Vorrei tanto innamorarmi ancora. Vivere un Amore con la A maiuscola, di quelli che fanno sudare di passione e tenerezza. Essere come due navi che battono la stessa rotta. Vivere l'attesa con la gioia nel cuore per Lei che di li a poco rivedrò; oppure no, perchè in fondo non è fondamentale l'incontro, ma il pathos, il preludio del momento aggognato, perchè è quello che ci incatena nello spirito, nelle viscere, nel tempo e nello spazio. Vivere Lei nel corpo, nella mente e nell'anima. Non è facile descrivere questa sensazione che ho avuto la fortuna di vivere. E' come perdersi totalmente nello spirito di Lei che vive delle tue stesse calde emozioni. Avere curiosità infinita di Lei fino alle profondità più sconosciute, oscure e luminose, della sua essenza e sapere che la sua natura, così diversa e così uguale a te, sarà sempre il mistero più bello da scoprire. Sfiorarsi, toccarsi, baciarsi, lasciare che i nostri corpi comunichino con lo stesso linguaggio e poi restare abbracciati ad ascoltare la notte nel suo respiro lento e regolare del riposo dopo l'amore. Parlare, parlare e parlare sempre più e non essere mai stanco di dirLe che l'ami parlando di tutto senza la necessità di dire nulla di folgorante, di epico e mirabolante perchè ci sono gli occhi e i gesti che parlano per noi del nostro Amore, del nostro desiderio. Ecco, questo io cerco come l'assetato l'acqua e probabilmente non mi sarà più data questa gioia dal destino, dal Dio degli uomini o dal Dio del tempo e sento che il mio cuore non ha più il coraggio e la forza di perdersi in un'emozione così grande. In ogni modo io sono stato fortunato e ne sono consapevole perchè non a tutti è dato di vivere quel che ho vissuto io con Svetlana, mia moglie, oggi lontana ma sempre qui con me e con nostro figlio. Ho pena profonda per chi mi giudica come un fallito sentimentale e oltre, non conoscendo la mia storia. Io non ho dovuto girare a vuoto dietro a troppe illusioni, troppe storie finite senza aver vissuto l'attimo speciale: quell'incantesimo di corrispondenze amorose che dà senso alla nostra vita ma, soprattutto, alla nostra morte. Chi parla per me probabilmente non ha mai veramente conosciuto l'Amore. Quello umano, terreno, fatto di immensa gioia e, spesso, di totale dolore, trasfigurazione di qualcosa di alto, divino, infinito. Mi è bastato aver vissuto una donna per conoscerle tutte e questa è una ricchezza che chi non ha il coraggio delle proprie paure e dei propri sentimenti, mai avrà. Come due navi in questo mare per noi troppo spesso tempestoso abbiamo seguito la nostra rotta senza un porto dove riparare.... ma questa è la vita e questa è la morte....e sopra a tutto l'amore.
Caro Giovanni...un amore come il vostro e' impossibile da trovare. Svetlana ti amava, me lo diceva spesso quando passavamo i sabati pomeriggio alla Mise a chiacchierare nell'attesa che il telefono squillasse per una partenza...mi parlava di te, di voi, e le brillavano gli occhi...mi ricordo ancora quando entro' nella stanza dove stavamo a vedere la tv e con un sorriso smagliante mi mostro' un anello che le avevi regalato, una veretta d'oro con dei brillanti...era raggiante.
Un amore come il vostro non lo troverai piu'. Hai avuto il privilegio e la fortuna di viverlo, ma nessuna sara' mai come lei.
Pero' dolce Giovanni, vivrai un altro amore, altri amori. Diversi da quello, perche' nessun amore sara' come il vostro. Ma ugualmente belli, veri e profondi. In questo devi credere. Perche' da qualche parte in questo mondo c'e' qualcuna pronta ad amare proprio te.
Troverai una compagna di vita che ti accompagnera' nel tuo percorso. Lo percorrerete insieme, mano nella mano, sostenendovi a vicenda.
E la Sve...sara' sempre e solo la Sve...
Ti abbraccio.
Sere
E' molto bello quello che mi hai scritto, grazie. Io nn sò dove la vita mi sta portando vedo e sento che quel trasporto, quella voglia di vivere e conoscere non è più la stessa in me. Mi sento ammalato di troppa vita, troppe esperienze negative mi hanno fiaccato e poi il tempo lascia il suo segno. sai, io mi accontenterei della salute, e ho detto poco, ma è anche vero che salute del corpo e salute dell'anima vanno a braccetto non esiste l'una senza l'altra, almeno per me. E allora dovrei imparare l'arte del distacco dalle cose e dagli affetti per trovare quella pace assoluta che ti permette di vivere nel mondo accettando tutto quello che il mondo è senza cadere nella pena per la mancanza di qualcosa che non c'è o di qualcosa che avevo e che non c'è più. Ma non sono così bravo e alla fine come la maggior parte di noi sono divorato dalle passioni.
Hai scritto un post stupendo, caro e dolce amico mio! E la Sere ti ha scritto una stupenda risposta....Che dire...ti capisco, e lo sai. Assetati...cerchiamo. Ma sarebbe meglio fermarsi e lasciare che sia l'acqua a trovarci, che ne dici? Spero di vederti domenica dalla Francesca. Un abbraccio fortissimo.
Ti rispondo solo adesso perchè non ne ho avuto tempo o mi ha fatto fatica accendere il portatile. Credo tu abbia ragione. Io mi sono fermato e se l'acqua vorrà mi troverà.... Ti voglio bene.
Carissimo G., leggo solo oggi questo tuo bellissimo post.
Io credo che non bisogna mai perdere la speranza.Mai.
Nemmeno quella di innamorarsi, forse.
Devi tirare dritto, a testa alta e contro tutto e tutti. E fregatene di tutto quello che dice la gente. Già, la gente... quella massa che spesso dà aria alla bocca senza sapere niente.
E ricordati: io ancora non ho sentito la campana.
Ci sono almeno altri 8 round prima che il match finisca e te la devi giocare fino in fondo.
E non basta vincere ai punti, devi mettere KO la vita. Fallo per te, per tuo figlio e nel ricordo di chi non c'è più.
Marco L. (from DSB)
Molto bella la tua visione pugilistica. La boxe è uno degli sport che più amo perchè lì c'è tutto, la vita, la morte, la fatica, il dolore, la felicità, la delusione, la vittoria e la sconfitta. Grazie per le tue belle parole ed il tuo incoraggiamento, ne farò tesoro. Dopo aver scritto questo post e dopo le cose che ho vissuto in questo anno ho ripensato alle tante emozioni che ho provato. Forse accadrà che mi innamori ancora ma ho capito che se non accadrà non sarà la fine del mondo e che ora ho trovato un equilibrio nella solitudine che mi fà star bene. E poi ho mio figlio che è tutto per me, come i miei amici e la mia famiglia, e credimi se ti dico che sono più fortunato di tanti. Al cielo chiedo solo che mi dia un po' di salute per godere delle persone che amo. Di coloro che danno aria alla bocca non mi curo e non mi importa, le cose importanti sono altre. Ti auguro a te e a chi ti è caro un 2008, ma non solo quello, speciale e ricco di cose belle in un mondo folle che non trova la pace e la giustizia di cui c'è assoluto bisogno per non cadere nella barbarie e nella disperazione.
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il 25/09/2010 alle 21:55
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il 18/09/2010 alle 14:43
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il 30/04/2010 alle 13:19
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il 29/04/2010 alle 17:02
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il 25/04/2010 alle 04:23