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Mi piacciono i video scemi ...

 

Mi piacciono sempre i video scemi ...

 

Questo invece mi fa pensare ...

 

 

Quando il viaggio finisce ...

Post n°63 pubblicato il 15 Aprile 2012 da CERCODONNASPOSATA
 

"I viaggi finiscono dove si incontrano gli amanti"
Journeys end in lovers meeting
W. Shakespeare - La dodicesima notte

Frase citata anche all'inizio del film: L'amore non va in vacanza.

 

In realtà volevo fare un post diverso dai miei soliti post, che sono molto scritti ... Anche se, in definitiva, è la scrittura che mi piace e mi sa che da lì non mi muoverò molto. Però ho visto che fanno quasi tutti allo stesso modo: una fotina, una musichina, un filmatino e via (comoda la vita neh?) ...

En passant: la traduzione della frase di Shakespeare l'ho trovata così e così l'ho messa. In realtà questa traduzione mi sembrava efficace per via di una certa melodrammaticità della parola amanti. Io avevo immaginato quel lovers come innamorati, come fanno nel film. Però con innamorati la frase cambia e, pur essendo forse più giusta, perde qualcosa ... no?

 
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L'afrodisiaco delle donne

Post n°62 pubblicato il 05 Febbraio 2012 da CERCODONNASPOSATA
 
Foto di CERCODONNASPOSATA

Gli uomini, si sa, sono prevedibili. Possono perfino essere giudicati dei sempliciotti, nella loro prevedibilità.

E’ proprio come dice il filosofo romagnolo di Zelig e d’altra parte non si può pretendere di più dai due poveri neuroni del cervello maschile, uno dei quali perennemente addormentato, mentre l’altro vaga nella testa come la particella di sodio nell’acqua oligo-minerale (ehi, c'è nessuno?).

Agli uomini basta vedere un pezzettino di pelle femminile, un pochino di carne esibita, che subito partono per la tangente. E’ anche colpa della reazione chimica che si innesta, il solito schema biologico senza sorprese dello stimolo – risposta. Il neurone attiva il testosterone e così le cose incominciano: meccanicamente, per via chimica.

Inutile sottolineare come il “soggetto” esibito sia assolutamente indifferente o, per meglio dire, intercambiabile. A questo livello, ancora, una donna vale l'altra, non ci sono distinzioni. A risvegliare l'istinto non sono certamente le doti intellettuali o caratteriali e nemmeno la bellezza. E' un punto che spesso le donne non capiscono, nella cura che hanno di se stesse e degli aspetti estetici (trucco, vestiti, accessori, capelli, ecc.). Se le donne si acconciano in un certo modo, lo fanno per le altre donne. Infatti, chi guarda VERAMENTE una donna? Un'altra donna. Quello che attira un uomo non è solo la cura o la bellezza, anche se questa certamente ha il suo notevole peso ...

Quel che attira un uomo, all'inizio, prima di tutto il resto, è l'idea della disponibilità della donna. Non importa se la disponibilità sia vera o presunta o inesistente. Basta una specie di vaga promessa, un accenno di intenzione: la minigonna, la gamba accavallata con un pizzico di malizia, la scollatura messa in mostra ...

E' quello che fanno spesso le donne anche qui, su Internet, nelle chat, nelle community. La foto ammiccante per alcune sembra essere un piacere irrinunciabile. E che la cosa funzioni, lo provano le liste dei commenti imbarazzantemente lunghe, prevedibili, foto-copiabili, sbavanti che i maschi producono. Anche in calce alle foto di profili che più improbabili non si può e molto sospetti, se non addirittura di finte donne o mercenarie. Basta questo per confermare che il soggetto non conta affatto e che si tratta di un fenomeno non di erotismo, ma di auto-erotismo maschile.

Eppure mi rifiuto di pensare che le donne non lo sappiano o non lo percepiscano. Ma allora che valore può avere un complimento, un apprezzamento maschile se non è rivolto proprio a te? Forse le donne sono diventate così uomini che io non me ne sono nemmeno accorto … Può darsi.

Oppure, come sospetto, le donne percepiscono che dietro ad ogni apprezzamento maschile, anche dietro a quello che più fotocopia non si può, esiste comunque una quantità autentica di desiderio. Un desiderio vero, fisico, ormonale e mentale insieme, anche se indirizzato confusamente. Ed è questo che basta o serve alle donne.

E' il desiderio maschile la pillolina, l'afrodisiaco delle donne.

 

La foto (il famoso bacio del Principe a Biancaneve) del post è presa da qui

 
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Mia mamma è come una bambina

Post n°61 pubblicato il 16 Novembre 2011 da CERCODONNASPOSATA
 
Foto di CERCODONNASPOSATA

Mia mamma parla con la gatta. Una micia tutta nera, Minou (un vero nome da Aristogatto) che, con l'arrivo del freddo, ha messo un pelo stupendo, folto e lucido come mai. E infatti è la gatta più viziata del mondo e le sue condizioni di vita sono di gran lunga superiori a quelle di più della metà del genere umano. L'altro giorno sento mia mamma pronunciare in tono imperioso: sö! sö! Che in bresciano sarebbe su, su. Dimenticavo che le conversazioni sono indifferentemente in dialetto o in italiano. Dato che sono nei paraggi, vado a vedere cosa succede. Mia mamma, con il dito minaccioso, l'occhio spiritato e il mento sollevato è impegnata in una prova di forza (psicologica) con la gatta. La gatta la guarda un momento, poi miagolando sale sulla sua sedia personale, quella con lo straccetto di lana. Mamma è soddisfatta: si è fatta obbedire.
“Cosa aveva da miagolare la gatta?” dico io.
“E' perché, quando faccio così, non le piace il mio tono” risponde lei

