Creato da nagel_a il 27/12/2008

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Per quel che rimane

Post n°434 pubblicato il 11 Agosto 2011 da nagel_a


"Come ogni fiaba perfetta, anche questa ci mette a parte dell'amorosa rieducazione di un'anima - di una attenzione - affinchè dalla vista si sollevi alla percezione. Percepire è riconoscere ciò che soltanto ha valore, ciò che soltanto esiste veramente. E che altro veramente esiste in questo mondo se non ciò che non è di questo mondo?"
(C. Campo, Gli imperdonabili)

Vi sono metamorfosi che ci appartengono lungo tutto l'arco della vita. Segnano lo stacco, di volta in volta, tra un passato e un presente, liberando crisalidi e vibrando nuove ali. La frazione di tempo sul liminare del passaggio, lascia l'anima nuda e attenta, prima di indossare la nuova veste.
La percezione è un filo rosso che qualcosa o qualcuno ci ha messo in mano in un'infanzia lontana. Se ne perde persino il ricordo, avvolto da nebbie indistinte, e se ne dimenticano le istruzioni. Eppure nei momenti cruciali, nelle metamorfosi che segnano il passo, quel filo rosso riappare e spesso ci fa condurre scelte apparentemente insensate. E' il filo di Arianna attraverso il labirinto.

Forse è la stessa percezione che ci conduce, come nelle favole, a cercare quell'unica persona che possiamo ri-conoscere, perchè già ne possediamo intima immagine, ne abbiamo dimestichezza al tatto. E il tempo si plasma come un'attesa, l'attesa, per quell'unica persona che non ci fa sentire soli.

 

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Commenti al Post:
ebenezer.le.page
ebenezer.le.page il 11/08/11 alle 09:36 via WEB
Azzardo, forte dell'esenzione da sanzioni morali, corporali e pecuniarie: quell'entità (aspettando Godot) cui alludi, e attesa, e in cui riporsi mi fa sentire questo tuo post molto "femminile". Non è ovviamente nè ironia nè classificazione nè niente di niente, essendo semplice e pura constatazione. [Non è abolendo e volendo negare le differenze (di sesso, razza ecc.), ma tenendone anzi conto, che è più facile capirsi e armonizzare. O no?]
 
 
nagel_a
nagel_a il 16/08/11 alle 14:54 via WEB
giusto perchè godi dell'immunità da vecchio Ebby!... rido... può darsi che ci sia come dici un'aspettativa tutta femminile in ciò che scrivo, non saprei... ho pochi confronti maschili sull'argomento :)) (pienamente d'accordo sulle ricchezze delle differenze :))
 
boezio62
boezio62 il 11/08/11 alle 12:03 via WEB
'Che altro esiste in questo mondo se non cio' che non è di questo mondo?" Affetti,Amicizia,Amore,Bellezza,Spiritualita' tutti elementi immateriali che non si possono comprare al supermercato,ne ' pesare,ne' tagliare a fette,ne' contenere.Eppure sembra,si dice che nella vita reale solo le cose concrete, materiali contino,il resto sono,sarebbero costruzioni della mente.Ma senza queste "costruzioni immaginarie",percettive,non avremmo nulla di cio' che fa la vita degna di essere vissuta in pieno.Ci sentiremmo vivi ...ma soli...certo che se hai trovato quell'unica persona....;)
 
 
nagel_a
nagel_a il 16/08/11 alle 14:56 via WEB
forse sta tutto nella disponibilità a lasciarsi trasportare ogni tanto in quel mondo parallelo che ospita tutti quegli elementi immateriali.. alzare gli occhi insomma, metaforicamente e non.. perchè per vivere la vita pienamente non basta conoscere la terra e i sassi (anche se già è molto).. chissà.. sorrido..
 
Lolablu7
Lolablu7 il 11/08/11 alle 16:21 via WEB
E' proprio questa percezione dell'importanza di tutto ciò che non appartiene a questo mondo che mi convince sempre più dell'esistenza di un'altra dimensione verso la quale siamo protesi.Mi chiedo come sarà la percezione in quella frazione di tempo che vivremo sul limitare del passaggio, prima di indossare la nuova veste e che lascia l'anima nuda e attenta.Dolorosa,senz'altro,se nella vita avremo avuto la fortuna di incontrare quel qualcuno che non ci fa sentire soli...a meno che questo qualcuno non appartenga alla sfera del non tangibile!Post bellissimoooo!!!Ciao,:-)))
 
 
nagel_a
nagel_a il 16/08/11 alle 14:59 via WEB
mi fai immaginare da ciò che scrivi una dimensione altrove o successiva.. e su questa ho pochissime certezze e ancora nessuna aspettativa. se invece la dimensione è quel mondo parallelo di cui scrivevo qui sopra a Boezio, allora la vedo come qualcosa di "contemporaneo", di non rinviabile ma quotidianamente godibile.. poi non saprei.. forse ciò che è profondo in questa vita, lascia tracce in qualunque altra possa accadere di vivere.. (grazie! ti abbraccio)
 
