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una vita che non scrivevo sul mio blog. Oggi guardavo un po' alla mia vita. A come talvolta pare che mi conduca lei, come una corrente e non sono io quella che guida. Tanto per farla breve. La settimana scorsa abbiamo tenuto in ufficio un assemblea sindacale. Nulla di che, a parte il delegato che ha magnificato lo sciopero generale del 6 maggio. Nessuno ha aderito anche se in uff abbiamo tutti la tessera della CGIL. E qui sta il punto. Io non sono di sinistra, cioè lo sono stata da adolescente e poi quando ho raggiunto l'età della ragione ho lasciato lì. Ho però la tessera di un sindacato che mi stà sul culo (scusate la finezza). Il fatto è che il culo ce l'hanno salvato quando la nostra azienda era sull'orlo del fallimento. Così non mi sembrava corretto non fare la tessera. E l'ho fatta. Però, guizzo controcorrente. Ho fatto anche quella di Casa Pound. Dovere e piacere! |
Da un po' di tempo spio la mail di Mara. Mara è stata mia collega di qualche anno fa in ufficio. Classica ragazza di sinistra: esperta di politica, profonda conoscenza delle problematiche internazionali, libera sessualmente e mentalmente. Ha viaggiato parecchio:ha fatto l'Erasmus a Siviglia, è vissuta un anno a Bologna dove aveva un fidanzato, ha lavorato per ong in giro per il mondo. Quando si è licenziata dal nostro ufficio, ha trascorso sei mesi in viaggio in nepal e poi in Colombia. Penso che una come Mara mi sarebbe piaciuta molto quando alle medie avevo iniziato ad interessarmi di politica e simpatizzavo per la sinistra. Mara è colei sarei potuta diventare se i miei genitori non mi avessero bloccata, impedendomi di partecipare ad assemblee o anche solo di manifestare le mie idee per non urtare i professori prima o i datori di lavoro poi. Forse per quello, che ai primi tempi Mara mi era antipatica e un po' la temevo. Poi abbiamo iniziato a parlare e, anche se non si può dire che ci piacessimo, una qualche stima c'era. Lei una volta mi ha detto che mi reputava una persona molto intelligente. Ora continua nella sua vita libera e libertina. Ha preso in affitto un appartamento in uno stabile abitato solo da giovani che vivono come in una specie di comune, aiutandosi tra loro. Ha lasciato anche un altro lavoro che aveva trovato senza fatica di ritorno dai suoi viaggi – e io mi chiedo, ma perché queste persone così leggere trovano sempre bei lavori!- e ora sta progettando di andare in Africa per qualche mese. Io abito qui, in un monolocale di proprietà che, benché piccola, molti mi invidierebbero di questi tempi. Ma in questo bel condominio, che mi piace molto, non conosco nessuno. Sono legata ad un lavoro che non mi entusiasma, e non riesco a fare nulla delle cose che ho tanto immaginato per quando sarei andata a vivere da sola. Sono diventata, negli anni una sciuretta borghese. Sono di conservatrice perchè nel tempo la sinistra ha iniziato a darmi sui nervi, viaggio molto poco, non mi interesso più di nulla. Non è tutta colpa dei miei genitori, certo, loro mi hanno impedito molte cose, ma adesso che sono libera, tante cose non mi interessano più. Forse poca voglia la avevo anche prima, ma c'era l'alibi della mia famiglia. Che cosa ho imparato dalle mail di Mara? Ho scoperto una persona interessante e con qualche fragilità. Anche Mara dietro la sua scorza ha spesso paura, è indecisa, sbaglia. ma almeno agisce, si butta. Devo imparare da Mara a guardare la vita come un'opportunità da cogliere, con tutte le sue sfumatura, anche con gli sbagli. |
Post n°9 pubblicato il 14 Agosto 2010 da ricettacola
Sgarbi, parlando della Tulliani, dice che ci ha provato anche con lui. Ettipareva questa se la son passata tutti, poteva essere lui da meno? Ha perso un' occasione per essere originale! Comunque, il Vittorio fa sapere che lui non ci è cascato come quel pirla di Fini. Non ci sarà cascato con la Tulliani, ma con altre si, visto che ha quanti? Non ricordo bene.. ehm...tre o quattro figli da mantenere. Con relative madri.
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Ieri sera, durante un aperitivo con le amiche (aperitivi che non servono ad altro se non a farci sentire simili a quelle di sex and the city) si parlava, ma che originali, di tradimento. La domanda era, ma guarda un po', dirlo o non dirlo? Io penso che confessare il tradimento al partner sia un grande atto di egoismo. E' un modo per scaricarsi la coscienza: hai fatto una stupidata? Bene! portane il peso da solo o da sola, a seconda dei casi. Perchè rivelare tutto, e gettare il peso addosso anche a chi è stato tradito? Perchè farlo soffrire? Il rimorso è un bel tarlo e tenerselo dentro può essere una specie di punizione. |
Inviato da: pa.oletta
il 02/03/2011 alle 13:49
Inviato da: montisalv2008
il 17/01/2011 alle 13:06
Inviato da: scoiattolina25
il 15/08/2010 alle 12:05
Inviato da: syllabus
il 11/07/2010 alle 21:27
Inviato da: pa.oletta
il 06/07/2010 alle 19:28