Creato da squaw04 il 21/04/2009
 

caos

libera

 

 

PER LA VECCHIA DENTI-STORTI

Post n°61 pubblicato il 27 Aprile 2013 da squaw04

Conosco una donna

che compera continuamente puzzles

cinesi

puzzles

cubi

reticoli

pezzi che finalmente vengono messi

in ordine.

Lo fa

matematicamente 

risolve tutti i suoi

puzzles

vive giù vicino al mare

mette lo zucchero fuori per le formiche

e crede

fondamentalmente

in un mondo migliore.

Ha i capelli bianchi

che raramente pettina

i denti storti

e indossa un ampio informe

mantello sopra un corpo che

molte donne vorrebbero avere.

Per molti anni mi ha irritato

con ciò che io consideravo la sua

eccentricità

come immergere gusci d'uovo nell'acqua

(per innaffiare le piante che così

avrebbero potuto ricevere il calcio)

ma alla fine quando penso alla sua

vita

e la paragono ad altre

più brillanti, originali e belle

mi rendo conto che ha danneggiato meno

persone di qualsiasi altra che conosca

(e per danneggiare semplicemente intendo danneggiare)

ha passato alcuni momenti terribili,

momenti in cui l'avrei dovuta

aiutare di più

perchè è la madre del mio unico 

figlio

ed eravamo una volta grandi amanti

ma lo ha superato

come ho detto

ha danneggiato meno persone di

qualsiasi altra che conosca, 

e se la guardi così,

bene,

ha creato un mondo migliore.

Ha vinto.

(Charles Bukowski)



 

 
 
 

DI QUESTO MONDO E DEGLI ALTRI

Post n°60 pubblicato il 15 Dicembre 2012 da squaw04

 

 

E' così che muoiono le infanzie,

quando i ritorni non sono più possibili

perchè i ponti tagliati

inclinano verso l'instancabile acqua

le travi sconnesse nello spazio estraneo.

Non c'è allora altro rimedio

che quello del serpente:

abbandonare la pelle nella quale non entriamo più,

lasciarla a terra,

tra i cespugli,

e passare all'età successiva.

La vita è breve,

ma in essa entra più di quel che siamo in grado di vivere.

(José Saramago)


 
 
 

Cuori allo specchio

Post n°59 pubblicato il 15 Dicembre 2012 da squaw04

 

Veniamo al mondo per amore e lo lasciamo per ricongiungerci all'amore. Ma la nostra vita, nel mezzo, non è un'illusione. E' amore anch'essa, perchè nata da noi. Non aspettarti che l'amore arrrivi da chissà che posto, o da chissà quale persona, che è invece l'atteggiamento in cui tanti si condannano a vivere, inanellando scelte e storie sbagliate alla ricerca di qualcosa che nessuno può darti all'infuori di te. Tu sei amore e sei venuto sulla terra per sperimentarlo nella fisicità di questa dimensione. Senza perderti in voli pindarici, ma mettendoti in sintonia con ciò che ti pulsa dentro per sconfiggere la paura della morte, trovare la tua ala mancante "qui e ora" e a quel punto, finalmente completo, poterti donare a chi saprà raccogliere il tuo messaggio. Non bisogna essere melensi, ma attenti: concentrarti sul bello della vita, in contrapposizione al brutto che, guardato dal balcone del bello, è sempre meno lacerante.

Prova a connetterti con questo nuovo modo di pensare. Prova a dirti "la Vita è Amore", "Io sono Amore", a ripetertelo continuamente come un cretino davanti allo specchio. E gli incontri subito si faranno più chiari, tu stesso diventerai più sincero con gli altri, senza doverti raccontare per forza attraverso grandi dichiarazioni. Questa non è new age. Semmai old age, un insegnamento antichissimo che risale ai primordi dell'umanità e contiene il segreto della vita: è solo quando prendiamo coscienza di essere Amore che attiriamo l'amore. Ed è imparando ad amarci per come siamo, senza lamenti ma con immensa gratitudine, che ci metteremo nella condizione di accogliere l'amore di un'altra persona per quello che ci può dare: che è tanto, ma non tutto perchè il Tutto si trova dentro di noi. La tua anima gemella sei TU.

