Creato da sottoilsegnodileo il 14/05/2010
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CARISSIME/I AMICHE ED AMICI
DA OGGI, VISTO CHE NON RIESCO PIU' A PUBBLICARE E NON SO PER QUALE MOTIVO SU ilpunzecchiatore VISTO CHE CON QUESTO NICK CI RIESCO, SUL BLOG PRECEDENTE SOSPENDO LE PUBBLICAZIONI E SCRIVERO' SU QUESTO FINO A QUANDO NON RIESCO AD UTILIZZARE IL BLOG POLITICO E DI ATTUALITA'. p,s.) SE C' E' QUALCHE NAVIGATORE SOLITARIO O MENO, CHE E' IN GRADO DI FORNIRMI UNA SOLUZIONE E MI VUOL LANCIARE UNA COAMBELLA DI SALVATAGGIO, BEN VENGA!
FATTO LA PREMESSA, VENGO ALL' ATTUALITA' DEL MOMENTO. IN VERITA' DI ARGOMENTI DA TRATTARE NE HO DIVERSI, MA COMINCIO CON QUESTO, VISTO CHE COINVOLGE UNA FORMAZIONE POLITICA CHE MI HA VISTO SEMPRE CRITICO NEI SUOI COMPORTAMENTI E GLI ULTIMI AVVENIMENTI MI STANNO DANDO RAGIONE: NESSUNO E' DIVERSO DAGLI ALTRI, PER UN SEMPLICE MOTIVO: SIAMO UOMINI E IL POTERE LOGORA CHI CE L' HA.
CHI VA AL MULINO SI INFARINA, DICE UN VECCHIO ADAGIO E SE CI RESTANO TROPPO ALLORA SI FA FATICA A SCROLLARSI DA DOSSO LE SCORIE DEL POTERE,
MA ESSI, DA BARBARI PADANI SOGNANTI, HANNO DIMENTICATO ALCUNI PROVERBI DELLA LINGUA E DELLA LETTERATURA ITALICA, COME QUELLO CHE HO APPENA RECITATO E SE AVESSERO AVUTO PIU' DIMESTICHEZZA CON LE MASSIME DEI VECCHI SAGGI, NE AVREBBERO IMPARATO ALTRI, COME: " tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino " o " "Chi troppo in alto va, cade sovente ". " Chi troppo vuole, nulla stringe ". " Gira gira, la freccia cade addosso a chi la tira ". " Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare ". " I pifferi di montagna andarono per suonar e furono suonati ".
NON A CASO MI SON FERMATO A QUEST' ULTIMO PROVERBIO: RICORDO PERFETTAMENTE QUANDO I LEGHISTI MOSTRARONO IL CAPPIO A BETTINO CRAXI NEL 1992 E, COME SOSTENEVA GIAMBATTISTA VICO, GRANDE FILOSOFO NAPOLETANO, LA STORIA SI RINCORRE CON I SUOI EVENTI: OGGI A TE, MA DOMANI A ME ED ECCO, CARISSIMI AMICI LEGHIST, CHE PER COLPA DEI VOSTRI CAPI, LA LEGA SI TROVA ADESSI NELLA BUFERA DELLA QUALE VOI SIETE ESTRANEI. ( L' autobiografia "Vita di Giambattista Vico scritta da se medesimo" è[scaricabile da questo stesso sito] ),
ECCO LA CRONISTORIA DI CIO' CHE E' SUCCESSO IN QUESTI GIORNI:
LA BUFERA NEL CARROCCIO PER LO SCANDALO FONDI
Lega, aperta cassaforte del tesoriere
Ai figli di Bossi 200 mila euro
Caso Belsito, Maroni attacca: «Cacciare chi ha tradito la fiducia». Renzo Bossi: «Mai preso soldi dalla Lega»
LA BUFERA NEL CARROCCIO PER LO SCANDALO FONDI
Lega, aperta cassaforte del tesoriere
Ai figli di Bossi 200 mila euro
Caso Belsito, Maroni attacca: «Cacciare chi ha tradito la fiducia». Renzo Bossi: «Mai preso soldi dalla Lega»
Rosi Mauro con Renzo e Umberto Bossi (Ansa) MILANO - Oltre 200mila euro sottratti dalla casse della Lega e finiti ai figli di Umberto Bossi e tra i 200 e i 300 mila euro assegnati invece al Sinpa, il Sindacato Padano, fondato dalla senatrice Rosi Mauro. Prendono «corpo» così, negli atti dell'inchiesta che vede indagato Francesco Belsito per appropriazione indebita, truffa ai danni dello Stato e riciclaggio dalle procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria, quei «costi della famiglia» e quelle distrazioni di parte dei fondi del partito, utilizzati per le «spese personali» delle persone più vicine al leader.
