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Dopo...

Post n°27 pubblicato il 12 Agosto 2014 da ventino1948

Vi è mai accaduto di essere veramente in difficoltà in montagna? Non perchè a corto di fiato per scarso allenamento, ma per un pericolo imminente, che vi fa sentire sull'orlo della morte? Non so se vi sia mai accaduto,ed eventualmente cosa abbiate provato in quel frangente. A me è accaduto che, proprio quando stavo per cadere staccandomi dalla parete, ho sentito vicino a me una presenza. Se non avessi avuto un problema più grosso da risolvere in quel momento, certo mi sarei girato per guardare, tanto questa presenza era fisica. Non mi parlava, ovviamente, nè mi reggeva. Non ho visto nessuno, ma "sentito" con l'anima si. La sua sola presenza è stata sufficiente a darmi una scossa morale, mi ha fatto trovare in fondo al mio fisico la forza per reagire, per non cedere e lasciarmi andare. Ho poi letto che alle alte quote himmalayane capita di frequente a chi è in difficoltà. Anche il grande Messner lo racconta nei suoi libri, e tanti altri. Forse da qui nasce la tradizione degli angeli custodi che ti sorreggono nel momento del pericolo. A me piace pensare che queste entità siano le anime degli alpinisti che ci hanno preceduto nella vita. Mi rifiuto di pensare che, una volta morti, non faremo niente oltre a cantare le lodi del Signore. Con tutto il rispetto dovuto, si intende. Mi piace l'idea di poter pensare che quando sarò morto io, potrò salire tutte le montagne che vorrò, senza fatica, senza il peso dello zaino, senza paura del pericolo. Mi piace l'idea che la mia presenza spirituale possa servire a dar forza a qualche alpinista in pericolo, riportarlo a casa. Poi ritornare lassù, sempre. Una sensazione bellissima. Non più un corpo da dover nutrire, dissetare, riposare, riparare dal freddo e dal caldo. Solo uno spirito capace di godere della bellezza della montagna. Sensazione spirituale che tutti voi, amici che come me amate le cime, avete già provato, specie in quelle rare ma perfette giornate in cui non vorremmo più tornare giù, ma protrarre per sempre quello stato di perfetta armonia che ci invade, fino a non sentire più il peso del corpo. Chissà, forse, dopo, sarà sempre così! 

 
 
 
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