Versi da mare
Su un oceano di scampanellii repentina galleggia un'altra mattina
NELL'ACQUA BASSA
Riuscire con la pazienza
a non voler recuperare
il tempo perduto.
Allungare i piedi
anche, e l’acqua era bassa,
oltreché tempestosa.
Superare i conti
delle cose buone
bruciate
nel fuoco della purificazione
o no?
E ritrovarsi a giurare insieme
fede a qualche cosa,
o da soli,
ma resiste a condensarsi in una lacrima
poggia non i piedi, le ali,
sul mare, riflesse
l’albatro
che sta per ingoiarti, così come sei,
muta,
non più profonda.
Ringrazio Andrea per il bellissimo disegno sopra
e il mio Valerio, per avermi trovata
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Post n°11 pubblicato il 13 Marzo 2008 da Tammare
Ahi, mia povera musa, che cos'hai stamattina? Il succubo verdastro e il diavoletto rosa Io voglio che il tuo petto odori di salute cadenzato, sonoro come nei ritmi antichi
Ma pauvre muse, hélas! qu'as-tu donc ce matin? Le succube verdâtre et le rose lutin Je voudrais qu'exhalant l'odeur de la santé Comme les sons nombreux des syllabes antiques, (LA MUSE MALADE - "Le fleurs du mal" Charles Baudelaire) |
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