(Massimo Gramellini)


 
 
 

IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE

Post n°58 pubblicato il 15 Dicembre 2012 da squaw04

 

Se  tu ti permetti di pensare che "il meglio deve ancora venire"... non è detto che capiterà, ma intanto il tuo presente grazie a quel pensiero sarà già più degno di essere vissuto.

(Luciano Ligabue)

 

 
 
 

Il colore dei pensieri

Post n°57 pubblicato il 01 Dicembre 2012 da squaw04

(Michael & Inessa Garmash)

Che colore hanno i pensieri?

Questa sera ho guardato il cielo e se i pensieri avessero i suoi colori?

Sarebbero dei pensieri stupendi!

E se invece avessero i colori della luna?

Quel suo pallido biancastro tra felicità e infelicità?

E se invece i pensieri avessero il colore dell'inferno?

Rosso, un rosso vivo, e poi chi dice che l'inferno ha questo colore?

E se l'inferno che tutti descrivono in realtà fosse il paradiso?

O forse l'inferno esiste solo in noi?

I colori dei pensieri... questa frase rimbomba nelle mie orecchie, come un sapore dolce, ma nello stesso tempo amaro.

I pensieri, e se fossero solo un illusione della mente, creata per lenire le soferenze?

Ah no, quelli sono i sogni! 

E allora i pensieri come li potrei classificare?

Come un circolo di parole, come un evento vissuto o come un qualcosa mai esistito?

Eppure i pensieri esistono... Ma qualche volta è più bello pensare ai colori dei pensieri che hai pensieri stessi...

(Andrea Polo)

 

 
 
 

AMO

Post n°56 pubblicato il 01 Dicembre 2012 da squaw04

Non credo di amare tantissime cose,

ma eccone un paio tra queste:

amo il primo sorso di caffè al mattino,

amo leggere le parole degli altri e trovare una connessione tra esse,

amo la sensazione che una bella canzone può evocare,

amo meravigliarmi,

amo guidare la notte senza avere una destinazione precisa,

amo la gentilezza racchiusa nella tristezza come promemoria del fatto che riesco ancora a "sentire".

(Marianna Paige)

 
 
 

IL MARE

Post n°53 pubblicato il 28 Novembre 2012 da squaw04

 

Non si possono portare certi pensieri

nel cuore da soli,

pesano...

e allora bisogna liberarli

quale posto migliore del mare

che sa ascoltare!

 
 
 

CHARLES BUKOWSKI

Post n°51 pubblicato il 28 Novembre 2012 da squaw04

 

L'amore ti faceva male.

Il sesso era più semplice,

ma dovevi sdoppiarti,

non portare con te quell'altro te stesso

che era docile e fragile,

dolce, insicuro.

Col sesso potevi giocarci e fregartene.

Col cuore no.

Presto o tardi l'avresti rotto.

Ma saresti cresciuto.

Avresti imparato ad essere un uomo.

(Charles Bukowski)

 
 
 

Hotel Supramonte

Post n°50 pubblicato il 28 Novembre 2012 da squaw04

Ora il tempo è un signore distratto è un bambino che dorme

ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano

cosa importa se sono caduto se sono lontano

perchè domani sarà un giorno lungo e senza parole

perchè domani sarà un giorno incerto di nuvole e sole

ma dove,

dov'è il tuo cuore,

ma dov'è finito il tuo cuore.

(Fabrizio De Andrè)

 
 
 

IL BAR DI HELGA

Post n°49 pubblicato il 27 Novembre 2012 da squaw04
 

Helga è la proprietaria di un bar, di quelli dove si beve forte.

Rendendosi conto che quasi tutti i suoi clienti sono disoccupati e che quindi dovranno ridurre le consumazioni e frequentazioni, escogita un geniale piano di marketing, consentendo loro di bere subito e pagare in seguito. segna quindi le bevute su un libro che diventa il libro dei crediti (cioè dei debiti dei clienti).

La formula "bevi ora, paga dopo" è un successone: la voce si sparge, gli affari aumentano e il bar di Helga diventa il più importante della città.

