto di svolgere lavori semplici, per dimostrare a se stessi di valere, compiendo delle cose molto difficili e complicate.

A causa delle opportunitá perse di svolgere un lavoro oppure per punirsi a causa delle promesse non mantenute la voglia di lavorare cresce costantemente. Oltre a questo pensano che le altre persone non gli rispettano per quello che sono. Per questo motivo le loro capacitá vengono mostrate in modo esagerato e gli errori non vengono quasi mai nominati.


Orientamento esterno
Orientamento esterno significa che il dipendente dal lavoro cerca degli indizi che sono fuori dalla sua persona per vedere come ha da comportarsi e cosa deve provare. I dipendenti dal lavoro si giudicano in base al loro lavoro e in questo cercano anche la loro ragione di essere. Sono delle persone che ci raccontano cosa fanno, per comunicarci come si sentono. Seguono la illusione di dover continuamente fare qualcosa di proficuo, per sentirsi bene.


Incapacitá di rilassarsi
In genere i workaholics hanno una carica troppo alta di adrenalina. Questo impedisce alla persona di rilassarsi, in tal modo che il sistema metabolico non si spegne, neanche se il dipendente ha urgentemente bisogno di dormire.

Per loro giá il fatto di dedicarsi al "dolce far niente" é angosciante. Hanno paura di un vuoto interiore e ammettono, che il lavoro gli distrae da questi sentimenti. Spesso per allontanare questi sensi di angoscia e di paura si dedicano al alcool, ai farmaci e alle droghe. Dipendente dalla loro storia personale, dai problemi e dalle difficoltá uno puó essere piú o meno predisposto a sviluppare una dipendenza.


Compulsione
Essere compulsivo significa essere spinti da qualcosa di interiore. Anche se il dipendente dal lavoro vorrebbe agire diversamente non ci riesce. Sintomi della compulsione possono essere per esempio la sensazione che qualcosa dal esterno abbia preso il sopravvento o il continuo pensare al lavoro. La compulsione peró non è legata ad un certo oggetto.


Altri sintomi di workaholiks

- falsitá
- egoismo
- isolazione
- controllo
- perfezionismo
- montagne di lavori e di pratiche
- mancanza di vicinanza
- problemi fisici e psichici
- abuso di se stessi
- fallimento spirituale


Origini della dipendenza dal lavoro

Come per tutte le dipendenze le cause e i motivi che possono portare all´origine della dipendenza dal lavoro sono molteplici. Indipendentemente dalla causa dobbiamo tenere a mente che ogni persona va vista come individuo influenzato dalla sua educazione, dalla societá e dallo stile di vita. Dipendentemente da storia personale, problemi e difficoltà uno può essere più o meno predisposto a sviluppare una dipendenza.


Episodi chiave nell' infanzia
Sembra possibile che la predisposizione di una dipendenza dal lavoro venga agevolata nel caso in cui l' amore dei genitori debba essere guadagnato portando dei rendimenti buoni. Molti dipendenti dubitano fortemente di se stessi. Le loro prestazioni lavorative possono essere un tentativo inconscio per approvarsi nei confronti dei genitori. Tanti dipendenti si sono addossati la loro dipendenza dalla famiglia, da una famiglia, nella quale il lavoro ha preso il posto dei sentimenti.


Identificazione con un genitore
I dipendenti dal lavoro tendono ad imitare i genitori già da bambini e vogliono diventare come loro. Cercano di seguire il genitore più bravo, perché anche loro vogliono essere ammirati.


Cause nel mondo lavorativo
Un lavoro da libero professionista certamente è più a rischio che uno da dipendente. Nella nostra società, dove conta tanto l´efficienza, sollecitudine, bravura e la disponibilità di mettere in secondo piano i propri bisogni, il dedicarsi completamente al lavoro viene visto come una delle virtú piú grandi. Questo porta ad un riconoscimento sociale e al successo.

Proprio qui peró nascono i problemi. Le persone psichicamente si intrappolano nel proprio successo, se seguono continuamente le esigenze, che ogni lavoro nuovo porta con se. Dopo ogni successo nel campo lavorativo il dipendente aumenta il grado di difficoltá e la dimensione del prossimo compito, per poter soddisfare se stessi. Questo comportamento è simile a quello di un´alcolizzato, che aumenta le dosi. La dipendenza del lavoro viene anche favorita dallo stress da una parte e dalla paura latente di perdere il posto di lavoro dall´altra.


Fuga da problemi personali
Molte persone evadono da problemi relazionali o familiari, evadono dal sentimento di vuoto interiore, buttandosi sul lavoro. Evitano i problemi quotidiani. Il lavoro non ha piú la funzione di garantire la base essenziale per sopravvivere, ma diventa una droga, che ci aiuta a superare le nostre mancanze esistenziali e i problemi familiari.


Origini nella societá
La societá e le norme esistenti influenzano molto il tipo e la dimensione delle dipendenze. Nei paesi sviluppati il lavoro viene visto come fattore produttivo, peró il problema spesso viene causato dall´idealizzazione del lavoro. I concetti esistenti per quanto riguardo il lavoro, il tempo libero e la famiglia mettono ancora piú in crisi il dipendente, perché non riesce a trovare una buona via di mezzo tra le cose. Mentre il lavoro è diventato un valore importante con il quale si ottengono soddisfazione e gratifiche, il tempo libero viene visto solo come parte opposta del lavoro.


La droga "lavoro"
Neanche una persona predisposta a sviluppare una dipendenza se la va a cercare automaticamente. La vicinanza, l´effetto e la dose sono i fattori determinanti. Il workaholic puó seguire la sua dipendenza quando vuole. La "sostanza" che crea la dipendenza è sempre a disposizione e non costa niente, anzi fa guadagnare. Questo ovviamente favorisce un´atteggiamento fondamentale positivo. Il dipendente per lungo tempo non sollecita alcun sospetto.


Possibilitá d'aiuto
La terapia per la dipendenza dal lavoro si mostra molto difficile. Il problema della dipendenza per il "paziente" non è risolvibile con la ragione. Gli effetti negativi della dipendenza appaiono relativamente tardi e quindi rendono piú difficile un riconoscimento precoce. In tanti casi gli interessati pensano ad una terapia solo nel momento in cui non riescono piú a portare dei risultati e quindi entrano in una situazione lavorativa e familiare molto precaria.


Prevenire informandosi
Per gli interessati spesso è difficile ammettere di essere dipendenti. Per la prevenzione sono necessari dei provvedimenti a lungo termine basati sulla continuitá, attraverso i quali vengono elaborati anche le origini psicosociali delle persone destinatarie.

Per il dipendente dal lavoro una prevenzione risulta molto complicata. Gli interessati sviluppano -come del resto tutti i dipendenti- una ideologia privata, con la quale giustificano il loro comportamento. A causa delle storie di origine e delle motivazioni molto differenti tra loro la diagnosi di lavoro-dipendente viene data con molta cautela.


Alla terapia tramite il riconoscimento della malattia
Il trattamento di una dipendenza dal lavoro si mostra molto complicata e bisogna continuamente trovare delle nuove possibilitá di terapia. La disponibilitá degli interessati verso una terapia è molto bassa in confronto alle altre dipendenze.
Parlando dei pericoli e delle possibili conseguenze si è in grado di riconoscere adeguatamente le conseguenze e i sintomi, di dare una diagnosi esatta e di scegliere un trattamento adatto. Un altro punto è il riconoscimento ufficiale della dipendenza dal lavoro come malattia e il fatto di metterla allo stesso livello di dipendenze da sostanze stupefacenti.

 
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