Precipitando si vola

Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, che non hanno mai inciampato. La loro è una virtù spenta, di poco valore, a loro non si è svelata la bellezza della vita.

Creato da stella_sempre il 31/03/2008

e pensare che lei gli aveva dato l'anima. E lui? Lui cosa? un cuore freddo che non valeva nemmeno la metà delle lacrime che le aveva fatto versare..

 

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Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 28 Agosto 2008 da stella_sempre

"I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. Se ne
stanno al loro posto nell'infinita serie dei numeri naturali,
schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri.
Sono numeri sospettosi e solitari e per questo Mattia li trovava
meravigliosi. Certe volte pensava che in quella sequenza ci fossero
finiti per sbaglio, che vi fossero rimasti intrappolati come perline
infilate in una collana. Altre volte, invece, sospettava che anche a
loro sarebbe piaciuto essere come tutti, solo dei numeri qualunque, ma
che per qualche motivo non ne fossero capaci. Il secondo pensiero lo
sfiorava soprattutto di sera, nell'intrecciarsi caotico di immagini che
precede il sonno, quando la mente è troppo debole per raccontarsi delle
bugie.

In un corso del primo anno Mattia aveva studiato che tra i numeri primi
ce ne sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano primi
gemelli : sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi
quasi vicini, perchè fra di loro vi è sempre un numero pari che gli
impedisce di toccarsi per davvero. Numeri come l'11 e il 13, come il 17
e il 19, il 41 e il 43.

Se si ha la pazienza di andare avanti a contare, si scopre che queste
coppie via via si diradano. Ci si imbatte in numeri primi sempre più
isolati, smarriti in quello spazio silenzioso e cadenzato fatto solo di
cifre e si avverte il presentimento angosciante che le coppie
incontrate fino a lì fossero un fatto accidentale, che il vero destino
sia quello di rimanere soli.

Poi, proprio quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più
voglia di contare, ecco che ci si imbatte in altri due gemelli,
avvinghiati stretti l'uno all'altro. Tra i matematici è convinzione
comune che per quanto si possa andare avanti, ve ne saranno sempre
altri due, anche se nessuno può dire dove, finchè non li scopre.

Mattia pensava che lui e Alice erano così, due primi gemelli, soli e perduti, vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero."



La solitudine dei numeri primi - Paolo Giordano

 
 
 
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