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La soglia

Post n°422 pubblicato il 09 Luglio 2011 da nagel_a


Ho visto sbiadire le volute di fumo laggiù dove schiarisce il cielo. Rimane la voce roca di camini e ciminiere, minareti di una città industriale solitaria e nuda.
Vi è un passo che non conosce fretta nè meta, quello immerso nella luce rarefatta dell'imbrunire. Quando le cose galleggiano senza tempo e lo spazio sembra liquefarsi senza leggi.

Sbuffi di fuoco dalle torri all'altro capo del ponte, scenario di un futuro già remoto, contraltare alle guglie di rame ossidato.

Sembra sia eterno quel punto del giorno che cede alla sera, non riesco mai a cogliere i singoli metamorfici stadi in cui la luce si smorza ed è già scuro.
Come ogni passaggio, come ogni età.
Interrogo soglie, da sempre, e l'enigma del loro sfuggire alla durata.
Non ne conosco che il prima e il dopo.
L'istante che attraversa è incommensurabile e non rimane. Non rimane nello spazio, nel tempo, tra le mani, nella memoria.

Nulla a che vedere con un ponte, soglia tra un'evanescente Venezia e una futuribile Marghera, tra un passato sognante e putrido e un futuro di labirinti siderurgici.

 

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Commenti al Post:
only4words
only4words il 10/07/11 alle 07:34 via WEB
perchè a volte non serve per forza fermare quell'attimo. ci sono cose che interiorizzo senza nemmeno sentirne l'odore.
 
 
nagel_a
nagel_a il 11/07/11 alle 12:44 via WEB
è strano, probabilmente a volte il mio spirito analitico si arroga la presunzione di dover sovraintendere a ogni passaggio, ogni attimo: specie quell'attimo che vede magicamente il trasformarsi di una cosa nell'altra.. altre volte non indaga nemmeno il necessario :))
 
TANCREDI_45
TANCREDI_45 il 10/07/11 alle 18:40 via WEB
Mi fai tornare al periodo in cui ho lavorato nella zona del petrolchimico di Augusta/Priolo. Mi trovavo spesso a percorrere a tarda sera la strada che, costeggiando i vari stabilimenti, porta a Siracusa dove abitavo. Ho bene impressi nella mente i bagliori delle torce accese, le luci delle scalette di accesso alle varie apparecchiature: un paesaggio da inferno dantesco, mostruoso, comunque di grande fascino. Ebbene, Nagelina, ogni volta che la mia macchina fendeva quei colori angoscianti il tempo sembrava fermarsi, ogni singolo istante faceva tutt'uno col precedente e col successivo: mi sembrava - povero illuso – di essere riuscito a fissare l'Istante, di trovarmi – fermo – sulla Soglia.
 
 
nagel_a
nagel_a il 11/07/11 alle 12:50 via WEB
Lo stesso ricordo, uno scenario molto simile. Ne hai detto bene: un inferno dantesco, alienante eppure di una sua bellezza enigmaticamente affascinante. Il passaggio sul ponte però durava quel tanto da riuscire a vivere quella visione con un effetto al rallentatore, straniante rispetto al traffico, all'orologio, alla frenesia del giorno. Forse è stata una delle poche volte in cui mi è sembrato di poter reggere il filo, sentendomi quasi sacerdotessa, tramite tra istanti, tra divino e umano, io stessa soglia... (ecco perchè (mi) mancavi!:))
 
pensiero_bianco
pensiero_bianco il 11/07/11 alle 09:57 via WEB
un piccolo,minuscolo passo avanti e poi un altro ancora.(non sempre ciò che vogliamo resta,spesso è proprio quello che vorremmo dimenticare che non se ne va)interrogare è "interessarsi della vita"ed anche se delle cose ti sfuggono e tante risposte non arrivano quando le cerchi,hai in ogni caso fermato il "tuo istante".
 
 
nagel_a
nagel_a il 11/07/11 alle 12:51 via WEB
è una via di saggezza questa che racconti: assaporare e godere di ogni passo, senza darlo per scontato.. è solo che spesso sono poco paziente e molto distratta e mi accorgo delle cose sul limite dei cambiamenti...
 
d4ny3L4
d4ny3L4 il 11/07/11 alle 15:54 via WEB
A volte ho la sensazione di essere altrove, a fare altre cose.. come vivere in altre vite parallele a questa.. in cui tutto è diverso e le cose non sono le stesse.. noi non siamo gli stessi.. Incognite.
 
 
nagel_a
nagel_a il 11/07/11 alle 22:35 via WEB
sliding doors... sarebbe interessante giungere a quell'unico io che si riflette nelle mille immagini di specchio delle infinite vite e degli infiniti mondi paralleli :)) .. super incognit-a..
 
basilicojamaicano
basilicojamaicano il 12/07/11 alle 11:17 via WEB
Ma infatti, è quello che dico pure io. Non capisco perché tante storie per attraversare ‘ste soglie. In fondo è giusto un attimo: falla finita, con la verginità!
Nagel, una volta per tutte, DALLA!!!
 
 
nagel_a
nagel_a il 13/07/11 alle 20:42 via WEB
Lucio? ... hihihi... (ma sarai scemo!:)))
 
   
basilicojamaicano
basilicojamaicano il 14/07/11 alle 10:06 via WEB
No,no, Nagelina, quello è un cantante, il mio era un consiglio.

(Minchia, questa era vecchia come il cucco, solo tu potevi servirla così su un piatto d'argento)
 
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"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro -  bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
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