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L'amore č sutura

Post n°479 pubblicato il 25 Marzo 2012 da nagel_a


 

E' sutura l'amore. Forse. E prima ancora è taglio, è coltello.
E' visionaria trasfigurazione che sfugge il giorno e del giorno si ciba in un'attesa famelica.
Quale ottico ha forgiato simili lenti, che consumano sguardi in un tempo immobile di istanti contati? Ballo sincopato della sabbia che riempie la clessidra in disegno perfetto, effimero come la rosa offerta dal ragazzo pakistano.
Semi distinti come i grani di un rosario. Manca l'acqua a cementarne i contorni, a costruire guglie di castelli sulla spiaggia.

Vedo cieli da fotografare, sfondi da fissare alle pareti. Fotogrammi di una storia rappresa nella memoria, eppure proiettati in un futuro che rimane vuota speculazione o sogno fantastico, per lenti ciniche o romantiche.

(Per certi viaggi non occorre carburante... a volte riusciamo a essere autosufficienti per creare mondi, come per distruggerli)

 

 
 
 
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO

"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro -  bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città

 

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