W. SHAKESPEARE - RE LEAR IV
così noi siamo per gli dei,
ci uccidono per gioco."
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Post n°435 pubblicato il 16 Agosto 2011 da nagel_a
Non sono per nulla d'accordo. Se devo prendere in considerazione un uomo e se devo innamorarmi, non sarà che di un maratoneta centometrista, capace di coniugare lo scatto entusiastico e la quotidianità. Ecco... non mi accontento di nulla meno. [Devo solo verificare se io so essere altrettanto..]
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO
"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro - bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città
A volergli dare un nome potremmo chiamarlo il Centoneta. In grado di bruciare zuccheri in nove secondi e mezzo di apnea e grassi per due ore di crampi. Dalla muscolatura gonfia e potente e allo stesso tempo filiforme e resistente.
Secondo me uno così non lo trovi, ma non mi sembra un grosso problema: basta cambiare metafora eh eh eh…
Nagel, se questa è una metafora sessuale, il tuo uomo ideale è un vibratore multispeed con carta Mastercard gold incorporata!
Se invece non è una metafora sessuale… ma sì, dai, è una metafora sessuale.
Comunque, si parla tanto e sempre di questo fantomatico “uomo ideale”, come se soltanto le donne avessero desiderio di cotanto essere mitologico. E noi maschietti??? Dov’è la nostra donna ideale?
La verità, Nagel, è che la donna fatica soffre e si dispera per trovare l’uomo perfetto, mentre l’uomo fa lo stesso sperando di trovare una donna che sia almeno “normale”.
Il fatto è che quella rottura di balle può permettersi, proprio in virtù del buco che tiene prigioniero, di scegliere in un ventaglio più o meno ampio di pretendenti, l’uomo che vuole, mentre noi maschietti (tranne quelli fighi, che per loro è un’altra storia) siamo costretti a prendere tutto quel che viene, ma non perché siamo di bocca buona o perché abbiamo poca voglia o chissà cosa, la nostra è semplice disperazione. Fame e disperazione, capisci? Se non prendiamo tutto quello che viene corriamo il rischio di rimanere digiuni (questa è una sensazione che la donna comincia a sperimentare intorno ai 35 / 40 anni e devo confessare che a quel punto l’uomo prova un gusto quasi sadico a stracciarla sul campo, forte di 40 anni d’esperienza in più). Comunque dicevo: succede così che la prima che fa finta di dartela ti sembra pure che faccia dei ragionamenti coerenti e tu te la sposi. Lo fai contro tutti gli avvertimenti di chi prima di te è caduto, perché dici:
“Per me non sarà così! Lei è diversa da tutte le altre!”
Una cazzata nucleare! Lei è esattamente com’era la sua antenata di mille anni prima, solo più tecnologicamente avanzata a rompere le balle.
Fatta questa doverosa premessa vengo alla tua domanda: “normale” starebbe per “un buco con una rottura di balle intorno” (muta, per i più fortunati).<br< Vedi, Last, sai cos’è che mi fa un po’ rabbia? Che voi femminucce, qualche possibilità di trovare quell’uomo perfetto ce l’avete, noi, invece, siamo condannati alla donna Polo :-(
P.S. Per Gigi: Gigi, olimpiadi in poltrona, mutande e canottiera, birra gelata e rutto libero e... per favore, cara, visto che sei già in piedi, mi passi le patatine? :-)
Boezio, se tu, Gigi e Tancri continuate così, finisce che ci credo davvero :-)