Versi da mare
Su un oceano di scampanellii repentina galleggia un'altra mattina
NELL'ACQUA BASSA
Riuscire con la pazienza
a non voler recuperare
il tempo perduto.
Allungare i piedi
anche, e l’acqua era bassa,
oltreché tempestosa.
Superare i conti
delle cose buone
bruciate
nel fuoco della purificazione
o no?
E ritrovarsi a giurare insieme
fede a qualche cosa,
o da soli,
ma resiste a condensarsi in una lacrima
poggia non i piedi, le ali,
sul mare, riflesse
l’albatro
che sta per ingoiarti, così come sei,
muta,
non più profonda.
Ringrazio Andrea per il bellissimo disegno sopra
e il mio Valerio, per avermi trovata
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Quanto son stato a guardarti
senza guardare te, nell'immagine
esatta e inaccessibile
che ti tradisce lo specchio!
"Baciami", dici. Ti bacio,
e mentre ti bacio penso
a come saranno fredde
le tue labbra nello specchio.
"Tutta l'anima per te",
mormori, ma dentro il cuore
sento un vuoto che soltanto
potrà riempirlo quell'anima
che non mi dai.
L'anima che in una maschera
di bagliori si nasconde
nella tua forma allo specchio.
["Quanto son stato a guardarti" poesia n. 8 di "PRESAGI" , Pedro Salinas]
Cuánto rato te he mirado
sin mirarte a ti, en la imagen
exacta e inaccesible
que te traiciona el espejo!
«Bésame», dices. Te beso,
y mientras te beso pienso
en lo fríos que serán
tus labios en el espejo.
«Toda el alma para ti»,
murmuras, pero en el pecho
siento un vacío que sólo
me lo llenará ese alma
que no me das.
El alma que se recata
con disfraz de claridades
en tu forma del espejo.
("Cuánto rato te he mirado" PRESAGIOS, Pedro Salinas)
"PRESAGI" Pedro Salinas, Passigli Editori. Traduzione: Valerio Nardoni
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