Creato da squaw04 il 21/04/2009
 

caos

libera

 

 

« Giorgia - Ogni DonnaIL BAR DI HELGA »

Le donne sfruttate della coop scrivono alla Littizzetto

Post n°48 pubblicato il 26 Novembre 2012 da squaw04

Cara Luciana,

lo sai cosa si nasconde dietro il sorriso di una cassiera che ti chiede di quante buste hai bisogno? Una busta paga che non arriva a 700 euro mensili dopo aver lavorato sei giorni su sette comprese tutte le domeniche del mese. Le nostre famiglie fanno una grande fatica a tirare avanti e in questi tempi di crisi noi ci siamo abituate ad accontentarci anche di questi pochi soldi che portiamo a casa. Abbiamo un alternativa secondo te?

Nei tuoi spot spiritosi descrivi la Coop come un mondo accattivante e un ambiente simpatico dove noi, quelle che la mandano avanti, non ci siamo mai. Sembra tutto così attrattivo e sereno che parlarti della nostra sofferenza quotidiana rischia di sporcare quella bella fotografia che tu racconti tutti i giorni.

Ma in questa storia noi ci siamo, eccome se ci siamo, e non siamo contente. Si guadagna poco e si lavora tanto. Ma non finisce qui. Noi donne siamo la grande maggioranza di che lavora in Coop, siamo circa l'80%. Prova a chiedere quante sono le dirigenti donna dell'azienda e capirai qual'è la nostra condizione.

A comandare sono tutti uomini e non vige certo lo spirito cooperativo. Ti facciamo un esempio: per andare al bagno bisogna chiedere il permesso e siccome il personale è sempre poco possiamo anche aspettare ore prima di poter andare.

Il lavoro precario è una condizione molto diffusa alla Coop e può capitare di essere mandate a casa anche dopo 10 anni di attività più o meno ininterrotta. Viviamo in condizioni di quotidiana ricattabilità, sempre con la paura di perdere il posto e perciò sempre in condizioni di dover accettare tutte le decisioni che continuamente vengono prese sulla nostra pelle.

Prendi il caso dei turni: te li possono cambiare anche all'ultimo momento con una semplice telefonata e tu devi inghiottire. E chi se ne frega se la famiglia va a rotoli, gli affetti passano all'ultimo posto e i figli non riesci più a gestirli.

Denunciare, protestare o anche solo discutere decisioni che ti riguardano non è affatto facile nel nostro ambiente. Ci è capitato di essere costrette a subire in slenzio finanche le molestie da parte dei capi dell'altro sesso per salvare il posto o non veder peggiorare la nostra situazione.

Tutte queste cose tu probabilmente non lo sai, come non le sanno le migliaia di clienti dei negozi Coop in tutta Italia. Non te le hanno fatte vedere né te le hanno raccontate. Ed anche a noi ci impediscono di parlarne con il ricatto che se colpiamo l'immagine della Coop rompiamo il rapporto di fiducia che ci lega per contratto e possiamo essere licenziate.

Ma noi non vogliamo colpire il marchio e l'immagine della Coop, vogliamo solo uscire dall'invisibilità e ricordare a te e a tutti che ci siamo anche noi. Noi siamo la Coop, e questo non è uno spot. Siamo donne lavoratrici e madri che facciamo la Coop tutti i giorni. Siamo sorridenti alla cassa ma anche terribilmente incazzate.

Abbiamo paura ma sappiamo che mettendoci insieme possiamo essere più forti e per questo ci siamo organizzate. La Coop è il nostro posto di lavoro, non può essere la nostra prigione. Crediamo nella libertà e nella dignità delle persone. Cara Luciano ci auguriamo che queste parole ti raggiungano e ti facciano pensare. Ci piacerebbe incontrarti e proporti un altro spot in difesa delle donne e per la dignità del lavoro.

Con simpatia, un gruppo di lavoratrici della Coop

(www.giornalettismo.com)

 

Questa lettera è stata pubblicata da "Giornalettismo" non so se vera o no e non è questo il problema, sappiamo tutte come va il mondo del lavoro, io stessa ne sono stata vittima (chissà forse un giorno ve ne parlerò). Posso dire che queste cose succedono, le ho viste e subite ma la cosa brutta è che non ci aiutiamo neanche tra di noi, ci facciamo la guerra e non lottiamo insieme contro gli abusi di potere, e siamo sempre noi a perdere... Sconfitte due volte...

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/squaw04/trackback.php?msg=11746961

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
 

 

AREA PERSONALE

 

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

ilcavaliere_1970squaw04martin.talestantaamoreLicya55nomadi50ShelterskyMavra.selamore_nelcuore1allegra.gioiagiovanni.russo2009georasalf.cosmosiridio84
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

MILLE SPLENDIDI SOLI

More about A Thousand Splendid Suns

 

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Pertanto non può essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini, i testi e  le notizie  pubblicate sono quasi tutte tratte dal web e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro utilizzo violasse dei diritti d’autore, si prega avvertire l’ Autore del Blog il quale provvederà alla loro immediata rimozione.

 
 
Template creato da STELLINACADENTE20