Lei ogni tanto rialza i prezzi delle bevande e naturalmente nessuno protesta, visto che nessuno paga: è un rialzo virtuale. così il volume delle vendite aumenta ancora.

La banca di Helga, rassicurata dal giro di affari, le aumenta il fido. In fondo, dicono i risk manager, il fido è garantito da tutti i crediti che il bar vanta verso i clienti: il collaterale a garanzia.

Intanto l'ufficio Investimenti & Alchimie Finanziarie della banca ha una pensata geniale. Prendono i crediti del bar di Helga e li usano come garanzia per emettere un obbligazione nuova fiammante e collocarla sui mercati internazionali: gli Sbornia Bond.

I bond ottengono subito un rating di AA+ come quello della banca che li emette, e gli investitori non si accorgono che i titoli sono di fatto garantiti da debiti di ubriaconi disoccupati. Così, dato che rendono bene, tutti li comprano.

Conseguentemente il prezzo sale, quindi arrivano anche i gestori dei Fondi pensione a comprare, attirati dall'irresistibile combinazione di un bond con alto rating, che rende tanto e il cui prezzo sale sempre. E i portafogli, in giro per il mondo, si riempiono di Sbornia Bond.

Un giorno però, alla banca di Helga arriva un nuovo direttore che, visto che in giro c'è aria di crisi, tanto per non rischiare le riduce il fido e le chiede di rientrare per la parte di eccesso del nuovo limite.

A questo punto Helga, per trovare i soldi, comincia a chiedere ai clienti di pagare i loro debiti. Il che è ovviamente impossibile essendo loro dei disoccupati che si sono anche bevuti tutti i risparmi.

Helga non è quindi in grado di ripagare il fido e la banca le taglia i fondi.

Il bar fallisce e tutti gli impiegati si trovano per strada.

Il prezzo degli Sbornia Bond crolla del 90%.

La banca che li ha emessi entra in crisi di liquidità e congela immediatamente l'attività: niente più prestiti alle aziende. L'attività economica locale si paralizza.

Intanto i fornitori di Helga, che in virtà del suo successo, le avevano fornito gli alcolici con grandi dilazioni di pagamento, si ritrovano ora pieni di debiti inesigibili visto che lei non può più pagare.

Purtroppo avevano anche investito negli Sbornia Bond, sui quali ora perdono il 90%.

Il fornitore di birra comincia prima a licenziare e poi fallisce.

Il fornitore di vino viene invece acquisito da un'azienda concorrente che chiude subito lo stabilimento locale, manda a casa gli impiegati e delocalizza a 6.000 chilometri di distanza.

Per fortuna la banca viene invece salvata da un mega prestito governativo senza richiesta di garanzie e a tasso zero.

Per reperire i fondi necessari il governo ha semplicemente tassato tutti quelli che non erano mai stati al bar di Helga perchè astemi o troppo impegnati a lavorare.

Bene ora potete dilettarvi ad applicare la dinamica degli Sbornia Bond alle cronache di questi giorni, giusto per aver chiaro chi è ubriaco e chi sobrio.

 
 
 

Le donne sfruttate della coop scrivono alla Littizzetto

Post n°48 pubblicato il 26 Novembre 2012 da squaw04
Foto di squaw04

Cara Luciana,

lo sai cosa si nasconde dietro il sorriso di una cassiera che ti chiede di quante buste hai bisogno? Una busta paga che non arriva a 700 euro mensili dopo aver lavorato sei giorni su sette comprese tutte le domeniche del mese. Le nostre famiglie fanno una grande fatica a tirare avanti e in questi tempi di crisi noi ci siamo abituate ad accontentarci anche di questi pochi soldi che portiamo a casa. Abbiamo un alternativa secondo te?

Nei tuoi spot spiritosi descrivi la Coop come un mondo accattivante e un ambiente simpatico dove noi, quelle che la mandano avanti, non ci siamo mai. Sembra tutto così attrattivo e sereno che parlarti della nostra sofferenza quotidiana rischia di sporcare quella bella fotografia che tu racconti tutti i giorni.

Ma in questa storia noi ci siamo, eccome se ci siamo, e non siamo contente. Si guadagna poco e si lavora tanto. Ma non finisce qui. Noi donne siamo la grande maggioranza di che lavora in Coop, siamo circa l'80%. Prova a chiedere quante sono le dirigenti donna dell'azienda e capirai qual'è la nostra condizione.

