Creato da nagel_a il 27/12/2008

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Guerra fratricida

Post n°452 pubblicato il 12 Ottobre 2011 da nagel_a


Ora basta! disse guardandosi allo specchio. La voce dura in un ordine tagliente per schiacciare lo scetticismo letto in quel volto affacciato.
Si chiedeva se il suo sguardo fosse davvero quello riflesso o se non si fosse invece sdoppiata e dietro la superficie non comparisse piuttosto quel suo io più fragile e sottomesso. La sua voce e la sua decisione non potevano avere quello sguardo fondo e a tratti smarrito che vedeva. Ecco, oltre un vetro opaco doveva stare.
Racchiusa, anzi rinchiusa lì. Relegata. E forse allora avrebbe avuto il pieno controllo della sua volontà, senza cedimenti e senza tentazioni. La guardò ancora, e non capiva se la piega amara della bocca fosse la rimostranza superba della prigioniera o la consapevolezza sconfitta della carceriera.

 

 

 
 
 
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO

"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro -  bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città

 

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