W. SHAKESPEARE - RE LEAR IV
così noi siamo per gli dei,
ci uccidono per gioco."
« Fantasie | Il fuoco » |
Post n°487 pubblicato il 17 Maggio 2012 da nagel_a
Ho paura di avere paura... Io non ho paura di nulla. Le paure le fingo per sembrare umana. La mia veste lunga da dea, nasconde bene i piedi d'argilla. Sto all'ingresso di un porto, guardo le navi passare sotto il ponte delle mie gambe aperte. La mia testa sfiora le nubi e sconto questa superbia nelle catene che cingono le mie caviglie.
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO
"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro - bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città
sfuggito dalle fauci del sole
che un'abisso ha ri-velato
come latte poi sorseggia
cade dalla bocca, al mento, sopra il seno
Dalle pupille scaglie di brina e luna
guardando un'orizzonte come una variabile assoluta
come ogni contrattempo inatteso
cosi gli dei si son sempre ribellati
ad ogni ordine e stabilità