A comandare sono tutti uomini e non vige certo lo spirito cooperativo. Ti facciamo un esempio: per andare al bagno bisogna chiedere il permesso e siccome il personale è sempre poco possiamo anche aspettare ore prima di poter andare.

Il lavoro precario è una condizione molto diffusa alla Coop e può capitare di essere mandate a casa anche dopo 10 anni di attività più o meno ininterrotta. Viviamo in condizioni di quotidiana ricattabilità, sempre con la paura di perdere il posto e perciò sempre in condizioni di dover accettare tutte le decisioni che continuamente vengono prese sulla nostra pelle.

Prendi il caso dei turni: te li possono cambiare anche all'ultimo momento con una semplice telefonata e tu devi inghiottire. E chi se ne frega se la famiglia va a rotoli, gli affetti passano all'ultimo posto e i figli non riesci più a gestirli.

Denunciare, protestare o anche solo discutere decisioni che ti riguardano non è affatto facile nel nostro ambiente. Ci è capitato di essere costrette a subire in slenzio finanche le molestie da parte dei capi dell'altro sesso per salvare il posto o non veder peggiorare la nostra situazione.

Tutte queste cose tu probabilmente non lo sai, come non le sanno le migliaia di clienti dei negozi Coop in tutta Italia. Non te le hanno fatte vedere né te le hanno raccontate. Ed anche a noi ci impediscono di parlarne con il ricatto che se colpiamo l'immagine della Coop rompiamo il rapporto di fiducia che ci lega per contratto e possiamo essere licenziate.

Ma noi non vogliamo colpire il marchio e l'immagine della Coop, vogliamo solo uscire dall'invisibilità e ricordare a te e a tutti che ci siamo anche noi. Noi siamo la Coop, e questo non è uno spot. Siamo donne lavoratrici e madri che facciamo la Coop tutti i giorni. Siamo sorridenti alla cassa ma anche terribilmente incazzate.

Abbiamo paura ma sappiamo che mettendoci insieme possiamo essere più forti e per questo ci siamo organizzate. La Coop è il nostro posto di lavoro, non può essere la nostra prigione. Crediamo nella libertà e nella dignità delle persone. Cara Luciano ci auguriamo che queste parole ti raggiungano e ti facciano pensare. Ci piacerebbe incontrarti e proporti un altro spot in difesa delle donne e per la dignità del lavoro.

Con simpatia, un gruppo di lavoratrici della Coop

(www.giornalettismo.com)

 

Questa lettera è stata pubblicata da "Giornalettismo" non so se vera o no e non è questo il problema, sappiamo tutte come va il mondo del lavoro, io stessa ne sono stata vittima (chissà forse un giorno ve ne parlerò). Posso dire che queste cose succedono, le ho viste e subite ma la cosa brutta è che non ci aiutiamo neanche tra di noi, ci facciamo la guerra e non lottiamo insieme contro gli abusi di potere, e siamo sempre noi a perdere... Sconfitte due volte...

 
 
 

Giorgia - Ogni Donna

Post n°47 pubblicato il 25 Novembre 2012 da squaw04
 
Tag: Giorgia

Ogni donna sa bene che

che il mondo cambia dentro di sè

dal primo amore

che vive nei ricordi

niente mai muore

e niente sarà tardi

e crescerà convinta che

resterà un pò bambina dentro di sè

si sentirà lei l'unica

Ogni,

ogni donna sa che per amore

può rischiare di sbagliare e farsi male

e male tu ne hai fatto a questo cuore

non hai capito sai

che ogni donna ha i segreti suoi

e quel cassetto aprire non puoi

non la forzare sennò ti sfuggirà

la devi ascoltare e la chiave ti darà

perchè ogni,

ogni donna ha negli occhi il sole

e può dare vita come terra a un fiore

è un prato verde da non calpestare

ogni donna ha

le sue linee di vita che le solcano la mano

ogni donna sa

per amore raggiungere anche il posto più lontano. 

Ogni donna.

