“Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate
dalla mia bocca non ven’andate.”
Lo sguardo ammiccante,
voglioso e intrigante,
la sua pupilla profonda e lucente,
ti fissa negli occhi, non sai cos’ha in mente.
La mano leggiadra scivola giù
e attrae qualcosa che si erge lassù.
Le dita sinuose, il palmo avvolgente,
sfioran la patta e si gonfia gemente.
Come una gatta estrae i suoi artigli,
gratta qualcosa e già vuoi che lo pigli,
scorron le unghie sopra il tessuto,
mai così duro ce l’hai avuto!
C’è una cosa che non le va
una cerniera lampo, per carità!
Trova la zip e apre il sipario
la mano si infila e prova a cercarlo.
Sfiora la capa e l’asta accarezza,
sa quel che vuole, non sai che t’aspetta!
Porta alla luce il frutto proibito
lo sfiora tutto con un solo dito.
Via!!! Inutili stracci!
Pantaloni e mutande, quanti impacci!
Il ferro è rovente, come al sole cocente,
un carbone ardente, l’acqua bollente.
Un colpo di lingua, leccata, di più,
due labbra calde che scendono giù!
Focosa, vogliosa, avvolgente e bagnata
una bocca così l’hai solo sognata;
è solo l’inizio della porca poesia
saprà dare sfoggio della sua fantasia.
Caldo, turgido e bagnato
già tutto quanto te l’ha insalivato,
e scorre armoniosa, implacabile, vanta
che di darti piacere non è mai stanca.
Come un ragnetto sa usare le dita,
per le tue palle goduria infinita.
Tintinna la lingua sotto al filetto
comincia a vibrare, pronto all’amplesso.
Fino all’estremo ti ha accompagnato,
anche il tuo gemito è soffocato
dall’esplosione, furiosa e gioiosa,
che inonda d’amore la sua bocca vogliosa.
Te lo accudisce come una chioccia,
fino a gustare anche l’ultima goccia,
baci e carezze sul suo prediletto,
è stato compiuto il pompino perfetto!
Alex – l’uomo delle porche favole