Creato da hubbel il 03/12/2007
Quello strano senso di alienazione

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D'Alema e l'audacia dell'inciucio

Post n°438 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da hubbel
 

Che cosa significa dialogare con Berlusconi, come vorrebbe il redivivo Massimo D'Alema? Significa una cosa molto semplice, a mio avviso: la fine della sinistra. Che l'onorevole D'Alema si prefigga questo obiettivo non mi sorprende: lavora per questo scopo da anni. Che, però, debba trascinarsi appresso tutto il Pd e compagnia cantante mi sembra troppo. E poi, siamo seri, come si fa a pronunciare una frase come "A volte l'inciucio fa bene"? Ma fa bene a chi? A te, forse...

La verità è che l'inciucio rappresenterebbe la resa finale a Berlusconi non solo della sinistra in questo Paese, ma dell'idea stessa di opposizione. Dell'idea, cioè, che possa esistere un diverso modo di governare, di parlare con gli elettori, di fare politica insomma che non sia il cosiddetto "Berlusconismo". La sinistra che collabora (più o meno esplicitamente) per garantire l'immunità a Berlusconi, affondando così definitivamente quel che resta dello Stato di diritto, è qualcosa di più di una sconfitta: è la fine della speranza. Significa che Berlusconi ha vinto su tutta la linea, l'unico modo per sopravvivere è piegarsi, soccombere facendo finta di fare un "Compromesso per il bene del Paese", quando invece l'unica cosa di cui il Paese avrebbe veramente bisogno è liberarsi una volta per tutte del governo di Silvio Berlusconi e del suo asfissiante conflitto di interessi.

Obama ha titolato il suo libro più famoso (quello con cui si è fatto conoscere agli americani) "L'audacia della speranza", a noi la speranza è completamente preclusa: al massimo possiamo avere "L'audacia dell'incucio", che mi sembra un bell'ossimoro.

 
 
 
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