T A K E O F F

Volare... tra progetti e sensazioni.

Pronti per un nuovo decollo anche questo pomeriggio, alla ricerca di nuova esperienza, ulteriori ore di volo per l'accesso all'addestramento strumentale e come allenamento in vista del volo più impegnativo tra quelli già effettuati: Padova - Melpignano (piccola località poco pipù a sud di Lecce).

Il "Giro d'Italia" auspicato e valutato in questi ultimi mesi ha lasciato spazio ad una nuova interpretazione per motivi che vanno dal buonsenso ai costi.
Sabato 5 giugno decolleremo, io e Tony, dall'Aeroporto "Gino Allegri" di Padova per raggiungere in giornata l'Aviosuperficie di Melpignano in Puglia.
Scalo tecnico per il rifornimento a Pescara. Pernottamento e rientro il giorno seguente per la stessa rotta dell'andata con uno stimato complessivo di 11 ore di volo.

Questo, in forma breve, il programma. Successivamente effettueremo altri voli tematici per l'esplorazione dei cieli italiani dedicandoci di volta in volta a zone differenti tra cui il nord ovest e la Toscana.

Ma com'è stare a bordo di un piccolo aeroplano di aviazione generale durante il volo?

Ebbene, il Cessna 150 che ci ospiterà per le prossime 100 ore di volo in questi mesi, non è esattamente il più ospitale degli aeroplani: piccolo, minimale nelle finiture (finiture?!) e nella strumentazione di bordo, offre spazio appena sufficiente per i due occupanti.
A terra gode di una discreta manovrabilità mentre una volta in volo risponde non troppo velocemente ai comandi offrendo di contro un ampio margine di correzione degli errori e di ripresa dagli stalli.

Ti ritrovi presto a confrontarti con il sottofondo del motore che lavora a 2400 giri producendo un rumore assordante ma discretamente smorzato dalle cuffie aeronautiche.
Le comunicazioni di bordo avvengono tramite microfoni che enfatizzano i toni medi della voce a cui presto o tardi ci si abitua.

Ogni 1000 metri di quota la temperatura si riduce di circa 6,5 °C (2 ogni 1000ft circa) e questo permette durante i voli estivi, di godere di un clima ottimale.
Spazio per bagagli ed accessori non ce n'è o quasi e quindi ci si può scordare di ingombranti valige o riserve di cibo e bevande.

Niente autoradio. Ehm... no... nemmeno avioradio.
Solo ed esclusivamente il tuo compagno (se non voli solo) e le voci dei controllori del traffico che hanno sempre qualcosa da dirti, chiederti e ricordarti. Siano lodati per la loro professionalità (tranne qualcuno...).

In caso di necessità fisiologiche la regola è "dovevi farla prima di salire a bordo. Ora te la tieni.".

In caso di malore (del pilota), ogni aeroporto è disponibile per un atterraggio di emergenza.
In caso di emergenza per avarie che non permettano la normale prosecuzione del volo sono invece disponibili anche campi, piazzali, strade e quel che viene in mente al pilota, avendo come priorità quella di salvarsi la vita ma anche di preservare quella di chi si trova sotto di lui.

"Volare un Cessnino" significa in sostanza volare e basta. Niente sfizi, niente fronzoli. Un pilota a bordo di un Cessnino è lì semplicemente per fare il suo lavoro. Nessuna distrazione. Tanta soddisfazione. Fa solo quello che gli dici di fare. Non ti aiuta ma ti perdona. Non sceglie ma esegue. Non atterra. L'aereo non attera mai. E' il pilota che lo porta giù.

Amo il volo.