Creato da maxpao1977 il 18/02/2006

sport e viaggi

sport viaggi avventura turismo fotografia

 

 

« Periplo Piani di Artavag...Monte Resegone - 1875 slm »

Capanna Boval - Engandina -

Post n°117 pubblicato il 21 Agosto 2008 da maxpao1977
 
Foto di maxpao1977

Scheda tecnica :

Località di partenza : Morteratsch stazione

Meta                        : capanna Boval 2496 slm 

Dislivello                  : 1198 a/r

Difficoltà                  : escursionistica

Rappresenta forse il più grande scenario glaciale visibile anche al meno allenato degli escursionisti questa facile escursione che ha partenza dalla località di Morteratsch (parcheggio a pagamento a pochi metri dalla stazione ferroviaria), raggiungibile oltrepassando il Passo del Maloja, proseguendo poi per St. Moritz e piegando qualche chilometro dopo per Pontresina (Morteratsch si trova circa 5km dopo questo paese).

Comincia dunque la facile camminata, perchè credetemi tale resta, attraversando la ferrovia proprio all'altezza della stazioncina di Morterasch. Terribile il primo impatto presso l'albergo sopra la stazione, dove bande di "merenderos" europei (tedeschi, svizzeri, italiani, austriaci) coi loro profumi dolciastri di creme anti-abbronzanti urlano, mangiano, si abbuffano,  in piena fase amorosa, manco dovessero prepararsi per una notte in discoteca (terribile!!).
Il sentiero è ampio, con pendenze tranquille, e ribadisco, percoribile da chiunque (parte all'altezza di un enorme mano di legno con chiare indicazione per la Chamanna Boval, che poi è un rifugio!). Incrociamo turisti, tanti turisti, troppi turisti, cafoni, maleducati, sporcano terribilmente, pochi salutano, in troppi strillano, ma fortunatamente non hanno volontà nè fisicità per andar oltre la metà del percorso per la Boval, permettendoci dunque di ritrovar la riflessione e la pace della "montagna vera".

Il sentiero sale dunque, dapprima con qualche tornante nel bosco, poi segue per buona parte il fianco della montagna su una vecchissima morena: "la Chünetta"; nei punti di vegetazione rada è possibile vederne l'impressionante altezza immaginando dunque quella che era la reale quantità di ghiaccio intorno al XIX secolo. Si segue quindi un piccolo avvallamento tra la morena del ghiacciaio e il fianco del Piz Boval, dove scendendo leggermente si raggiunge un piccolissimo laghetto alpino sulla nostra destra. Da qui si risale di nuovo per  breve tratto e restando sempre all'interno dell'avvallamento chiamato anche Chamin, dove si deve passare una piccola pietraia composta da rocce basali; oltre i pendii si riaprono e la vista spazia su tutto il ghiacciaio del Morteratsch  e del Vadret Pers(personalmente ho preferito percorrere per gran parte l'itinerario sul filo di cresta morenico, che è discretamente tracciato ma piuttosto franoso, per meglio fotografare alcuni escursionisti che scendevano per il ghiacciaio del Mortertasch). Un ultimo tratto appena esposto su alcune roccette (esistono delle corde fisse ma solo per ascensioni invernali) ci porta con alcuni tornanti al colle ove sorge la Chamanna Boval (comodamente in 2 ore e 30 dalla stazione di Morteratsch); il rifugio sorge in ambiente spettacolare considerando la facilità nel raggiungerlo. Di fronte la confluenza dei due Ghiacciai del Morteratsch, con a destra i 4000 e oltre del Piz Bernina con la sua splendida Biancograt, a sinistra il Bellavista, i Piz Palù, Zupò, la Vadret Pers, si intravede anche la Chamanna Diavolezza.

Dal rifugio la discesa può essere effettuata seguendo il percorso di andata, oppure seguendo il ghiacciaio.

Ne lsecondo caso scendere per qualche decina di metri sotto il rifugio seguendo inizialmente parte del sentiero di andata, per poi ripiegare decisamente a destra, dirigendosi sulla morena del ghiacciaio e seguendola fin quasi alla parte terminale. Questo ultimo tratto di morena è piuttosto affilato ma non presenta difficoltà o esposizioni di rilievo, bisogna comunque prestare sempre attenzione, in quanto il versante esposto al ghiacciaio è ovviamente franoso (lo stesso valga per prima). Raggiunta una quota prossima a quella del ghiacciaio e appena prima che la morena ricomincia a salire, bisogna scendere dal suo fianco sinistro ove visibile alcuni ometti di pietra.

 prestare molta attenzione. Raggiunto il pianoro formato da ghiaccio e pietre, si attraversa da ovest verso est il ghiacciaio, quindi in direzione diametralmente opposta alla morena appena percorsa. In questo punto di attraversamento i crepacci sono piccoli e non presentano grossi rischi, resta sempre inteso che la prudenza non è mai troppa.

Si attraversa quasi tutto il ghiacciaio in modo da portasi sul suo lato opposto, restando comunque sempre su di esso. Da questo punto è d'obbligo calzare i ramponi e anche se la discesa non è particolarmente ripida è consigliabile legarsi e procedere in conserva con picozza alla mano. Il primo tratto non presenta ancora grossi crepacci ma scendendo diventano più evidenti e grossi. Molti si riescono ad evitare passandoci intorno, mentre altri essendo piuttosto lunghi ma stretti, si possono saltare valutandone sempre la distanza. Si raggiunge un primo punto dove la discesa diventa leggermente più ripida e sempre superando e saltando i vari crepacci più ravvicinati e netti, la pendenza ritorna ad addolcirsi. Da qui è già possibile scorgere la fine del ghiacciaio e la strada carrozzabile sottostante. Proseguendo per un breve tratto dolce, cercando di restare sempre verso la propria destra, si raggiunge la parte terminale del ghiacciaio dapprima ancora molto crepacciata e poi più liscia ma con una buona pendenza costringendo una discesa in diagonale in modo da ritornare sul versante di andata, ora alla nostra sinistra (di nuovo sotto il Piz Boval), dove si arriva alla fine del ghiacciaio che superando alcuni sfasciumi ci si porta sulla carrozzabile riportandoci velocemente alla stazione di Morteratsch.

In foto la famosissima Biancograt

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

IL CASO DAVID SHARP

 

LA PARETE SUD DEL CERVINO

immagine
 

TAG

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Sagittiamo55martasciuccatirobistones71verdeacqua11rsepettimauro1953cainverunoanticaorologeriaromasilviarossoriTakumaSatounvolodali0sesca80dany487gpontogliomc.guzzino
 

ULTIMI COMMENTI

Indimenticabili ciaspolate a La Magdeleine!
Inviato da: Rebuffa17
il 11/06/2012 alle 15:49
 
Ma è ben segnalato il percorso o si rischia di perdersi??
Inviato da: ligamaister
il 10/03/2009 alle 14:15
 
ferrata, quindi quasi sempre con il moschettone...
Inviato da: maxpao1977
il 04/11/2008 alle 15:16
 
Ferrata fatta in arrampicata? O ti sei attaccato alla...
Inviato da: sillylamb
il 16/10/2008 alle 17:11
 
...grazie mille syl...
Inviato da: maxpao1977
il 25/09/2008 alle 16:03
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 10
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: maxpao1977
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 46
Prov: MI
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963