W. SHAKESPEARE - RE LEAR IV
cosė noi siamo per gli dei,
ci uccidono per gioco."
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acme
Post n°510 pubblicato il 21 Marzo 2013 da nagel_a
Ci sono parabole inattese, che conducono senza intenzione apparente lungo una strada sconosciuta. ... poi tutto scema, come se la salita fosse troppo impervia per condurci fino alla meta, come mancasse quell'ultimo fiato, quell'allenamento scordato, quell'esperienza saltata... e si torna confusi e storditi, increduli, convinti di aver sognato... non fosse per le gambe tremanti e il respiro mozzo... (certe musiche mi fanno l'effetto di una rivelazione mancata)
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO
"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro - bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città
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