Mia mamma ha 80 anni e si deve far togliere la cataratta. Da lei chiamata anche catarrata, a volte, in segno di sommo disprezzo. L'accompagno dall'oculista, che le mette le gocce per dilatare la pupilla. Ci sediamo nella sala d'aspetto, intanto che le gocce fanno il loro effetto. Arriva un bambino di 4 o 5 anni, accompagnato dai genitori. Anche lui deve mettere le gocce, per poter fare la visita, ma non c'è verso. Il bimbo piccolo pianta giù un casino grossissimo, che temo debbano chiamare l'accalappiacani per tenerlo fermo. La dottoressa cerca di tranquillizzarlo. “Ma guarda che le gocce non fanno nessun male” dice sorridendo “per esempio quella signora là, sì, quella nonna (indica mia mamma) ha messo le gocce e non è successo niente. Vedi che lei non piange.?” E annuisce tutta fiduciosa.
Mia mamma, con lo sguardo perso: “Sì, però bruciano eh!”

L'immagine del post (Le 3 età della vita di G. Klimt) è presa da qui.

 

 
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In agosto la sera arriva in fretta ...

Post n°60 pubblicato il 03 Settembre 2011 da CERCODONNASPOSATA
 
Foto di CERCODONNASPOSATA

Cammino svelto nella sera quasi fresca dopo queste due settimane soffocanti. Il tempo è cambiato in questa fine di agosto; uno shift verso la nuova stagione, anche se appena percettibile.

Abbastanza comunque per muoversi con maggior piacere. Avevo provato a farlo nei giorni precedenti, ma arrivavo a casa così sudato e caldo che bevevo fino a sentirmi scoppiare la pancia. Così restavo davanti alla televisione, magari accendendo il condizionatore e guardando i programmi televisivi serali-estivi. Ho perfino visto qualche volta Private Practices, una serie che normalmente avrei evitato attentamente. Ci sono questi medici di una clinica americana, impegnati in miliardo di faccende extra lavorative e sentimentali principalmente, che ogni tanto curano anche qualcuno. Ma quanto parlano ...  E pensare che a me piacciono le serie televisive!

In campagna invece guardo i campi. I campi di granturco che ormai hanno smesso di irrigare, perché lo stanno raccogliendo. Fusti secchi e pannocchie gialle. Provo a entrare in un campo già mietuto per vedere se riesco a spigolare qualcosa: niente, oh! Ma quanto bene raccolgono questi macchinismi moderni? Oppure altri più svelti di me hanno già spigolato? Eh, lo danno alle galline, il “furmintù”.

In qualche campo l'erba è tagliata. Mi chiedo se questa sia ancora la terza o già la famosa quarta segata. Quando ero ragazzino (nel 1800 circa), sentivo dire di qualcuno piccolino e deboluccio che era di quarta segata. L'ultimo taglio dell'erba è quello più scarso e meno energetico dal punto di vista alimentare. Invece il primo taglio, quello di maggio, quello sì che è “masèngh”, tosto, potente. Maggengo, appunto. Si suppone che anche le donne preferiscano il masèngh alla "quartä segàdä". Ahi, che io sono quasi ormai della terza età ...

Riprendo la strada, devo rientrare, come cade veloce la sera e poi la notte, adesso!

Nei campi ci sono ancora cacciatori e cani:  fanno le prove. C'è l'anticipo della caccia quest'anno. Caccia sì, caccia … caccia via i ricordi, ecco, quei ricordi di caccia con il cane, le quaglie nascoste nel giaccone e, ancora, il freddo e il buio alla posta, l'attesa nella nebbia, un ragazzino che si annoiava …

Altri camminatori e joggers in giro. Quasi tutti solitari e con lettore mp3 incorporato. A me invece non piace portarmelo dietro. Voglio sentire la bicicletta che arriva, io, prima che mi travolga, ma anche i rumori che ho attorno e concentrarmi sui colori, sugli odori, se ci riesco.

Sì lo so, la verità è che devo decidere, devo decidere cosa fare e magari spero che l'ispirazione mi arrivi da fuori e da dentro insieme e che la campagna sia un “fuori” migliore di altri. Il mio dentro è un po' terremotato ...

Il cielo all'orizzonte ha solo una striscia rossascura, tutto il resto è viola. Devo fare in fretta.

La foto del post è mia: casa valser in alta Val Sesia (in un giorno di pioggia)

 
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Elogio del ketoprofene, in forma di sonetto

Post n°59 pubblicato il 28 Giugno 2011 da CERCODONNASPOSATA
 

Pillole miracolose

Ma dove me ne vado oggi che piove,
quanto a lungo non è dato sapere.
Uffa, piove. Ma arriverà alle nove
l'ora della pastiglia anti-dolore.

Sì, quella meraviglia di pastiglia
che mi toglie ogni male cervicale,
il chiodo verticale che mi artiglia
la schiena e la colonna vertebrale.

Se non facesse male anche la spalla,
sarebbe meglio; ma adesso ti penso
e basta questo, pastiglia mia gialla

per alzare il morale, dando senso
anche alla noia di restare a galla,
perché senza di te mi sento perso.

La foto del post è presa da qui

 
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