LA CASSAFORTE - Mercoledì il presidente della Camera, Gianfranco Fini, dopo aver avuto il via libera del gruppo del Carroccio, ha dato il suo placet alla richiesta dei pm di aprire le cassette di sicurezza dell'ex tesoriere della Lega, che si trovano nei locali del gruppo della Lega Nord alla Camera, in via Poli 13. Secondo l'accusa, Belsito avrebbe distratto soldi dalle casse del Carroccio anche per le spese personali dei familiari di Bossi e della senatrice Rosy Mauro. Non essendo un parlamentare, la procedura non prevede un passaggio in giunta per le autorizzazioni. Il sequestro è stato eseguito dai carabinieri del Noe e dalla Guardia di Finanza. Nella cassaforte è stata trovata e sequestrata documentazione contabile «che si presenta utile al prosieguo dell'indagine», come ha spiegato il procuratore aggiunto di Napoli Francesco Greco. Già martedì a Belsito erano stati sequestrati cinque computer, che erano a casa sua e in un ufficio della società Polare di Stefano Bonet (di cui Belsito è stato socio).
Via Bellerio, il giorno delle perquisizioni
Renzo Bossi e Francesco Belsito (Imagoeconomica) SOMME SOTTRATTE - Intanto emergono anche le prime indiscrezioni relative all'utilizzo delle somme sottratte. Belsito avrebbe prelevato infatti dalle casse del partito oltre 200 mila euro per le spese personali dei figli di Umberto Bossi. Altri 200-300mila euro sarebbero andati al Sinpa, il sindacato padano guidato da Rosy Mauro.
«FEDELE FINO ALLA FINE» - Il pm di Napoli Francesco Curcio, che indaga insieme ai colleghi milanesi e a quelli di Reggio Calabria, ha interrogato mercoledì mattina Tiziana Vivian, collaboratrice del tesoriere della Lega Francesco Belsito. E' stata proprio la Vivian, a quanto si è appreso, a rivelare agli inquirenti l'esistenza della cassaforte di Belsito in via Poli. I pm di Napoli hanno ascoltato come persona informata sui fatti anche una delle segretarie del leader del Carroccio, Daniela Cantamessa. Martedì casa e ufficio della segretaria sono stati perquisiti dai militari della Gdf e dai carabinieri del Noe. In Procura a Milano insieme a Woodcock anche alcuni investigatori del Noe, tra i quali anche il colonnello Sergio De Caprio, il «capitano Ultimo» che arrestò Riina, oggi vicecomandante del Noe. Interrogata per tre ore anche Nadia Dagrada, dirigente amministrativo della Lega e responsabile dei gadget del Carroccio. A interrogatorio terminato, Nadia Dagrada non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Prima di lasciare il palazzo di giustizia, a chi le chiedeva se resterà fedele ai capi e alla Lega ha risposto: «Fedele fino alla fine».
Il tesoriere nel mirino della Procura
BARRICATO IN CASA - Il protagonista della vicenda intanto è letteralmente barricato in casa, nella sua abitazione di via Fiasella, nel centro di Genova. Mercoledì mattina Belsito ha ricevuto la visita del suo avvocato difensore, il genovese Paolo Scovazzi, che ha riferito che il suo assistito non è intenzionato a parlare pubblicamente. «È tranquillo, ma giù di morale. È una persona comunque molto combattiva», ha commentato il legale, riferendo inoltre di attendere di valutare meglio gli atti a loro disposizione e le disposizioni del partito per assumere una linea precisa.
LA SEGRETERIA POLITICA - Mercoledì pomeriggio si è riunita, nella sede federale della Lega Nord, la riunione della segreteria politica del movimento, convocata all'indomani delle perquisizioni in via Bellerio. Secondo quanto si è appreso, il Consiglio federale della Lega Nord è stato convocato per giovedì pomeriggio. La decisione è stata presa da Umberto Bossi per affrontare nell'organo decisionale del Movimento la questione Belsito, che è stato oggetto di analisi durante la segreteria politica di mercoledì.
MARONI: «VA CACCIATO» - «Quello che ho letto sui giornali è sconcertante. Sono accuse molto gravi che portano un attacco senza precedenti alla Lega e alla sua gloriosa storia», scrive sulla sua pagina Facebook l'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni. «Dobbiamo fare subito pulizia - aggiunge - chi ha tradito la fiducia dei militanti deve essere cacciato, senza guardare in faccia a nessuno».
I BOSSI LO RINNEGANO - Anche la famiglia Bossi prende le distanze dall'ex tesoriere. «Io sono sereno, soldi dalla Lega non ne ho mai presi. Anche la mia famiglia di soldi dalla Lega non ne ha mai presi», ha affermato Renzo Bossi a margine del Consiglio regionale lombardo. Anche il fratello Riccardo, il primogenito del Senatur, ha «scaricato» l'ex tesoriere in un'intervista a «La Zanzara» su Radio 24: «Io personalmente di soldi da Belsito non ne ho mai ricevuti, mi occupo di altre questioni. Comunque ha fatto bene a dimettersi. Mio padre è una persona pulita, totalmente estraneo a queste storie, ci metto la mano sul fuoco e non solo la mano. È una persona per bene che ha dedicato la sua vita interamente alla politica. Se poi persone intorno a lui si sono comportate male non lo so». Nella tarda serata di martedì lo stesso Umberto Bossi, dopo la giornata più difficile della sua intera vita politica, si era sfogato in un'intervista.
