RINASCITA SPEZZANESE

SPEZZANO ALBANESE -

Risolta la crisi di maggioranza (che adesso, però, nessuno dei protagonisti chiama più "crisi") tutto si appresta a tornare esattamente come prima. I dissidenti hanno ricevuto le risposte invocate, la giunta tecnico-politica transitoria ha esaurito il suo compito, il sindaco ha scongiurato il rischio di essere sfiduciato e l'esecutivo "originale" può allora finalmente tornare al proprio posto e riprendere in mano le redini della gestione amministrativa.

"Non c'è mai stato alcun rimpasto - precisa il sindaco Giovanni Cucci - bensì un sofferto e difficile azzeramento della giunta per permettere alcuni necessari chiarimenti personali e politici interni che hanno sortito l'effetto sperato. Adesso abbiamo ritrovato l'armonia e sono riuscito a ripristinare una famiglia che, se saprà impegnarsi come all'inizio, otterrà risultati quali nessuna precedente amministrazione ha mai raggiunto. E' come aver vinto una seconda volta le elezioni". Per quanto riguarda, invece, la richiesta di una maggiore collegialità avanzata a più riprese dai "dissidenti" Luigi Serra (vicesindaco, Bilancio, Turismo e Attività produttive), dagli assessori allo Sport, Spettacolo e Politiche giovanili ed alla Sanità Francesco Greco e Cosimo Galizia, nonché dai consiglieri comunali Carmine Lupinaro (con delega al Personale) e Giuseppe De Marco (con delega al Termalismo), Cucci osserva: "Quando determinate situazioni richiedono scelte ed azioni tempestive, non sempre è stato possibile informare tutti. Ma erano scelte di second'ordine. Mentre su quelle principali c'è sempre stata ampia discussione nella maggioranza e anche con i membri non eletti della lista". Ma, soprattutto, il primo cittadino ribadisce che anche i componenti della giunta "a tempo" - Giuseppe De Marco (vicesindaco vicario, Bilancio, Sport, Spettacolo e Turismo), Fiorenzo Viceconte (Agricoltura, Ambiente e Sanità) e gli esterni Angelo Luci (vicesindaco, Cultura ed Istruzione) e Maria Angela Presta (Politiche Sociali e Pari Opportunità) - hanno accettato di buon grado questa situazione. "Gli attuali quattro assessori - aggiunge - finiranno il loro mandato da qui a breve: si stanno discutendo e smussando gli ultimi dettagli. Il loro addio avverrà contestualmente allo scioglimento del gruppo "Voce del popolo spezzanese" che non ha più ragion d'essere. Torneranno, quindi, i precedenti assessori, con le stesse deleghe di prima. Ma non posso che ringraziare gli attuali quattro per l'ottimo lavoro svolto e per essere riusciti ad entrare così in fretta nei meccanismi, sacrificando anche la loro immagine". Ciò che al sindaco proprio non è piaciuto in questa fase è l'atteggiamento della minoranza. "I nostri avversari - tuona - hanno cercato di metterci i bastoni tra le ruote senza riuscirci: ha prevalso il nostro alto senso di responsabilità. Hanno cercato di sfruttare l'occasione e non sono stati in nessun modo clementi con nessuno di noi, dandoci addosso e mettendo in evidenza situazioni non reali". E ancora: "Iannuzzi? Stia tranquillo, per il finanziamento di Varco delle femmine è tutto a posto. Vuole essere il leader di un'opposizione che non ha contezza dell'amministrazione vera bensì di quella che si sogna la notte". Su Nociti: "Quando ero all'opposizione l'ho lasciato lavorare tranquillamente per tre anni. Noi, di contro, abbiamo avuto il fiato sul collo fin dal primo giorno. Lui ha portato regressione, noi, superato il periodo in cui abbiamo dovuto porre rimedio alla gravosa situazione ereditata, ci avviamo adesso alla seconda fase, che è quella del rilancio del paese. Comunque se vuole sono ben disposto a dargli lezioni di gestione amministrativa e del territorio". Ribadendo di aver sempre mantenuto la fiducia della popolazione, Cucci conclude: "Stiamo già pensando non solo ai prossimi tre anni, ma anche ai successivi cinque. E, come promesso in campagna elettorale, coinvolgeremo la cittadinanza nelle scelte importanti della nostra comunità e, infatti, tanto nella redazione del Psc quanto nel nuovo appalto per la raccolta rifiuti non abbiamo trascurato quelle che sono state le richieste e le indicazioni della popolazione".

da, Diritto di cronaca