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Post n°284 pubblicato il 16 Febbraio 2018 da liberafatima
Ho incontrato il più miserabile dei gatti un bastardo affamato mentre leggevo su una panchina e mi accendevo una Sobranie dopo l'altra sulla spiaggia di Cala Rosa Mi ha visto e si è fatto avanti bianco sudicio un occhio verde l'altro giallo e uno squarcio ancora fresco sull'orecchia sfregiata Arrabbiato come un lupo ferito si teneva a distanza con l'aria di dire, dammi da mangiare o togliti dai piedi su questa panchina sei nel mio territorio Quel che non sapeva è che anch'io conosco la disperazione e la pazzia e quello che possono farti il vuoto la solitudine e la rabbia quando in tasca hai solo la tua miseria e come casa una Pontiac del '78 scassata piantata in un vicolo e quella voce in testa che ti accoltella e ti uccide ogni giorno un po' di più. . e la paura è il più bel sentimento che provi e l'amore è morto e il tempo è morto. Il misero gatto bianco non sapeva che siamo fatti della stessa stoffa l'unica differenza tra noi sono dieci anni (?) e una smartpfone... |
Commenti al Post:
pauvre (diable)
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