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Dello smalto

Post n°396 pubblicato il 18 Aprile 2011 da nagel_a


La traduzione di un opposto nell'altro: metamorfosi alchemica che trattiene eppure dona. Come non vi fosse piena essenza senza la prova dell'immedesimazione.
Se la profondità si immagina raggiungibile, attingibile, allora deve dare cenni di sè nel riflesso, deve nuotare alla superficie.
E nel suo tra-vestirsi, nel suo incognito, godrà dell'epifania narcisisticamente agognata.
La profondità si dà nella superficie. Una caccia al ladro che provoca l'indiscreto. 
La lettera rubata è segno dell'in-visibilità del manifesto. 


"La profondità va nascosta. Dove? Alla superficie."
(H. von Hofmannsthal, Il libro degli amici)

 

 
 
 
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO

"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro -  bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città

 

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