Scheda tecnica
Località di partenza : impianti di risalita di Pescegallo
Meta : vetta Pizzo Tre Signori
Dislivello : 2500 metri tra a/r (alcuni saliscendi appesantisono
il dato)
Difficoltà : escursionisti esperti
Celebre e rinomata vetta, seconda solo alla Grigna Sttentrionale, il Pizzo dei Tre Signori è un'elegante vetta sulla cresta principale delle Alpi Orobie, ove questa si pone tra i solchi orografici della Valtellina (con la tributaria Val Gerola), della Val Brembana (con le tributarie Valtorta e Valle d'Inferno) e della Valsassina.
Gode di ottima fama "geografica" dato il suo particolare isolamento: il toponimo ha origine dalla sua collocazine che un tempo lo poneva a confine tra lo Stato di Milano, la Repubblica di Venezia e il Canton dei Grigioni nella Confederazione Elvetica.
I versanti principali della vetta sono quelli che scendono verso le valli sopracitate e presentano molti itinerari di salita non sempre agevoli e spesso piuttosto lunghi; tecnicamente il più interessante risulta a mio giudizio quello che raggiunge la sommità del lato valtellinese per la cresta ovest, presentando poco sotto la vetta un passaggio roccioso attrezzato noto come Il Caminetto, vien dopo l'itinerario in questione percorso ieri con Aurora, determinata e splendida quanto non mai nel raggiungere la vetta (son fiero di te Yaya!).
Si parte appunto dagli impianti di Pescegallo, e con segnavia n.148 e n.8 si sale su facile sentiero in bosco, guadando prima il torrente, poi mezza costa sul Pizzo Mezzodì fin al piccolo lago di Trona (1805 ). Si traversa la diga proseguendo in direzione rifugio Falc (bruttisimo a mio giudizio!) che si raggiunge dopo buon dislivello e con alcuni sali scendi (sempre su sentiero bianco/rosso) costeggiando il lago di Inferno e traversandone l'omonima diga. Qui purtroppo la prima neve, sentiero pessimo da qui alla vetta, con rocce umide, il tratto attrezzato sotto la diga (un poco esposto ma nulla più) è da far con attenzione, al Falc si arriva con la neve e il ghiaccio. Da qui si piega a sinistra, per la bocchetta di Piazzocco (2252) che ci apre la visuale su Grigne, e tutti i "4000" svizzeri, poi nuovamente a sinistra ad attaccar l'ultimo e più difficile tratto. Calziamo i ramponi, mancano 300 metri ai 2554, tutti per facili roccette e sfasciumi fin sotto alla vetta ove poi placche di roccia levigata e ghiacciata facili da passare, ma sempre con molta prudenza!!, ci portano oltre le nuvole (ieri molte sotto di noi). Alle 16.00 siamo in vetta (partenza alle 10.15), soli, poca la gente arrivata in vetta, è evidente dalle poche tracce lasciate su sentiero; poi nuovamente giù, il buio ci circonda nel canalino tra i due laghi, indossiamo i frontalini, la discesa è in notturna, ma lassù che tramonto sulla Grigna!!
Inviato da: Rebuffa17
il 11/06/2012 alle 15:49
Inviato da: ligamaister
il 10/03/2009 alle 14:15
Inviato da: maxpao1977
il 04/11/2008 alle 15:16
Inviato da: sillylamb
il 16/10/2008 alle 17:11
Inviato da: maxpao1977
il 25/09/2008 alle 16:03