   
Lolablu7
Lolablu7 il 16/08/11 alle 16:13 via WEB
Tu parli di un mondo parallelo ,contemporaneo a sè stante!? Io li vedo perfettamente integrati tanto che quando l'uno trasmette segni di cedimento,l'altro ne risente.L'altra dimensione,per me, ci aspetta!Un abbraccio:-))
 
     
nagel_a
nagel_a il 21/08/11 alle 10:02 via WEB
Che siano perfettamente integrati è un augurio. Sarebbe triste il contrario, anzi la sofferenza probabilmente c'è quando si allontanano o divergono oltre un certo limite consentito. Sull'altra dimensione ci sto lavorando, ma devo "combattere" contro parecchio scetticismo logico :))) Un sorriso!
 
TANCREDI_45
TANCREDI_45 il 12/08/11 alle 16:50 via WEB
Penso a chi, Nagelina, ad un certo punto della propria vita si rende conto di non stare bene con se stesso. Non ne comprende i motivi, ma ne soffre, ne soffre tanto. Inizia, così, un percorso difficile, tortuoso, doloroso, anche lacerante. Da principio (ed è già difficilissimo), semplicemente accettando questa condizione. Poi... ecco Nagelina, ad un certo punto quel percorso può anche considerarsi concluso: la "metamorfosi" è avvenuta. Ed è lì che devono operarsi "scelte apparentemente insensate". Ed è lì che la semplice "vista della vita" diventa Percezione vera, profonda. Ed è lì che, finalmente, ci si ritrova :-)
 
 
nagel_a
nagel_a il 16/08/11 alle 15:03 via WEB
a volte si concertano negli eventi delle particolari congiunture, allora accadono le metamorfosi più radicali, che contemplano "risolvendolo" il passato e introducono al futuro... e allora lo sguardo, passa attraverso la superficie e acquisisce quella capacità di scendere oltre.. e a volte in questa discesa si ha la fortuna di incontrare mondi oltre se stessi.. e persone.. :)))
 
beth_el
beth_el il 15/08/11 alle 13:19 via WEB
Almeno così credi, speri. Se è vera la Storia, altrettanto è densa di disillusioni. Si procede allora per passi successivi, successivi ri-conoscimenti, o presunti tali. Così non fosse non leggeremmo più libri, o ascolteremmo il vicino, di perduti amori. Ma ogni adolescente ha diritto a sognare.
 
 
nagel_a
nagel_a il 16/08/11 alle 15:06 via WEB
la mia prospettiva è differente. credo che il sogno, realizzabile, sia quello di trovare una persona capace di attraversare i cambiamenti e i passi successivi, incarnando di volta in volta quei necessari ri-conoscimenti... e non è l'adolescente pretesa del "per sempre", mi basta solo di arrivare al "finchè campo" ... :)
 
basilicojamaicano
basilicojamaicano il 17/08/11 alle 16:01 via WEB
Sai, Nagel, io credo che quella persona “ri-conoscibile al tatto” non esista se non in un istante. Un preciso istante. E la nostra destrezza sta nell’acchiappare quell’attimo.
Quella persona è il miscuglio di un gène e di un’esperienza. Un essere che solo per un attimo sarà compatibile con noi: se saremo abbastanza lesti da coglierlo avremo la possibilità di mostrargli/le chi siamo e a quel punto, forse, entrare a far parte della sua essenza; di ciò che contribuirà alla sua forma futura.
In soldoni, in ciò che sarà ci sarà un po’ di noi… e forse quel “riconoscersi di volta in volta lungo la vita” di cui parli nell’ultimo commento, con un po’ d’orecchio buono, d’occhio accorto e (fondamentale) di culo, si ripeterà finché si camperà.
 
 
nagel_a
nagel_a il 21/08/11 alle 10:04 via WEB
La nostra fortuna sta nel susseguirsi di quegli attimi allora. Nell'imbroccare quel momento che permette il ri-conoscersi e nella serie infinita (relativamente infinita ok) di quegli attimi... insomma un 6 all'enalotto :))) beh... un po' di ottimismo non guasta no?... sorrido...
 
d4ny3L4
d4ny3L4 il 26/08/11 alle 23:17 via WEB
... lo rileggo ora ed è come se nn l'avessi mai letto. Immenso questo post.
 
 
nagel_a
nagel_a il 01/09/11 alle 16:38 via WEB
.. è la ricchezza tua che ci ritrovi.. spesso si trova quel che già si possiede (ti abbraccio)
 
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"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro -  bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città

 

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