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Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 07 Marzo 2007 da a.nonimi.a

Nei giorni passati ho letto una lettera di un qualcuno che scriveva a un altro qualcuno cercando di farlo riflettere su quanto un piccolo intervento di chirurgia plastica per migliorare il proprio aspetto esteriore possa alla fine rivelarsi pericoloso e soprattutto stimolava quell'altro qualcuno a meditare su quanto quello stesso piccolo intervento doveva essere fatto non sull'aspetto fisico ma magari sul cervello. Parole dure che hanno catturato la mia attenzione.

Il qualcuno scrivente era un diversamente abile... un gioco genetico lo ha reso tale.

L'altro qualcuno è il genitore di quel Paolo che è in gravi condizioni in un letto di ospedale per un intervento di chirurgia plastica al naso .. troppo lungo ed ingombrante.

Anche Paolo è un "diversamente abile"... la società lo ha reso tale.

Ho letto recentemente che presto tra i diversamente abili verrà inserita anche la categoria dei sovrappeso.

Anche io verrò considerata da alcuni una "diversamente abile".

Fino a qualche anno fa avevo uno stupendo rapporto peso-altezza. Oggi quel rapporto stupendo non è più tale. Nel mio armadio non ci sono più completini sensuali e camicettine colorate. Blu. Nero. Grigio. Marrone. Ho le ore scandite da una medicina e poi da un'altra ancora. Passo le mie giornate a bilanciare il pranzo con la cena. Le proteine con i carboidrati. Baratto un cioccolatino con un pasto a base di verdura. Baro su 20 grammi di pasta in più togliendo 50 grammi di pane. Sono entrata nel vortice che essere anonimi è la migliore difesa. Mi nascondo agli occhi di tutti dentro ad enormi golf. Scelgo i ristoranti ed i bar in base al tipo di sedie che hanno. Non vado al cinema perchè è meglio un film in cassetta che quella scomoda poltrona del multisala. Prima di prendere un aereo vado a guardarmi il sito della compagnia e a cercare la descrizione dei posti, se hanno il divisorio amovibile oppure no. Non attraverso mai la strada sulle strisce per evitare che gli automobilisti ai semafori possano vedermi sfilare.

Però .. ho un marito che stravede per me. Un marito che è sempre pieno di attenzioni e premure. Mi riempie di regali e di pensieri affettuosi. Un marito che per me ha lasciato una magrissima ex- moglie. Un marito per il quale sono il primo pensiero al mattino e l'ultimo alla sera. Un marito per il quale la vita non avrebbe più scopo se io non ci fossi. Un marito che mi ha conosciuta così come sono ora e che non mi cambierebbe con la me stessa di allora. Sono piena di amici fidati e sinceri. Adoro cucinare e le persone si inventano qualsiasi scusa pur di piombare a casa nostra ad ora di cena. Sono circondata da persone che amano stare in mia compagnia e sono fermamente convinta che il miglior modo di dimostrare loro il mio affetto è farli sentire a proprio agio. Ho un posto di lavoro invidiabile, importante, di responsabilità. Sono allegra e solare. Sempre positiva. Disponibile. Tranquilla. Fantasiosa.

Ma i diversamente abili li divideranno anche in categorie? I più sfortunati, i meno sfortunati, quelli che occupano molto spazio, quelli che ne occupano troppo poco, quelli mentali, quelli fisici.

Sono arrabbiata. Come si fa a mettere allo stesso pari chi dipende da qualcuno e chi solo da una bilancia .... o forse solamente dagli occhi di chi guarda?

 
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