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Nuovamente Brioschi.... nuovamente Grigna Settentrionale...

Post n°83 pubblicato il 03 Luglio 2007 da maxpao1977
 
Foto di maxpao1977

Scheda tecnica

Località di partenza : Vò di Moncodeno (1540 slm)

Meta                        : Vetta Grigna Settentrionale e rifugio Brioschi

                                  segnavia 25 " Via della Ganda"

Dislivello                  : 1900 metri tra a/r

Difficoltà                  : escursionisti esperti (vari tratti attrezzati)

Montagna celebratissima e amatissima da molti alpinisti ed escursionisti, nonchè palestra di roccia, la Gringa Settentrionale la si raggiunge nel caso nostro salendo da Bellano per Esino Lario, proseguendo poi per l'alpeggio dell' Alpe Cainallo e successivamente per il Vo' di Moncodeno ove si posteggia l'auto (la strada non è delle migliori anche se piuttosto panoramica). Il Gruppo è un complesso montuoso isolato, situato tra la bella Valsassina e il lago di Lecco, il cui fronte meridionale sovrasta quest' ultima città  con un bastione roccioso verticale (su cui è stata tracciata la panoramica via ferrata del Medale). Un lungo crinale, la Via Alta delle Grigne (attrezzata e per escursionisti esperti), collega le con un meraviglioso percorso la vetta della Grigna    Meridionale (Grignetta 2180 slm) alla Grigna Settentrionale (Grignone  2410 slm).

Con il toponimo Grigna (detta anche Grigna settentrionale o Grignone) si intende la vetta più alta del massiccio delle Grigne, posto appunto in provincia di Lecco a cavallo tra il ramo orientale del lago di Como e la Valsassina, composto anche dalla meno elevata Grignetta o Grigna Meridionale.

La vetta massima raggiunge i 2410 m, e appena sotto ospita il rifugio Brioschi, uno dei rifugi storici delle prealpi lombarde, di proprietà del Cai di Milano.

La montagna è essenzialmente composta da tre versanti: il sud - occidentale, il più scosceso e alpinisticamente interessante, che scende verso il lago di Como e i Piani Resinelli, l'orientale, prativo e boscoso, che digrada regolare verso la Valsassina, e quello settentrionale, che forma una grande conca di natura glaciale abbassandosi verso il Passo del Cainallo e la zona di Esino Lario, versante molto noto in ambito speleologico per la gran quantità di cavità e abissi, alcuni dei quali di notevole profondità (famosa la ghiacciaia).
La Via Normale di salita è sul versante orientale, ed ha inizio a Pasturo, passando per il rifugio Pialeral (notevole è pero il dislivello).

Rinomatissimo è il panorama che si può godere dalla vetta, per il suo relativo isolamento e per la distanza da altre vette di simile o maggiore altezza: comprende l'intero arco alpino nord-occidentale, l'Oberland Bernese, il Cervino,il Monviso, molto bene è possibile vedere il monte Rosa fino alle vette interne svizzere e alle catene montuose di confine con il Triveneto. In caso di giornata ventosa capita di avvistare persino il duomo di Milano.

Dalla Grigna nasce il fiume Pioverna, che attraversando la Vasassina va poi a sfociare nel lago di Como.

Leggenda sostiene che la Grigna era una crudele guerriera, che fece uccidere da una sua sentinella un cavaliere venuto a manifestare il suo amore per lei. La guerriera fu trasformata in montagna, e così anche la sentinella, che divenne la Grignetta.

Nel campo alpinistico la Grigna è conosciuta per le arrampicate al Sasso Cavallo, che presso la  parete sud "regala" vie fino a 500 metri. Tra queste le più famose sono la via del Det, la Cassin, la via della Luna, l'altra faccia della Luna, 10 piani, Ibis e Cavallo Pazzo. Non meno importanti sono le arrampicate nella Grignetta che tra la cresta Segantini, il Gruppo dei Magnaghi, e i vari aghi, piloni e torri, contiene numerose vie aperte dai alpinisti di fama mondiale.

Oltre al rifugio Brioschi posto sulla vetta, ci sono altri rifugi: il rifugio Bietti - Buzzi, riaperto di recente e di proprietà del CAI Mandello nella valle di Releccio a 1719 metri slm gestito dalla famiglia Nogara. Il Rifugio Bogani - Monza, del CAI Monza a 1816 metri slm che si trova a nord. Il Rifugio Elisa in val Meria, sopra mandello a 1515 metri slm di proprietà del CAI Mandello, gestito da Valerio Lafranconi. Il Rifugio Rosalba a 1730 metri slm in Grigna Meridionale, raggiungibile dai Piani Resinelli o da Mandello, gestito da Mauro Cariboni. Il Rifugio Pialeral, nel versante valsassinese. Sono poi presenti dei bivacchi come il Merlini, alla bocchetta della bassa, il baitello del Manavello, in particolare.

Tornando a noi, si imbocca il sentiero 25/26 inizialmente con indicazioni per Rifugio Bietti e Rifugio Bogani, ove dopo una mezz' ora circa di leggera salita in faggeta a mezza costa con alla sinistra la compagnia della Cima del Palone si giunge nei pressi di un bivio con chiara indicazione a destra per il Bietti e l'arco di Prada e a sinistra per il Bogani. Si prosegue attraverso alcune cenge piuttosto esposte (ma il sentiero è sempre ben largo) fino all'alpeggio posto poco sotto il rifugio che si raggiunge facilmente con 1/2h  di comunque tranquilla camminata dal Vo' di Moncodeno. Sosta obbligata per un caffè in compagnia dell'ormai mia irriducibile compagna Aurora, e ripartenza per la " Via della Ganda" (attenzione a non confondersi con le numerose vie di salita tra cui la bellissima per il nevaio) con numerazione 25, si sale copiosamente attraversando alcuni tratti esposti e attrezzati (più per sicurezza che non per necessità credetemi!), giungendo dopo circa un ora e mezza presso gli ultimi 15/20 metri di dislivello che si affrontano con catene. L'arrivo in vetta da questa via è straordinario, ci si ritrova improvvisamente avvolti dalle nuvole, il vento non tirava eccessivamente, peccato per la giornata che non ci ha permesso grandi vedute, anzi tutt'altro (a fatica si vedeva la Grignetta), motivo ulteriore per tornarci per la terza volta, magari in autunno per il nevaio, quando le terse giornate permetteranno maggiori orizzonti.

 
 
 
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