Ogni,

ogni donna sa cosa ci vuole

lei ci mette i chicchi all'uomo chiede il sale

e solamente insieme il pane

Ogni donna

sorride anche quando ha un dolore

ogni donna ha

le sue linee di vita che le solcano la mano

ogni donna sa

per amore raggiungere anche il posto più lontano

ogni donna,

ogni donna lo sa,

ogni donna...

ogni donna...

ogni donna sa...

ogni donna sa...

ogni donna...

 

 

 
 
 

IN PIEDI

Post n°46 pubblicato il 25 Novembre 2012 da squaw04
 

Per tutte le violenze consumate su di Lei,

per tutte le umiliazioni che ha subìto,

per il suo corpo che avete sfruttato,

per la sua intelligenza che avete calpestato,

per l'ignoranza in cui l'avete lasciata,

per la libertà che le avete negato,

per la bocca che le avete tappato,

per le ali che le avete tagliato,

per tutto questo: in piedi Signori,

davanti a una DONNA.

(William Shakespeare)

 
 
 

Il clown

Post n°45 pubblicato il 25 Novembre 2012 da squaw04

IO SONO UN CLOWN E FACCIO COLLEZIONE DI ATTIMI...

(Heinrich Boll)

 
 
 

A TUTTE LE DONNE

Post n°44 pubblicato il 25 Novembre 2012 da squaw04

Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso

sei un granello di colpa

anche agli occhi di Dio

malgrado le tue sante guerre

per l'emancipazione.

Spaccarono la tua bellezza

e rimane uno scheletro d'amore

che però grida ancora vendetta

e soltanto tu riesci

ancora a piangere,

poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,

poi ti volti e non sai ancora dire

e taci meravigliata

e allora diventi grande come la terra

e innalzi il tuo canto d'amore.

(Alda Merini)dipinto di Tammy Watt

 
 
 

ECCOMI QUA

Post n°43 pubblicato il 25 Novembre 2012 da squaw04

Sono tornata a scrivere su questo blog, ma poi effettivamente non so se sarà proprio un ritorno o solo un passaggio, non so perchè mi è difficile scrivere qui, mi prende come un blocco ogni volta che voglio farlo, eppure qualcosa avrei da dire anch'io, sul momento politico che stiamo vivendo, su di me, che finalmente ho ritrovato un lavoro e che il 30 Novembre dovrei avere un contratto a tempo indeterminato dopo 3 mesi di prova, e di questi tempi è già un successo, niente di che, ma meglio che un calcio in faccia...  Comunque vediamo come va!

 
 
 

EQUITA'

Post n°42 pubblicato il 07 Dicembre 2011 da squaw04

Caro Monti conosci il significato di questa parola???


" EQUITA' "

 
 
 

BUONANOTTE

Post n°41 pubblicato il 03 Dicembre 2011 da squaw04

 

UNA SERENA NOTTE A TUTTI!!! 

 
 
 

PENSIERI E PAROLE...

Post n°40 pubblicato il 02 Dicembre 2011 da squaw04
 

Ci sono pensieri che non si dicono

e parole che non si pensano,

sarebbe utile,

per una volta almeno,

confrontarsi su ciò che si pensa

avendo il coraggio e l'onestà di dirla tutta.

Del resto,

non saranno le parole

a cambiare i pensieri,

ma i pensieri a diventare parole!

Squaw

 
 
 

TRILUSSA

Post n°39 pubblicato il 16 Novembre 2011 da squaw04
 

Er ministro novo

Guardelo quant'è bello! Dar saluto
pare che sia una vittima e che dica:
- Io veramente nun ciambivo mica;
è stato proprio el Re che l'ha voluto! -

Che faccia tosta, Dio lo benedica!
Mó dà la corpa ar Re, ma s'è saputo
quanto ha intrigato, quanto ha combattuto...
Je n'è costata poca de fatica!

Mó va gonfio, impettito, a panza avanti:
nun pare più, dar modo che cammina,
ch'ha dovuto inchinasse a tanti e tanti...

Inchini e inchini: ha fatto sempre un'arte!
Che novità sarà pe' quela schina
de sentisse piegà dall'antra parte!

                                   TRILUSSA

 
 
 

 

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