Creato da satheen il 23/03/2006

le choix

sentiers de la pensèe..

 

 

« MY FUNNY VALENTINEMessaggio #70 »

Post N° 69

Post n°69 pubblicato il 08 Maggio 2008 da satheen

Orizzonti

 

.. Voglio scriverti in questo momento importante della nostra vita. Scriverti piuttosto che dirtelo negl'occhi.. Le parole, quando vengono dette si trasformano in onde sonore e non lasciano traccia. Si fanno assorbire dal mondo, dall'aria, dalle rocce e persino dal tempo e si dissolvono. Al contrario, quando diventano tangibili, segni d'inchiostro su carta, in qualche modo diventano vive e soprattutto si fanno durature.
Nel tempo, tutte le volte che ne avremo voglia, esse saranno sempre qui, su questo foglio bianco a ricordarci questo preciso momento.
Queste mie parole sono tue, sono nostre.
Ciò che mancava alla mia vita erano i confini netti, le linee di definizione, come quelle teste scompigliate senza la scriminatura dritta tirata a lucido con il gel. Il disordine ha regnato nei miei giorni accumulando conti aperti dovunque senza chiuderne mai uno, mescolando i toni acuti con i toni gravi, sfumando la linea del bianco e non definendo mai il nero, come se persino i colori perdessero la loro essenza e si adattassero l'uno all'altro sempre e comunque.
Nel disordine tutto coesiste, esiste pur non esistendo nella tua totalità ben definita.
Erano miei i discorsi equilibristi che stavano sempre sul filo, senza mai toccare il centro, senza mai toccare il confine.
Discorsi appassionati, lo sai.
Ma vili, ostinatamente vili che ondeggiavano discreti, quasi sussurrati e mai gridati perché per gridare ci vuole decisione e pur sempre ordine.
Un figlio mette ordine.Una figlia per l'esattezza..
Una figlio o una figlia ti dà la definizione di essere madre, stabilisce un ruolo, un camminamento preciso.
Un figlio è la mia morte e, paradossalmente, sento che sarà la mia vita stessa. Non avevo idea di ciò che il caos stava nascondendo dentro di me. Desideri mai espressi, neanche conosciuti. Parole immaginate la notte e mai scritte di giorno.
Tu sei la mia strada. Io che mai ho cercato strade ma solo piazzole per fermarmi un po', io che dell'amore non conoscevo l'ampiezza né la determinazione, io ora cerco te, cerco voi...
Il quasi amore mi era più facile, più adattabile, più smontabile in qualsiasi momento della mia vita.
Ho preso un po' di tempo, ero come  nella nebbia.
Ora sono qui, a cercarvi, a cercarmi.
Sono qui al centro del fuoco, sperando di bruciarvi dentro.
Non lo sussurro.
Lo grido...

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

I love scrivere libero

 

WELCOME

RENOIR

 

EDITH PIAF

 

RENE' MAGRITTE

 

  

ROBERT DOISNEAU

 

 BILLIE HOLIDAY

 

  
GIOVANNI BOLDINI
 


  

HENRY CARTIER-BRESSON

 
J.W.WATERHOUSE
 

EDGAR DEGAS

 
 

CHARLIE CHAPLIN

 

ULTIME VISITE AL BLOG

steru1bal_zacBenedettadalcieloembrasseTheEnchantedSearosa_risisatheenabramo50ailata76monellaccio19crjsolitosono_per_te0clienteicabofedechiara
 

DIANA KRALL

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963