A QUESTO PUNTO MI SON POSTO IN PRESSANTE INTERROGATIVO: " SE UMBERTO BOSSI NON E' STATO UN BUON PADRE DI FAMIGLIA, COME PUO' ESSERE COSI' DILIGENTE A GUIDARE IL SUO POPOLO "?
MI SONO COMMOSSO, ANCH' IO AMICI DELLA LEGA, IO CHE DA ANNI SCRIVO CONTRO I VOSTRI VERTICI , NEL VEDERE I VISI TRISTI ED AFFRANTI DI TANTI INGENUI LEGHISTI PIANGERE DAL DISPIACERE E PER LA DELUSIONE. BASTAVA RIFLETTERE PRIMA, CARI SOSTENITORI PADANI. UNO VENUTO DAL NULLA, CHE, A CAPO DI UN MOVIMENTO, NON SI E' MAI ACCORTO DI CIO' CHE AVVENIVA ATTORNO A SE, DA PATELLI ALLA CREDITEURONORD, ALLA SUA VOGLIA DI GRANDEZZA CON I CONCORSI DI MISS PADANIA E DEL GIRO DELLA PADANIA, DALLA CREAZIONE DELLA SCUOLA BOSINA E DELLA PADANIA ASSISTENZA ED ALTRE INIZIATIVE, DALLA OCCUPAZIONE DI POTERE IN VARI ENTI, DALLE MUNICIPALIZZATE ALL' OCCUPAZIONE DI VARIE SOCIETA', CON IL FAVORIRE UNA ASCESA DEL FIGLIO RENZO A POSTI DI COMANDO, IGNORANDO COSA AVVENIVA ATTORNO A SE, HA DISTRUTTO LE VOSTRE SPERANZE E SI E' ADEGUATO AL SISTEMA CHE VOLEVA COMBATTERE O VI VOLEVA FAR CREDERE DI COMBATTERE. TUTTO FUMO NEGLI OCCHI!
E' DA TEMPO CHE CRITICO IL VOSTRO MOVIMENTO, AMICI LEGHISTI, DEL QUALE VOI SIETE LA VERA ANIMA, PURTROPPO DA BOSSI IN POI, IN MEZZO A VOI C' ERA GENTE CHE DEI VOSTRI PROBLEMI, DELLA PADANIA E DI TANTE ALTRE PROMESSE NON IMPORTAVA ALCUNCHE' E SI SONO PRESI GIOCO DI VOI. SIETE AFFRANTI, MA AVETE IL TEMPO PER RAVVEDERVI. CON AFFETTO
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CAMILLE SAINT-SAËNS - ILCARNEVALE DEGLI ANIMALI completo
Il risveglio degli animali.
Che carnevale sarebbe senza maschere???
L’ Uomo usò mascherarsi sin dalla Preistoria, per propiziarsi la Caccia …..Se ne servì poi in Riti religiosi, i quali costituirono le Prime Rappresentazioni Teatrali in cui le MASCHERE caratterizzavano un determinato Personaggio …..In Italia, l’uso delle MASCHERE giunse dalla Magna Grecia e precisamente dalla Città campana di ATELLA : infatti, essendo gli atelliani Attori Ambulanti, furono loro a rendere famosi alcuni Personaggi delle Commedie dell’Arte …..Si può quindi affermare che le storie di Arlecchino, Colombina, Brighella, Pantalone, ecc.ecc. che, ogni anno a CARNEVALE, ci prestano i loro Costumi : iniziano in Italia intorno al 1500 …..A quel tempo, infatti, le Compagnie di attori che si formavano erano anche Autori e Registi dei loro Spettacoli e questo nuovo genere entusiasmò Piazze e Teatri d’ Italia e d’ Europa : la ” Recita a Soggetto “, che non si serviva di testi scritti ma di CANOVACCI, sui quali s’improvvisava a seconda delle richieste del Pubblico, dava sfogo a tutto l’ estro dei Ballerini, Acrobati, Mimi, Cantanti ed Attori …..Essi, con i loro Lazzi evidenziavano i Vizi ed i Difetti dal popolano al mercante avaro o al nobile prepotente, rappresentanti esemplari della Società del Tempo : i Personaggi erano quindi MASCHERE, ciascun Attore ne rappresentava una, che diventava il suo ruolo per tutta la vita !Di tutte le MASCHERE che, in quel periodo, ebbero maggior successo, ve ne voglio ricordare alcune delle più FAMOSE …..informazioni di Giovanna e Lorenzo
p.s.) alcune notizie ed immagini sono state ricavare dal sito: " IL BOSCO INCANTATO DI ELDY "
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