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Pendenze

Post n°458 pubblicato il 29 Ottobre 2011 da nagel_a


"Un pianeta che continua a girare, a girare intorno a una stella, ora giorno, ora notte, ora freddo, ora caldo, e uno spazio quasi vuoto dove ci sono cose gigantesche che non hanno altro nome se non quello che gli diamo noi, e un tempo che nessuno sa veramente cosa sia, anche tutto questo deve essere roba da matti."
(J. Saramago, La zattera di pietra)

Registro l'inclinata della terra, il suo sussultare notturno che flette le mie gambe e fa tremare il mio cuore. Il lenzuolo non è più l'armatura perfetta della mia infanzia e nessuna rotta potrebbe tracciare la mia salvezza.
Forse è stanca la terra di questo peso morto che le solletica la pelle e ne irrita i pori. Noi, già mosche noiose e invise, ronziamo assordanti. Non possediamo la silenziosa dignità delle foglie d'autunno.
Come buffoni di corte che non fanno più ridere.

 

 
 
 
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO

"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro -  bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città

 

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