LA VOCE INTERIORE

La crescita spirituale

La crescita spirituale è vista da alcuni “ricercatori” come un qualcosa di estraneo alla propria vita materiale, come una capacità intellettiva da coltivare per raggiungere certezze, convinzioni e stati d'animo in grado di procurare a se stessi una maggiore forza e capacità. In poche parole, per molte persone parlare di crescita spirituale è come parlare di politica, religione o storia. Tante idee, tanti concetti, tante parole da scambiare con il prossimo ma null'altro e in molti casi la delusione, nel non vedere affermate le proprie idee “spirituali”, stanca al punto di allontanarsi da quelle stesse idee, idee sempre uguali a se stesse, mai in mutamento. Tutti coloro che si credono “arrivati” a un “livello spirituale superiore” sono in realtà fuori dal vero cammino spirituale, un cammino che non ha nulla a che fare con le idee e le convinzioni e che non può “migliorare”, né “peggiorare” perchè è esattamente ciò che siamo noi, nella nostra totalità. Dunque, è illusione credere di avere un sentire diverso dal modo di pensare, oppure credere di poter accedere a grandi misteri spirituali solo perchè si fa parte di un gruppo spirituale o religioso.

Ognuno di noi riflette il proprio mondo interiore con le esperienze che vive.

Riconoscendo il proprio mondo interiore si può vedere l'andamento del proprio cammino e comprendere che ciò che “capita” nella vita di tutti i giorni non è mai casuale e non è mai crudele, come può apparentemente sembrare, piuttosto è il segno di ciò che riusciamo a sostenere, è il segno della nostra forza che deve uscire fuori e farsi conoscere da chi non si crede forte.

Le difficoltà e i dispiaceri altro non sono che stimoli a ritrovare il contatto con la propria anima, un'anima sempre pronta a sostenerci benevolmente e che non ha nulla a che fare con le nostre angherie e limitazioni.

La crescita spirituale è un'illusione che la mente usa per gratificare l'ego più basso, quello che vuole fare una graduatoria tra “spiriti eletti” e spiriti disgraziati, ma è ovvio che non può esistere una scala di questo tipo, poiché nel tutto anche una briciola è fondamentale a completare l'essenza, dunque, non è tanto della nostra crescita spirituale che dovremmo preoccuparci quanto del nostro crescere come persone, accettando e riconoscendo ciò che si è per poi cambiare ed essere qualcosa di diverso. Nel continuo mutamento c'è evoluzione, nel pensiero statico, fermo e sempre uguale a se stesso c'è la sofferenza. Chi soffre può cambiare spostando il pensiero su altre situazioni, amando le persone da cui è circondato e gioiendo delle soddisfazioni altrui. Solo così si ritrova il vero sé.